Bruce Willis torna al cinema interpretando lo stesso ruolo che 42 anni fa era stato di Charles Bronson, il dottor Paul Kersey, nel reboot de Il giustiziere della notte (Death Wish). Ambientato nella Chicago odierna, in questa versione Kersey è un medico chirurgo, anziché un architetto, ma subisce lo stesso trauma quando la sua vita viene distrutta da un crimine che uccide la moglie e violenta la figlia.
Questo evento scatenerà una rabbia che distruggerà l’animo del dottor Kersey trasformandolo nel vendicativo “giustiziere”, mettendosi sulle tracce dei criminali che gli hanno rovinato la vita.
La città è divisa tra ammirazione e confusione non sapendo se il vigilante sia un angelo custode o semplicemente un killer in preda al desiderio di uccidere.
Il lungometraggio diretto da Eli Roth (Hostel, Green Inferno), è un crime poliziesco con un ritmo molto intenso, un lavoro strutturato con passione e professionalità.
Tratto dal romanzo originale di Brian Garfield e sceneggiato da Joe Carnahan (The Grey, Narc – Analisi di un delitto), nella prima parte si evidenzia un’evoluzione dei personaggi ben definita e che lancia le trame di tutta la storia. Purtroppo, nella seconda parte queste trame lasciano il passo ad avvenimenti consequenziali di pura action sparatutto, quasi fosse un videogioco.
Bruce Willis torna a impersonare un archetipo action, e la sua recitazione in questo ruolo è impeccabile; la sua freddezza come chirurgo è la stessa che poi si presenterà quando con il sangue alla testa commetterà atti mai fatti prima. Lo stesso Willis ha dichiarato in merito al film:
“Questo film ti fa davvero pensare a quanto lontano puoi spingerti per proteggere la tua famiglia“.
Paul Kersey è costretto a intervenire in una città dove il crimine è in espansione, dove la polizia si limita a fare il proprio lavoro d’ufficio con prassi consolidate e ad accumulare pratiche irrisolte. La città così sembra proprio essere scoperta dalla difesa necessaria, Kersey non può fare altro che lasciarsi condurre dal suo desiderio di vendetta.
La rabbia e il desiderio di vendetta sono il traino giustificante le azioni di un difensore dei cittadini fuori dalla legge, e la morale che ne deriva dietro le scene di questo film non è del tutto positiva; il desiderio di far placare questo fantomatico giustiziere nei personaggi della storia è un misto di volerlo vedere in azione e di farlo smettere per la salvaguardia della sua vita. In uno stato dove ovviamente l’uso delle armi è largamente diffuso, può sembrare ovvio e non c’è bisogno di alcuna spiegazione, ma il messaggio dell’autodifesa personale così svincolata da ogni critica o quanto meno riflessione lascia un po’ a desiderare.
Tuttavia la regia, la sceneggiatura e le interpretazioni la rendono un’opera godibile, a tratti anche divertente, un misto di inquadrature spettacolari e scene più intime ed emozionanti.
Nel cast ci sono anche Vincent D’Onofrio, (Full Metal Jacket, Daredevil), Elisabeth Shue (Via da Las Vegas), Camilla Morrone, Dean Norris (Breaking Bad).
Il giustiziere della notte uscirà l’8 marzo distribuito da Eagle Pictures
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