La nota azienda Elgato ha recentemente immesso sul mercato il suo Elgato Wave:3, un microfono a condensatore pensato in particolar modo per il mondo degli streaming, grazie a diverse funzioni, ma non solo. Puntando ad accontentare i content creator infatti, questo finisce per riempire l’utente di possibilità, offrendo al contempo una qualità dell’audio davvero ottima, a un prezzo – relativamente – alto ma del tutto giustificato. Abbiamo avuto modo di provare l’Elgato Wave:3 a fondo, scopriamo quindi tutti i dettagli in merito all’interno di questa recensione.
Solidità e versatilità
L’Elgato Wave:3 si presenta in una confezione non molto grande, proprio come il prodotto in sé per sé. Questa ha delle tinte principalmente tendenti al blu, e risulta alquanto elegante, parliamo pur sempre di un articolo dedicato anche agli ambienti lavorativi. In pochi attimi il microfono arriva subito nelle mani dell’utente, mostrando una stabilità davvero sorprendente. Questo è accompagnato da un cavo USB per il collegamento al PC, nonché da un piedistallo utile per reggere il prodotto con una base in gomma, perfetta per evitare movimenti inaspettati e fornire ulteriore solidità al setup.
Parliamo di un parallelepipedo formato fondamentalmente da due pezzi, incastrati alla perfezione e che non danno neanche lontanamente l’impressione di cedere, e risultano del tutto stabili (oltre che molto resistenti). La base che regge il microfono può essere facilmente rimossa, anche se questa permette di regolare agevolmente la posizione del prodotto e di utilizzarlo senza problemi, ma può essere sostituita facilmente con eventuali altre soluzioni. Il microfono offre sul retro (all’infuori della porta USB per il collegamento) un jack dedicato alle cuffie, utile per sentire il tempo reale il ritorno, specialmente durante eventuali test con il software proprietario Wave Link. La forma permette più che mai un audio a 360 gradi, anche se ovviamente questo viene principalmente catturato dalla parte frontale.
La rotellina posta sulla parte frontale permette di regolare, a piacimento, guadagno e volume, invertendo i due parametri e controllando dai led quello con cui si sta interagendo. Una volta presa confidenza con il software, questa funzione risulta raramente utile, ma c’è da dire che è davvero immediata, e nel caso di improvvise necessità risulta più che comoda. Sulla parte superiore del microfono a condensatore troviamo un pulsante attivabile con lo sfioramento, il quale attiva e disattiva l’audio. Mutarsi con il semplice movimento di una mano risulta molto più funzionale di quanto si possa immaginare, specialmente durante le livestream, anche se la feature risulta particolarmente utile per qualunque tipo di comunicazione.
Il microfono permette una conversione da analogico a digitale con qualità massima fino a 24-bit / 96 kHz, del tutto in regola se confrontata con ulteriori microfoni a condensatore della concorrenza venduti a un prezzo simile. Le comunicazioni risultano cristalline, ma c’è da dire che l’apparecchio è ottimizzato in particolar modo per far prevalere la voce eliminando le frequenze più basse automaticamente. In posizione stabile il microfono cancella (o mette in secondo piano) eventuali rumori di sottofondo o degli strumenti, mettendo quindi in risalto le parole dell’utente; ovviamente questo dipende anche dalla percentuale di guadagno.
Pronto per streamare (e non solo)
Collegando l’Elgato Wave:3 a un qualunque computer è già possibile sfruttare il prodotto, fruendo della classica tecnologia plug and play, anche se ovviamente gli utilizzi rimangono relativamente limitati. Per ottenere il massimo dal microfono a condensatore è bene munirsi del software di Elgato ufficiale, il quale permette di accedere a diverse funzioni importanti per quanto concerne il mixing e il regolamento di guadagno e del volume. Questo si presenta con poche funzioni, ma non risulta in compenso confusionario e dispersivo. La feature principale riguarda la possibilità di inserire fino a 9 canali audio e di gestirli a piacimento, ma si parla anche di scegliere la fonte audio per il feedback in tempo reale delle cuffie, permettendo l’aumento dei volumi per ognuna.
All’interno del prodotto troviamo un filtro pop per ridurre l’impatto delle classiche e fastidiose lettere “P”, il quale funziona alla perfezione e migliora notevolmente la resa finale dell’audio. Fra le altre caratteristiche troviamo anche ClipGuard, che in caso di picchi di audio sceglie automaticamente la frequenza migliore e più pulita, facendo la differenza in molti contesti. Anche se potenzialmente poco specifico per utilizzi come la musica, l’Elgato Wave:3 si presenta come un dispositivo perfetto per i content creator, e per chi comunica spesso in riunioni dal tono professionale. Questo riesce ad alzare di molto l’asticella della qualità senza rinunciare alla comodità dell’utente, e risultando anche alquanto versatile grazie alle sue feature e alle funzioni disponibili.
All’infuori del microfono (anche se è necessario procedere con un bundle), Elgato mette a disposizione dell’utenza degli accessori aggiuntivi da tenere sott’occhio. Parliamo nello specifico di un filtro pop esterno aggiuntivo per aumentare la qualità dell’audio, che pur non essendo essenziale riesce a fare il suo lavoro, e di un supporto per il microfono che permette di muoverlo liberamente attraverso una prolunga. Si tratta ovviamente di aggiunte ben gradite, specialmente per uso lavorativo, le quali non risultano tuttavia necessarie per fruire dell’ottima qualità di cui vi abbiamo parlato in questa recensione dell’Elgato Wave:3.