A quattro anni dalla cancellazione di Scalebound, mai effettivamente spiegata del tutto, Hideki Kamiya di PlatinumGames si scusa ufficialmente con Microsoft e con gli utenti, spiegando le motivazioni dietro l’abbandono del progetto. Presentato nel 2015, il gioco non vide mai la luce, lasciando tantissimi fan con l’amaro in bocca, specialmente per il potenziale gameplay.
Dopo le dichiarazioni di Jeff Grubb riguardo due giochi in sviluppo presso Microsoft con alcuni elementi in comune, Hideki Kamiya parla ora delle reali motivazioni dietro la cancellazione di Scalebound, dopo 4 anni dall’annuncio. In un’intervista, disponibile in questa news, il game director si scusa ufficialmente con i fan e con Microsoft.
Le motivazioni dietro all’abbandono del gioco nascono principalmente dall’inesperienza del team e al tipo di motore grafico a cui non erano abituati, che ha portato poi alla chiusura completa del progetto. A distanza di anni lo stesso Kamiya chiede scusa ai fan e a Microsoft stessa, che aveva risposto nella compagnia la fiducia per un titolo action con elementi RPG.
Le dichiarazioni di Kamiya riguardo Scalebound e le scuse a Microsoft, tradotte in italiano, sono le seguenti:
Mi sono sempre piaciuti i mondi con spade, magia e draghi. Quando ero bambino, non so se la gente d’oltremare ha familiarità con questi, ma giocavo a Sorcerian, Hydlide, tutti questi giochi fantasy dell’era classica del PC che mi piacevano molto. Ho sempre voluto fare qualcosa intorno a quel tema. È così che ho pensato a un mondo che ruota intorno a un giovane che combatte insieme a un drago. Tuttavia, è stata una grande sfida per PlatinumGames. Stavamo lavorando in un ambiente a cui non eravamo abituati. Stavamo sviluppando sul motore grafico Unreal, inoltre non avevamo il know-how necessario per costruire un gioco basato su funzionalità online. Gli ostacoli che dovevamo superare erano molto grandi. Non avevamo abbastanza esperienza e non riuscivamo a superare quel muro, portando a quello che è successo alla fine. Mi dispiace per i giocatori che non vedevano l’ora, e inoltre mi dispiace per Microsoft che aveva riposto la sua fiducia in noi come partner commerciale. Voglio scusarmi sia come creatore che come membro di PlatinumGames.
Nonostante non esista più, Scalebound è ancora presente all’interno di PlatinumGames, in quanto il sistema che permetterà controllare i demoni su Bayonetta 3 è lo stesso, lasciando quindi una specie di eredità all’interno di un’altra opera. Inoltre le avventure di Ceresa saranno anche esclusivamente su Nintendo Switch, come confermato dallo stesso Kamiya.