Tempest 4000 – Recensione del gioco di Atari dal sapore anni ’80

Giacomo Zanoni
Di Giacomo Zanoni Recensioni Lettura da 4 minuti
5.5
Tempest 4000

A partire dal 17 luglio tornerà sulle nostre console un titolo che a suo modo ha fatto la storia dei videogiochi. Edito da Infogrames e sviluppato da Jeff Minter e Llamasoft, arriva direttamente dagli anni ’80 Tempest 4000, erede dello stesso Tempest cabinato, tanto popolare nelle sale giochi del 1981. Anni fa Atari aveva già ripresentato per altre piattaforme delle varianti del gioco, prima nel ’94 e ancora nel 2000, senza mai riscuotere un vero e proprio successo. Quest’anno ci riprova sfruttando le potenzialità offerte dai moderni motori grafici, col supporto del 4k.

Geometrie

In poco più di una trentina d’anni il titolo non è cambiato nella sua sostanza. Nella nuova versione rimane ancora lo sparatutto arcade che era alla sua nascita, trasportandoci ancora una volta attraverso le geometrie a prismi tubolari del gioco originale. Il nostro scopo è sempre quello di comandare il Claw, un sorta di astronave che si sposta lungo il perimetro degli schemi, bombardando furiosamente le schiere di nemici che tentano di raggiungerci risalendo il tubolare. Ad ogni fine livello passeremo al successivo, di forma diversa e crescente difficoltà. Se già conoscete Tempest, avrete capito che il gioco non è stato per nulla rinnovato nelle sue dinamiche, eccettuato il fatto che passando da uno schema all’altro avremo la possibilità di accumulare punti controllando la posizione della telecamera. Tempest 4000

Purtroppo Tempest 4000 non offre molto di più. L’esperienza videoludica si sviluppa lungo 100 livelli di crescente difficoltà, scegliendo fra tre modalità di gioco: Classic, Pure (non molto differenti tra di loro) o Survival, quest’ultima più impegnativa dato l’esiguo numero di vite a disposizione. Qualche ulteriore novità nell’edizione 2018 arriva con l’introduzione dei power up, che contribuiscono ad aumentare l’effetto psichedelico delle luci intermittenti che aggrediranno i nostri occhi, più che ad aiutarci concretamente nella nostra battaglia.

Fascino Vintage

Tuttavia il gioco potrà essere apprezzato dai giocatori più “datati”, facendo leva sulla componente nostalgica che pervade il titolo. Effettivamente, gli amanti del genere troveranno in Tempest 4000 una sfida degna dell’originale, grazie al ritmo frenetico dettato dall’incessante assalto nemico. La partita inizia velocemente, liberandoci da lunghe attese in fase di caricamento e ci cala immediatamente nel vivo dell’azione. Fin da subito veniamo bombardati (molto più che dall’IA avversaria) dalla musica elettronica e dalle coloratissime animazioni che accompagnano l’ottenimento di punteggi speciali e bonus. Tempest 4000

Alla lunga però ci accorgeremo che non ci è stata offerta nessuna novità e la difficoltà dei livelli più avanzati sarà motivo di non poca frustrazione per i giocatori meno determinati, se non addirittura causa di frequenti rage quit. Ci saremmo aspettati qualcosa di più innovativo, considerando il lavoro svolto da Atari con un’altro suo titolo classico, Battlezone. In Tempest 4000 sarebbe stato bello vedere introdotta una variante multi player concreta, che potesse andare al di là della semplice top ten dei giocatori.

Tempest 4000, sostanzialmente, non ci ha convinto fino in fondo. Dopo più di 30 anni, si spera che la riedizione di un titolo storico porti con sé delle novità in linea con i tempi e i gusti dei giocatori. Pur mantenendo intatto il fascino psichedelico del suo predecessore, riteniamo che 29$ per l’edizione fisica per PlayStation 4 siano davvero troppi, e ancora non sappiamo quanto verrà a costare in Europa (dove probabilmente avremo solo la versione in digital download). Il gioco uscirà il 17 luglio, oltre che su PlayStation 4, anche su PC.

Tempest 4000
5.5
Voto 5.5
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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.