A quanto pare, secondo il governo degli Stati Uniti, il noto hacker Gary Bowser – che, insieme al noto Team Xecuter, ha distribuito hardware e software che consentivano alle persone di eseguire giochi piratati sulle proprie console Nintendo Switch – dovrebbe scontare cinque anni di galera. La sentenza proposta si trova nei documenti del tribunale relativi al caso in corso di Bowser e il governo degli Stati Uniti sostiene, in particolare:
Una condanna a 60 mesi rifletterebbe la natura e le circostanze del reato, la storia e le caratteristiche dell’imputato e la necessità che la sentenza rifletta la gravità del reato, promuova il rispetto della legge e preveda una giusta punizione per consentire un adeguato deterrente alla condotta criminale.
Inoltre, il governo degli Stati Uniti ha suggerito che Bowser dovrebbe essere posto sotto stretta supervisione per tre anni dopo il suo rilascio. Secondo il team legale di Bowser, quanto affermato e richiesto dal governo è ritenuto particolarmente ingiusto, dato il grado di coinvolgimento di Bowser nella vicenda.
Gli avvocati di Bowser affermano che l’uomo era il membro “meno colpevole” del team di hacker e sottolineano come gli atri coinvolti negli atti ai danni di Nintendo non siano stati assicurati alla giustizia e che, proprio per questo, ci si stia accanendo contro l’unico uomo catturato. In particolare, il team legale ritiene che una pena detentiva più breve sarebbe maggiormente adatta:
Questo è indubbiamente un grave reato in cui Nintendo ha subito una sostanziale perdita monetaria. Una condanna a 19 mesi per il meno colpevole dei tre imputati, nelle circostanze in cui il signor Bowser abbia effettivamente scontato quella pena, è ritenuta più che giusta.
Gli avvocati di Bowser hanno anche messo in dubbio la quantità di denaro che sembrerebbe essere stata ottenuta attraverso le attività del Team Xecuter. Si stima infatti che Bowser abbia raccolto 320.000 dollari in sette anni, sostenendo anche che altri membri del gruppo di pirateria avrebbero guadagnato molto di più. Infatti, è stato proprio l’enorme flusso di denaro arrivato al Team Xecuter che avrebbe spinto il governo degli Stati Uniti a intervenire e ad agire.