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Arcade Paradise – Recensione, una lavanderia diventa sala giochi

Abbiamo un po’ tutti nostalgia delle sale giochi, ed è per questo motivo che gli sviluppatori Nosebleed Interactive e il publisher Wired Productions hanno deciso di realizzare un titolo che unisca il gestionale, la vita reale e le sale giochi. Sì, non solo avrete l’opportunità di sentirvi nostalgici grazie ai vari cabinati arcade disponibili nel gioco, ma avrete anche la responsabilità di guadagnare soldi, sfruttando la passione videoludica e il tempo di attesa tra una lavatrice e l’altra. Cosa c’entra il lavaggio di vestiti con le sale giochi? Beh, quella che in mano vostra diventerà una sala arcade, è in realtà una lavanderia! Scopriamo di più nella nostra recensione di Arcade Paradise!

Lavatrici, asciugatrici e cabinati

L’obiettivo che si avrà durante l’avventura in Arcade Paradise è quello di costruire la propria sala giochi mentre si gestisce la lavanderia King Wash, ereditata da vostro padre. Mentre lavorerete nella lavanderia, tutti i giochi e i primi cabinati saranno nascosti in una stanza molto piccola. Infatti, prima di vedere i risultati e i benefici di questa “attività nell’attività” ci vorrà molto tempo, ma ne varrà la pena. Il tutorial è semplice e diretto: fa comprendere quali siano le meccaniche base e il loop di gameplay da seguire per poter guadagnare quanti più soldi possibile, il tutto con un contorno di “trama” che funge più da “scusante” per mandare avanti gli eventi, ma che all’effettivo avrà anche una parte attiva nella storia. Dopo tutto la vostra seconda attività probabilmente non andrà troppo a genio al papà, no?

Ovviamente se desiderate avere un arcade che vi dia delle entrate bisogna tenerlo pulito e con tutti i servizi disponibili funzionanti. Dunque, non sarà solo una questione di acquistare i cabinati più costosi, ma anche di eseguire manutenzione dell’intero negozio e rimuovere l’eventuale spazzatura. Nessuno vorrebbe entrare in un negozio sporco! Quindi sturare il gabinetto, i cabinati si potrebbero rompere per via degli scarafaggi, poi bisogna comunque fare le varie lavatrici e asciugatrici. Insomma, avrete un sacco da fare. Anche tutte queste attività però sono vissute come un videogioco, e rese divertenti fingendo proprio che si sta giocando a qualcosa (proprio come molti fanno per passare in modo più divertente le faccende domestiche).

All’inizio non si avrà molto spazio, ma a un certo punto di Arcade Paradise potrete espandere il vostro dominio buttando giù parenti e creando nuove stanze all’interno della lavanderia, ma come per tutto il resto avrete bisogno di soldi. Quindi sarà fondamentale avere un cash flow di entrate e limitare le uscite quanto più possibile. Per chi è già navigato in questo genere di giochi, sarà un gioco da ragazzi, visto che il titolo non è difficile. Cosa che lo rende anche un ottimo primo gestionale.

 

Una menzione d’onore va data ai vari cabinati, visto che gli sviluppatori sono riusciti a creare qualcosa di originale, nonostante le varie citazioni siano decisamente palesi. Basti pensare che sono riusci a unire Grand Theft Auto a Pac-Man. Inoltre, rende provare i cabinati decisamente divertente, visto che non si sa mai a cosa si sta per giocare. C’è inoltre da dire che ci sono dei giochi originali giocabili interamente dall’inizio alla fine nel cabinato, delle avventure a sè stanti che potrete godervi appieno per ore. Ad aiutare a rendere il gioco più fresco rispetto agli altri gestionali c’è anche la telecamera in prima persona, cosa che rende tutto ancora più immersivo.

Un gradito ritorno al passato

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico di Arcade Paradise, nonostante abbiamo potuto provarlo su una console con componenti hardware inferiori rispetto alle piattaforme di nona generazione, possiamo dirvi che il titolo è decisamente gradevole sia dal punto di vista grafico, sia dal punto di vista delle performance, con 30 fotogrammi al secondo che rimangono tali per tutta la partita. Inoltre, durante la nostra prova non abbiamo riscontrato bug o glitch.

arcade paradise recensione

Per quanto riguarda il mero aspetto grafico, lo stile adottato dagli sviluppatori sembra quasi cartoonesco con un’estetica e palette di colori che ricorda gli anni ‘90, periodo in cui le sale giochi erano ovunque. Anche la colonna sonora è decisamente ispirata a quel periodo e riesce ad accompagnare il giocatore in ogni sua azione senza essere né troppo presente, né sovrastante, il che la rende perfetta in armonia con tutto ciò che Arcade Paradise vuole trasmettere. Tra l’altro quest’ultima è stata composta ad hoc, e presenta nomi illustri alla lavorazione.

Arcade Paradise

7.5

Arcade Paradise sembra presentarsi come un simulatore di cabinati, ma in realtà è molto di più. Si tratta di un gestionale a tutto tondo dove dovrete mandare avanti l'azienda di famiglia (una lavanderia) e contemporaneamente creare la sala giochi dei vostri sogni. Controllare le entrate e le uscite, espandere il negozio e tenere d'occhio la manutenzione di tutto sembra una cosa davvero difficile, ma una volta entrati nel gameplay loop (che vi viene mostrato nel tutorial) tutto diventa un semplice fatto di organizzazione e gestione delle cose.;s

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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