La serie Earth Defense Force esiste ormai da oltre vent’anni, e in questo lasso di tempo ha creato un bacino d’utenza composto da fan irriducibili che sono riusciti ad appassionarsi nonostante il mediocre comparto tecnico e l’assurda premessa da film di serie B.
Earth Defense Force 6, in tal senso, rimane fedele a queste caratteristiche ed è quindi improbabile che riesca a convincere un non fan della serie ad approcciarsi a essa tramite questo nuovo capitolo. Al contrario, gli appassionati della saga troveranno in questo titolo tutto ciò che hanno amato nelle precedenti incarnazioni della serie.
Ritorno al futuro…
Earth Defense Force 6, uscito in Giappone da due anni e solo ora disponibile in Europa, vede l’umanità sull’orlo dell’estinzione a causa di un’invasione di creature aliene. Con questa premessa si dipana la folle trama dell’opera, che continua le vicende di Earth Defense Force 5, tra una serie di dialoghi al limite del ridicolo ma che arricchiscono l’opera di quel fascino trash che contraddistingue l’intera serie.
La prima manciata di missioni vede noi giocatori e un gruppo eterogeneo di sopravvissuti dare la caccia agli ultimi alieni sopravvissuti dopo i fatti narrati nel quinto capitolo, prima che gli invasori giochino la loro carta vincente: il viaggio nel tempo, cosa che cambierà le sorti del conflitto in favore degli alieni. Il giocatore e il resto dei sopravvissuti saranno quindi costretti a viaggiare a propria volta nel passato, quindi durante gli avvenimenti di Earth Defense Force 5, cosa che giustificherà a livello narrativo il massiccio riutilizzo di asset dal suddetto episodio.
Come detto in precedenza, Earth Defense Force 6 è molto simile ai precedenti giochi della serie. Come nei capitoli passati, i giocatori dovranno fronteggiare nemici giganti che compariranno all’interno delle mappe di gioco. L’obiettivo ultimo, nella maggior parte delle missioni, è eliminare la minaccia a suon di armi da fuoco.
La maggior parte delle missioni consiste nel correre verso i puntini rossi sulla minimappa, sparare a tutto ciò che si muove, ricaricare la propria arma e ripetere. L’esperienza diventerà fin da subito estremamente ripetitiva, e il fatto che siano disponibili ben 150 missioni tutte così simili tra loro non aiuta ad arricchire l’esperienza. Di positivo c’è però l’incredibile varietà di nemici e armi, oltre che di situazioni nelle quali verremo calati durante le missioni.
L’arsenale del gioco è piuttosto vario, con nuove armi che verranno sbloccate man mano che i giocatori procederanno nelle missioni. Ci sono armi da fuoco standard, ma ci sono anche Lightning Bows, droni, martelli giganti, fucili subacquei esplosivi, cannoni laser e altri strumenti di morte sempre più folli.
La grande varietà di bocche da fuoco non rende però sempre chiaro quale tipo di arma sia la più funzionale in determinate missioni, e questo può essere a tratti decisamente frustrante. Per esempio, non c’è un modo per sapere se una missione avrà nemici da affrontare con armi a lungo raggio finché essa non avrà inizio. Scegliere l’arma sbagliata prima di una missione, quindi, potrebbe incidere negativamente sull’esperienza stessa.
Ci sono quattro classi di personaggi tra cui scegliere: Ranger, Wing Diver, Air Raider e Fencer, tutte con i loro pro e contro. I Ranger sono i classici soldati standard e comuni, mentre i Wing Diver offrono una delle migliori mobilità e sono utili in quasi tutte le missioni. Gli Air Raider hanno un’arma che consente loro di dirigere i droni per attaccare nemici specifici e possono anche richiedere attacchi aerei devastanti, mentre i Fencer sono dotati di tute esoscheletriche che consentono loro di impugnare armi più imponenti.
…per un titolo rimasto nel passato
Nell’esplorare i vari menù alla ricerca del miglior equipaggiamento da utilizzare in battaglia, ci si renderà conto di quanto essi siano datati. In generale, il titolo risulta obsoleto in ogni suo aspetto e, quando mostri simili a dei kaiju si muovono goffamente in città spoglie, diventa ancor più lapalissiano che Earth Defense Force 6 sia fermo a due (se non tre) generazioni fa.
La deficitaria componente grafica dell’opera potrebbe essere un compromesso per l’alto livello di distruttibilità nell’ambiente, ma gli edifici tendono tutti a esplodere e crollare allo stesso modo, quindi tale aspetto mostrerà tutti i suoi limiti in poco tempo. A questo si aggiungono numerosi bug (i cadaveri dei mostri potrebbero volare come dei palloncini impazziti per la mappa di gioco) e cali di frame rate inspiegabili dato il comparto tecnico obsoleto.
Abbiamo provato il titolo su PlayStation 4, ma la situazione su PlayStation 5 è altrettanto drammatica. Indipendentemente da questi fattuali difetti del titolo, nel momento in cui ci si approccia a esso in compagnia di un amico la situazione cambia leggermente. Il gioco è uno dei rari moderni con modalità cooperativa locale a schermo condiviso, la quale consente ai giocatori di fronteggiare migliaia di alieni e mostri con un amico fisicamente al proprio fianco.
Anche qui, però, i problemi non mancano, dato che i partner della modalità cooperativa a schermo condiviso non possono sbloccare trofei e la telecamera ha diversi problemi che rendono l’esperienza, in alcuni frangenti, alquanto spiacevole. C’è anche una modalità cooperativa online per un massimo di quattro giocatori, la quale consente a ogni giocatore di scegliere una classe diversa, cosa che risolve il problema di accedere ad alcune missioni senza l’equipaggiamento corretto.
Questa modalità è di certo la migliore con la quale affrontare questo titolo. Il gioco ha inoltre una funzione di chat rapida nella quale si possono selezionare varie frasi predefinite semplicemente facendo scorrere il dito sul touchpad del controller, il che rende la comunicazione con gli altri giocatori online più semplice.
In conclusione, questo capitolo offre tutto quello che un fan della serie vorrebbe, nel bene e nel male. Chiunque abbia sperato che questo nuovo episodio avrebbe portato il franchise in nuove e audaci direzioni potrebbe rimanere deluso, ma sicuramente piacerà ai fan di lunga data ed è un’ottima opzione per coloro che cercavano un titolo cooperativo da giocare con gli amici. Il problema è che, con in commercio titoli del calibro di Helldivers 2, ci si domanda quanto senso abbia investire del tempo in un titolo come questo.