Dopo le notizie riguardanti lo scandalo Activision Blizzard riguardanti le accuse di molestie, arriva anche un’indagine federale che vede come elemento indagato anche il CEO Bobby Kotick. Lo stesso amministratore delegato era sceso in campo, dichiarando che la compagnia avrebbe cambiato il suo modo di operare, a seguito delle accuse emerse nel corso dell’estate.
Le prime notizie risalgono a fine luglio, con accuse che hanno portato ad una causa contro la compagnia, accusata di episodi di abusi sui suoi dipendenti nel corso degli anni. Sono subito poi apparse molte testimonianze di personale e staff che hanno confermato le accuse, mettendo luce su quello che a quanto pare era un modo di fare molto comune.
L’azienda ha risposto subito, sottolineando come le accuse fosse infondate, affermazione che ha fatto partire una petizione di firme dei dipendenti, i quali invece confermavano la condotta di Activision Blizzard. In poco tempo le accuse si sono moltiplicate e molti dei dirigenti hanno lasciato la compagnia, in seguito anche a nuove scoperte.
Ora, come riportato dal sito Polygon, arriva anche un’indagine del SEC, Securities and Exchange Commission, che ha posto sotto accusa il CEO Bobby Kotick, a seguito di un’indagine iniziata proprio per le accuse di molestie. Il SEC è un’organismo che solitamente agisce a proteggere gli interessi dei finanziatori, ma che in questo caso sta facendo chiarezza viste le accuse di abusi.
La compagnia, come anche riportato dal sito americano, si è detta pronta a collaborare con le autorità, fornendo tutto il supporto possibile al fine di poter facilitare le indagini federali. Oltre al CEO, sono indagati anche altri membri del consiglio interno, stando ad un report della testata The Wall Street Journal, che cita una fonte interna.
Si allungano quindi le indagini su questa vicenda, che è iniziata lo scorso 20 luglio e ha smosso il mondo videoludico.