Il Marvel Cinematic Universe, mese dopo mese, continua a inserire nella sua faretra contenuti di alto livello, a prescindere dal genere: è infatti ormai ben chiaro che il cinecomic non può essere più definito un genere, bensì una sorta di calderone dove galleggiano generi cinematografici e seriali di diverse tipologie. Se continuiamo ancora oggi ad elogiare Captain America: The Winter Soldier come una spy story di altissimo livello o Ant-Man come un heist movie, è proprio perché – al di fuori dei grandi crossover (Avengers) – ogni film ha la sua identità. Allo stesso modo, questo The Falcon and The Winter Soldier, grazie soprattutto al suo finale, ha definito chiaramente la sua.
Partiamo prima però da Wandavision: la serie, davvero particolare per essere una produzione a puntate, ha un po’ stravolto le carte in tavola, ma The Falcon and The Winter Soldier le ha rimesse in riga con una serie di strutturazioni più “nella norma”.
Prima di procedere, vi ricordiamo che da qui in poi parleremo del finale di The Falcon and The Winter Soldier e di cosa potrebbe succedere ai vari personaggi, quindi se non avete visto la serie vi invitiamo a tornare sul nostro articolo prossimamente. Se invece siete pronti agli spoiler, potete pure proseguire.
Se volete invece il nostro giudizio sulle singole puntate, allora vi invitiamo a leggere le nostre recensioni:
- Il Nuovo Ordine Mondiale
- L’Uomo a Stelle e Strisce
- Power Broker
- Il Mondo Intero ci Guarda
- Verità
- Un Mondo, un Popolo
Continueremo a chiamare questa serie The Falcon and The Winter Soldier sebbene il finale sia chiaro nel definirla Captain America and The Winter Soldier, un po’ ricanzonando anche il titolo del secondo film dedicato a Cap. Di base, il finale ci lascia con i nostri 5 personaggi pronti ad andare avanti con le proprie vite, una serie di dinamiche che potrebbero venir esplorate nella seconda stagione o in un film e un po’ di temi che si sono finalmente risolti, rimettendo in campo – nel bene e nel male – questi cinque poco sfruttati personaggi.
Captain America: Sam Wilson
Per chi mastica di fumetto, c’è stato un bel periodo in cui Sam vestiva il costume di Captain America: parliamo dello stesso che avete visto oggi in TV, e ciò rappresenta un grande passo avanti. Via quindi tutte quelle farse mentali dove un costume, per essere messo su piccolo o grande schermo, deve essere adattato o stravolto. Ci piacciono i costumi originali, plauso alla Marvel che ce lo ha portato identico (e cavolo se rende bene). Interessante anche come il Cap di Sam sia diverso da quello di Steve o dello stesso John (sia in termini di mosse che di peso politico).
Il finale, dedicato anche e soprattutto a Isaiah Bradley è un grande omaggio ad una storia a fumetti chiamata La Verità, e il fatto che ora Sam Wilson vesta a stelle e strisce ci lascia due punti cardine che andranno ripresi in futuro. In primis, manca un Falcon, e ricordiamo come le ali rotte di Sam siano rimaste a Joaquin Torres, che potrebbe prendere il mantello del noto eroe per diventare magari la giusta spalla per il nostro nuovo Captain America.
La seconda, molto più importante, ci fa domandare che ruolo avrà Sam Wilson nei prossimi film: se infatti il Cap di Steve Rogers ha sempre avuto un ruolo cardine nei film crossover, ora dovremo vedere dove si posizionerà invece Wilson, che fino ad oggi non ha vissuto il centro dell’azione come Thor, Spider-Man o altri eroi. Sicuramente dovremo abituarci nel prossimo futuro ad un nuovo gruppo (o magari saranno ancor di più?) di eroi, e vederci a capo un simbolo come il Captain America di Sam Wilson ci fa ben sperare.
Winter Soldier: Bucky Barnes
Il nostro Soldato d’Inverno, che per un po’ sembrava pensare di prendere il nome di Lupo Bianco, in realtà alla fine accetta la sua natura: lo vediamo infatti ammettere le sue colpe a Yori Najakima. Se le parole sono importanti, Bucky non afferma al povero anziano di aver ucciso suo figlio sotto il controllo dei “cattivi”, ma semplicemente che il Soldato d’Inverno l’ha ucciso, per poi proseguire affermando di essere lui questo Soldato. Il cuore del discorso però gira attorno alla frase “ho dovuto”, parole che fanno capire come l’obbligo che Bucky si è ritrovato addosso non lo addita al controllo mentale, ma sempre a se stesso.
