Dragon Age: The Veilguard ha venduto meno di Star Wars Outlaws, secondo un rumor

Come stanno andando le vendite i Dragon Age: The Veilguard? Secondo alcune fonti pare che il titolo di BioWare, per ora, si stia rivelando un flop commerciale.

Paolo Saccuzzo
Di Paolo Saccuzzo - Staff Writer News Lettura da 5 minuti

Stando ad alcuni rumors, pare che Dragon Age: The Veilguard abbia venduto meno di Star Wars: Outlaws. La divulgare tale notizia è stato lo YouTuber Endymion il quale ha dichiarato che una fonte gli ha riferito che il gioco ha venduto circa 500.000 copie, ovvero solo la metà di quanto si vocifera abbia venduto Star Wars: Outlaws. Ecco quali sono state le sue parole a riguardo:

Questa notizia proviene dalla stessa fonte che mi ha riferito i numeri dei precedenti pre-ordini di Dragon Age. A quanto pare i pre-ordini per Veilguard si sono rivelati inferiori rispetto a quanto inizialmente preventivato dalla compagnia. Vi ho detto nell’ultimo video che i pre-ordini totali erano circa 115.000 su tutte le piattaforme, sia digitali che fisiche.

Ora la mia fonte mi ha detto che i numeri potrebbero essere stati in realtà troppo alti dato che persone interne a EA parlano di un numero di pre-ordini tra i 70 e 75.000 in totale. Quello che mi è stato detto è che Veilguard potrebbe aver venduto finora circa 500.000 copie, il che potrebbe sembrare buono per alcuni, ma in linea generale è troppo poco per un titolo di questo tipo.

Lo Youtuber, inoltre, ha rivelato che diversi giocatori che hanno acquistato il titolo hanno chiesto il rimborso. Si parla persino di un rimborso di massa, cosa che, qualora dovesse essere vera, renderebbe i numeri di Dragon Age: The Veilguard ancora più drammatici:

Mi è stato anche detto che, in termini di rimborsi, attualmente sono stati chiesti circa 30.000 rimborsi negli ultimi giorni, il che non è un bene per un titolo che ha venduto a malapena mezzo milione di copie.

Dragon Age: The Veilguard

Per quanto concerne i numeri di Steam, anche qui c’è da discutere. Il titolo ha avuto un picco di giocatori pari a 89,418 ma, a quanto pare, BioWare si aspettava numeri più alti secondo quanto riferito da Endymion:

Come riferito dalla mia stessa fonte, i piani alti di BioWare credevano che il gioco avrebbe superato i 100.000 giocatori contemporanei su Steam durante il lancio. Questo non è successo. Apparentemente, in termini di servizio di abbonamento EA, in cui paghi una quota mensile per giocare al loro catalogo di giochi, di cui Veilguard fa parte, questa offerta ha finito per attrarre solo 20.000 giocatori su Origin, come mi è stato detto.

Il che non è niente per un gioco che, ancora una volta, ha bisogno di molto più di questo per essere considerato un successo. Quindi, in generale, Veilguard non è un successo commerciale. Avrebbe bisogno di vendere circa 4 o 5 milioni di copie per ottenere almeno un profitto, ma sono numeri lontanissimi attualmente.

Ad avvalorare questa tesi c’è il silenzio di BioWare che, fin qui, non ha fatto alcun annuncio in merito a quanto abbia venduto il titolo. Per fare dei parallelismi, Atlus ha rivelato che Metaphor: ReFantazio ha venduto 1 milione di unità nelle sue prime 24 ore, stessa cosa fatta da Bandai Namco, la quale ha rivelato che Dragon Ball: SPARKING! Zero ha venduto 3 milioni di unità nelle sue prime 24 ore.

Un’altra prova del fallimento commerciale del titolo si potrebbe trovare nella decisione della software house di non produrre DLC o contenuti aggiuntivi per Dragon Age: The Veilguard. Ufficialmente tale decisione è stata presa per concentrare gli sforzi produttivi sul nuovo Masse Effect, già in sviluppo, ma non è da escludere il fatto che BioWare non sia invogliata a supportare ulteriormente un progetto che pochi giocatori stanno sostenendo.

Attualmente non ci sono notizie ufficiali, ma se il silenzio di BioWare e EA dovesse continuare anche nelle prossime settimane allora questa potrebbe già essere considerata una risposta.

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Staff Writer
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.