ESL India: uno scandalo sull’uso di cheat farà ripetere la finale del campionato

Stefano Speranza
Di Stefano Speranza News Lettura da 3 minuti

ESL India ha emesso la sentenza definitiva dopo quanto successo con la vicenda “Forsaken”. Per chi non lo sapesse con tale termine si fa riferimento al caso di abuso di cheat da parte di un giocatore (Nikhil “Forsaken” Kumawat della squadra OpTic India), avvenuto durante l’India Premiership, ossia un evento eSport dedicato a Counter Strike: Global Offensive.

La commissione che si è occupata della questione ha ritenuto opportuno, innanzitutto squalificare dal torneo la squadra OpTic India (con effetto retroattivo), dopo di che si è concentrata sul giocatore scorretto. Nello specifico Kumawat è stato squalificato per cinque anni da tutti gli eventi ESL.

Ulteriori accertamenti sui replay del torneo dell’anno precedente hanno confermato che la squadra non era estranea a pratiche di chating. La nuova edizione dell’evento dedicato a CS: GO (che si terrà il 28 ottobre) vedrà, tra le squadre in gara, i team dei Slaughter Rage Army e dei 2ez Gaming. I vincitori del torneo si guadagneranno la partecipazione alle finali ESL Pro League Asia in veste di rappresentante dell’India.

ESL India

Il team OpTic India, dopo gli eventi a dir poco scandalosi che lo hanno visto protagonista, ha deciso di sciogliersi definitivamente. Mentre l’autore dello scandalo “Forsaken”, non sembra interessato a tornare nel mondo del gaming competitivo. Anche Ian Smith, commissario ESIC, ha rilasciato una dichiarazione in cui lascia trasparire tutto il suo rammarico per la questione.

È sempre triste quando succede una cosa del genere negli esport, ma questo caso è particolarmente deludente dato che in precedenza abbiamo dimostrato comprensione e considerazione per Kumawat a causa dei suoi precedenti. Non c’è spazio negli esport per cheater come Kumawat e, a livello personale, spero di non vederlo mai più in CS: GO o in qualsiasi altro gioco.

Le parole di Smith sono senza dubbio cariche di rabbia e delusione, cosa che fa pensare a quanto i giocatori rischino tentando di attuare azioni di questo tipo. Cosa ne pensate della faccenda? Siete d’accordo con la dichiarazione di Smith? Fateci sapere la vostra con un commento!

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Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).