La Russia blocca Facebook in tutto il paese. I Funzionari russi hanno deciso di bloccare l’accesso a Facebook nel proprio paese, a salvarsi attualmente sono stati esclusivamente Instagram e WhatsApp. Con un comunicato ufficiale il regolatore delle telecomunicazioni Roskomnadzor ha affermato che la mossa della Russia è stata eseguita in risposta al social network che sta impedendo l’accesso ai media statali RT e Sputnik su tutta l’Unione Europea, in Ucraina e nel Regno Unito.
Sembra infatti che Meta (la società a capo di Facebook, Instagram e WhatsApp) abbia deciso di interrompere i contenuti delle organizazzioni mediatiche statali russe su Facebook e Instagram su base globale. Sempre secondo il regolatore Russo, pare che Facebook abbia deciso di limitare gli accessi anche ad altri account appartenenti alle altre organizzazioni mediatiche, violando così le leggi russe.
Nicl Clegg, presidente degli affari globali di Meta ha affermato:
Continueremo a fare tutto il possibile per ripristinare i nostri servizi in modo che rimangano a disposizione delle persone per esprimersi in modo.
Sin da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, Roskomnadzor ha deciso di limitare l’accesso a Facebook. Ha inoltre chiesto a Meta di interrompere la verifica dei contenuti pubblicati da quattro media statali e di rimuovere le etichette che applicava ai loro post su Facebook, ma la società ha rifiutato.
Insomma la guerra sta prendendo delle pieghe sempre più differenti, la lotta per l’indipendenza si sta combattendo anche sui fronti della comunicazione. Moltissime altre piattaforme tecnologiche hanno deciso di boicottare la Russia, bloccando la diramazione dei contenuti delle emittenti statali russe, tra questi troviamo YouTube , Reddit , Spotify e Roku. Ad affiancare la battaglia delle telecomunicazioni di queste società americana c’è anche l’UE che ha vietato la trasmissione di RT e Sputnik nell’intero vecchio continente.
Questa vicenda sta dilagando sul piano globale e nel mentre passano i giorni, prende pieghe sempre più drammatiche che speriamo non arrivino in un conflitto a larga scala, che interesserebbe moltissimi civili, completamente indifferenti alle politiche economiche della Russia.