Karma: The Dark World, le nostre prime impressioni del nuovo dark sci-fi a tinte horror

Abbiamo provato per voi la Demo di Karma: The Dark World, il nuovo horror schi-fi dalle tinte dark profondamente introspettive. Ecco le nostre impressioni!

Gloria Annis
Di
Gloria Annis
Contributor
Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età.
- Contributor
Impressioni
Lettura da 5 minuti

Negli ultimi giorni abbiamo provato per voi la demo di Karma: The Dark World, il nuovo gioco horror/thriller psicologico sviluppato da Pollard Studio LLC e prodotto da Wired Productions e Gamera Games. Il rilascio ufficiale del gioco è ancora a data da destinarsi, sia per le console next gen che per PC (Steam). Andiamo ora ascoprire più da vicino che cosa ci aspetterà con questo affascinante titolo.

 

Uno scorcio in un oscuro passato

Karma: The Dark World è un gioco dalla forte impronta cinematografica ambientato in una Germania dell’Est del 1984 in una linea temporale alternativa e distopica, altamente tecnologica, in cui governa con eccessiva severità e intransigenza la Leviathan Corporation. La Leviathan Corp. infatti impone delle ferree regole ai suoi abitanti, discriminandoli sulla base della loro estrazione e ruolo nella società e spiando ogni singolo cittadino anche tra le quattro mura domestiche.

 

La popolazione viene classificata sulla base del loro “valore” nel grande meccanismo di produzione e sfruttamento su cui si basa la comunità, senza incontrare oppositori abbastanza coraggiosi da ribellarsi e liberarsi dalla morsa d’acciaio della Leviathan.

karma the dark world

Entra nella mente dell’assassino

Abbiamo impersonato i panni di Daniel McGovern, un uomo che lavora all’Ufficio Pensieri della Leviathan Corporation, che è stato incaricato di indagare su un operaio accusato di aver creato disordini sul posto di lavoro.

Nello specifico, Daniel è un Mentalista: un individuo il cui ruolo è quello di entrare nella mente dei criminali (o presunti tali) per ricostruire i fatti e carpire indizi, per poi riferire tutto a Mother, l’intelligenza artificiale rappresentante la Leviathan. Gli altri cittadini definiscono i Mentalisti come “Sciacalli”, il che fa intuire quanto poco siano rispettati e considerati coloro che svolgono questo ruolo nella società.

karma the dark world

Daniel sfrutta una tecnologia avanzatissima che gli serve per svolgere il suo infausto compito, e gli permette quindi non solo di tuffarsi nei pensieri e segreti più reconditi e profondi di chiunque, ma anche di tornare indietro nel tempo e analizzare un fatto avvenuto nel passato.

Alla ricerca del sospettato numero uno del caso che ha appena accettato, un lavoratore della Leviathan di nome Shawn Mendes, il Mentalista risolve enigmi, analizza l’ambiente e osserva con attenzione ogni dettaglio, qualsiasi particolare che possa portare a termine la sua missione. Tuttavia, si troverà ben presto avviluppato in un vortice di eventi inquietanti e imprevedibili che gli faranno mettere in discussione ogni cosa.

Tra Blade Runner e Twin Peaks

Karma: The Dark World ha una fortissima ispirazione che attinge direttamente da pilastri del genere dark sci-fi, come Blade Runner, dall’ambiente cinematografico, ma anche da Observer: System Redux in ambito videoludico, sapientemente mescolato e amalgamato a plasmare un’entità che ha un suo carattere ben preciso e delineato.

karma the dark world

Da elogiare anche le “citazioni” stilistiche delle stupende e iconiche ambientazioni oniriche che hanno caratterizzato il capolavoro di David Lynch degli anni’90 Twin Peaks, con i loro lunghi tendaggi rossi e le pavimentazioni bianche e nere a figure geometriche.

 

Un horror psicologico con un pizzico del genere thriller, avvolge e trascina in un turbinio di emozioni contrastanti, dalla curiosità alla paura e l’angoscia di ciò che si viene inevitabilmente a scoprire aprendo il vaso di Pandora della mente di un potenziale criminale.

Un ottimo inizio

Per gli appassionati del genere, la demo è solo un antipasto a quello che sarà poi il gioco nella sua interezza. Una grafica mozzafiato, con un Unreal Engine 5 sapientemente sfruttato, e un comparto audio immersivo e ben realizzato. Tutto che va a fare da sfondo a quello che sembra avere le potenzialità per rivelarsi uno dei migliori titoli horror del 2025.

karma the dark world

Sono presenti ben dodici lingue per i sottotitoli, tra cui anche l’italiano, dettaglio non da poco considerando che la nostra lingua viene spesso dimenticata per dar spazio ad altre, soprattutto se si tratta di Indie. Altra cosa che farà piacere ai più, è la presenza di comandi semplici e intuitivi, sia che si utilizzino mouse e tastiera, sia che si prediliga il pad.

In conclusione, la Demo di Karma: The Dark World è stato un ottimo ouverture a quella che sarà l’opera finale, che ha catturato la nostra attenzione con pochi elementi, a causa della brevità della demo stessa, ma in modo incisivo e stuzzicando la nostra curiosità, e non ci resta che aspettare l’annuncio ufficiale del rilascio.

Condividi l'articolo
Contributor
Segui:
Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età.