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Destiny 2: Shadowkeep – Guida alle armi rituali

In Destiny 2 le armi rituali sono facili da acquisire. Non danno vantaggi speciali, ma sono sicuramente una novità gradevole da possedere. In questa guida vediamo quali sono le tre armi in questione e come ottenerle.

EDGEWISE
Si tratta di una mitragliatrice Vanguard che può essere conseguita parlando con il comandante Zavala nella Torre. Vi domanderà di compiere la missione A Loud Racket che vi richiede di fare le seguenti cose:
Machine Gun Final Blows
Solar Final Blows
Points Scored in difficult strikes. Nightfalls fornisce i progressi più efficaci.
Fatto ciò si sbloccherà l’arma. Questa ha un telaio a fuoco rapido, Feeding Frenzy e Rampage che la rendono una mitragliatrice ideale. Potete modificarne l’aspetto a vostro piacimento.

RANDY’S THROWING KNIFE
La Crucible Ritual Weapon è un fucile e riuscirete ad averlo parlando con Lord Shaxx nella Torre e facendo la missione Reconnaissance By Fire. Le cose da eseguire sono:
Guadagnare 2.100 Glory
Scout Rifle Final Blows
Enemies Defeated and Medals Earned. In questo caso scegliete le uccisioni multiple.
Alla fine otterrete il fucile. È nella scheda Scout Rifles dell’inventario delle armi. I suoi vantaggi includono Rapid Hit, Kill Clip, Snapshot e Zen Moment. Mentre le statistiche non sembrano così eclatanti, il fuoco rapido dell’arma la rende una scelta appropriata.

EXIT STRATEGY
Quest’arma Gambit è un SMG. Andate giù da Annex e parlate con il Drifter per ottenere l’arma, che otterrete dopo aver svolto la missione Clean Getaway. Vi verrà richiesto:
Multikills
Earn Medals
Earn Points and Send Blockers over
Il vantaggio dell’arma “Master of arms” aumenta i danni che infliggete ai nemici per una breve durata dopo aver fatto un’uccisione. Altri vantaggi includono Adaptive Frame, Arrowhead Brake, Ricochet Rounds, Underdog, Threat Detector e Swashbuckler. Complessivamente questo SMG da buoni risultati.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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