La lunga serie di trasposizioni da videogame a boardgame continua con Bloodborne, ultimo titolo del mondo videoludico a ricevere l’adattamento al mondo dei giochi da tavola. A completare questo ultimo capitolo è la CMoN la quale ha già annunciato una campagna Kickstarter in partenza il prossimo 23 aprile per finanziare la produzione di Bloodborne the Board Game.
Ancora una volta la CMoN ha scelto di finanziare un proprio titolo tramite una campagna Kickstarter, piattaforma di crowdfunding oramai scelta come strumento preferenziale per il lancio della quasi totalità dei suoi titoli. C’è sempre molta diffidenza da parte del pubblico nel vedere l’adattamento di un videogioco ad un formato analogico. Pensiamo solamente a temi quali atmosfera e meccaniche di gioco, quanto può essere difficile per i game designer rimanere fedeli al titolo a cui ci si ispira e nel contempo offrire un’esperienza coinvolgente per i giocatori?
E’ proprio con questo intento che esiste il Bloodborne Design Diary, una raccolta di idee e meccaniche di gioco disponibile sul sito della CMoN con la quale Shinall e Lang, coppia di designer in forza alla società, stanno curando Bloodborne the Board Game, raccontando ogni aspetto dello sviluppo del gioco. Con il design del titolo al via da più di un anno, il gioco si sviluppa con l’idea di creare un dungeon crawling in cui gli elementi determinati dalla fortuna, come ad esempio i dadi, siano ridotti al minimo o del tutto assenti sostituiti da scelte tattiche dei giocatori. Il motore del gioco sarà pertanto la costruzione del mazzo di gioco e le intuizioni strategiche dietro alla scelta di ogni carta.
Il deck building rappresenta pertanto il traguardo ad uno studio del prodotto grazie al quale i designer sperano di trasmettere quel concetto di personalizzazione del mazzo, modo per i giocatori di far progredire il proprio Cacciatore durante la durata del gioco. All’inizio della campagna ogni giocatore inizierà con un mazzo generico, composto da 12 carte suddivise nelle statistiche principali (Forza, Vitalità, Abilità e Resistenza); a cui corrisponderà un certo tipo di azione (Forza per i danni, Vitalità per mitigare i danni fisici, Abilità per la velocità di attacco, Resistenza la quantità di sforzo che un cacciatore può sopportare prima di dover riposare), dando fin da subito la possibilità di scegliere quale privilegiare. Andando avanti nel gioco però si avrà la possibilità di guadagnare punti detti Blood Echo, spesi per espandere e/o migliorare il proprio mazzo carte.
Leggendo il diario è possibile scoprire come uno degli aspetti più sfidanti per i designer siano stati i mostri, e come questi potessero essere sempre percepiti come una minaccia esattamente come nel videogioco. Shinall e Lang hanno lavorato a questo processo di transizione con l’intento di rendere ogni singolo avversario potenzialmente mortale se sottovalutato, facendo assumere al combattimento l’aspetto più importante dell’intero gioco.
Le mappe di Bloodborne possono sembrare sconfinate, ma più si prende familiarità con la struttura dei dungeon più si comprende la loro struttura labirintica ricca di passaggi segreti e se ne apprezza la bellezza intrinseca. Ricreando quel senso di disorientamento tipico del videogioco. In questo difficile lavoro di traduzione da videogioco a board game i designer hanno capito quanto in Bloodborne the Board Game fosse importante il senso di esplorazione: portandoli ad optare per un sistema di tessere componibili. Per questo motivo ogni capitolo della campagna indicherà il numero di tessere da utilizzare, che andranno ad includere anche le zone famose del gioco, arrivando a far si che il giocatore ad ogni movimento del personaggio, sia in grado di costruirsi la mappa. Questo meccanismo garantirà una buona longevità al gioco, facendo sì che le mappe di gioco non siano mai uguali.
Bloodborne the Board Game non è solamente un gioco pensato per chi ama le combo e vuole cercare quel senso appagante di sfida, ma è anche un gioco in cui bisogna capire quando saper giocare in modo sicuro senza esporsi a rischi inutili. In attesa di poter dare un’occhiata alla campagna crowdfunding di Bloodborne the Board Game il prossimo 23 aprile, il consiglio più grande che vogliamo dare agli appassionati ed ai curiosi è quello di non lasciarsi perdere la possibilità di early bird, infatti la CMoN ha annunciato benefit notevoli per i pledgers delle prime 24h del progetto. Non ci resta che aspettare e seguire dal vivo l’evoluzione della campagna del titolo, consci della qualità e dell’impegno di una casa come la CMoN che è garanzia in questo settore.