Se questo può essere visto come un passo indietro, invece è una grande evoluzione del personaggio: in primis, capisce – anche grazie al salvataggio degli ostaggi dal furgone – che può salvare persone come Winter Soldier. Se ci fate caso, infatti, il salvataggio di queste persone viene completato solo grazie al suo braccio, simbolo del male che l’Hydra gli ha fatto ma ora strumento di bene. Ora il nostro Soldato d’Inverno è in giro, sicuramente lo rivedremo e continuerà a fare del bene per conto proprio (o magari aiutando Sam), almeno fino alla prossima grande crisi.
US Agent: John Walker
L’evoluzione più interessante della serie è sicuramente quella del personaggio interpretato da Wyatt Russell. Quello che in futuro sarà uno dei più intriganti e mal sfruttati anti-eroi della Marvel, anche se identificatosi a simbolo d’America al punto da farsi il suo scudo in metallo (e infatti ne abbiamo visti i risultati), alla fine fa la scelta giusta nel salvare la camionetta con gli ostaggi, piuttosto che accanirsi contro Karli.
US Agent, che alla fine della serie possiamo vedere con il suo nuovo costume nero, sembra essere più propenso a fare la costa giusta ad ogni costo, una delle dinamiche che mai vedremo in Steve o Sam ma che invece rende molto interessante questo personaggio. Il suo lavoro con la Contessa Valentina Allegra de la Fontaine sarà interessante da scoprire e, probabilmente, presenterà tutte quelle sfaccettature che ci aspettiamo da un personaggio così doppiogiochista come lei. Di certo credo che sentiremo ancora parlare del nostro US Agent, e di questo ne siamo molto felici.
Power Broker: Agente Sharon Carter
Che Sharon Carter abbia sempre avuto un po’ di ombre nel suo passato lo sapevamo da tempo noi lettori di fumetti: se ci pensiamo, è proprio lei in Civil War ad aver quasi ucciso Capitan America, eppure vedere che in realtà è sempre stata Power Broker, apparendo quindi desiderosa d’ottenere potere a qualsiasi costo, potrebbe portare a un proseguo delle vicende inaspettato. Ovviamente il suo sviluppo è interessante, ma spaventa pensare che un personaggio che avrebbe decisamente avuto molta importanza come “buono” sia invece stato reso probabilmente il prossimo supervillain.
Se a questo aggiungiamo che ora è tornata a lavorare per il governo e, come dice lei, ci sono cose più interessanti del siero da poter vendere, allora di certo si torna un po’ alla mano iniziale. La speranza è che questo ricrei magari qualche situazione più vicina a S.H.I.E.L.D. vs Hydra, la quale è stata sfruttata alquanto grossolanamente nei film (se ci pensiamo, la storia editoriale dell’Hydra è molto lunga e quasi immortale, quindi vederla stroncata dopo alcuni film non ha reso bene l’idea di agenzia di spionaggio). Forse le Spy Story non sono finite, o forse invece non le rivedremo mai più nel MCU, ma di certo sentiremo ancora parlare di Power Broker.
Barone Zemo e Flag Smasher
Il miglior personaggio della serie sembra essere ancora influente anche da dentro il RAFT. Se ci pensiamo, riesce a far esplodere gli ultimi sopravvissuti dei Flag Smasher con il siero, eradicando definitivamente questa onta supereroistica (ad eccezione di Bucky, che però sembra in qualche modo accettare). Ora non ci resta che incrociare le dita e sperare che, in futuro, il nostro Barone Zemo possa tornare, magari con i Thuderbolts, una serie di criminali e anti-eroi messi insieme per missioni di dubbia moralità.
Per quanto riguarda i Flag Smasher, invece, sebbene sembra che ci siano ancora dei membri nascosti, questi non parrebbero essere un pericolo di tale entità da meritare particolari attenzioni e dubitiamo possano diventare un problema per eventuali sottotrame future. Probabilmente questo gruppo attivista-terrorista sparirà, lasciando alla storia solo il fallimentare attentato alla GRC.
Con due eroi pronti ad andare avanti, un anti-eroe desideroso di trasformarsi in qualcosa di diverso dalla figura a stelle e strisce su sfondo blu che Steve rivestiva, e due supercriminali (uno nascosto in bella vista e uno celato nel RAFT), ci aspettiamo ancora tanto da questi fili sciolti, sperando che vengano portati avanti per farci rivivere dinamiche che, in fin dei conti, ci portiamo dietro da The First Avenger; le abbiamo assaporate al massimo della forma in The Winter Soldier, si sono ripresentate in Civil War e ora, con The Falcon (o Captain America) and The Winter Soldier, abbiamo potuto osservarle andare avanti e chiudersi, almeno per ora, con questo finale.