Crash Bandicoot 4: It’s About Time – Anteprima dell’attesissimo reboot

Ecco la nostra anteprima di Crash Bandicoot 4: It's About Time, reboot a cura di Toys for Bob della serie originale sviluppata da Naughty Dog.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Impressioni Lettura da 7 minuti

Dopo oltre 10 anni dall’uscita dell’ultimo capitolo, la saga di Crash Bandicoot è pronta a tornare sui nostri schermi attraverso un reboot inedito, che questa volta verrà curato dalla software house Toys For Bob. Non parliamo di uno dei tanti spin-off, i quali in molti casi hanno portato l’utenza ad allontanarsi dal brand per via di varie denaturazioni della formula classica, ma di un vero e proprio episodio ufficiale dopo la trilogia originale di Naughty Dog. Crash Bandicoot 4: It’s About Time è infatti il sequel diretto di Crash Bandicoot 3: Warped, in quanto ripercorrerà la narrativa partendo proprio dal finale di quest’ultimo. Dopo i diversi leak, il gioco è stato presentato ufficialmente durante l’evento Developer Showcase del Summer Game Fest, attraverso un trailer che ci ha mostrato diversi dettagli. Vediamo quindi insieme di che si tratta, scoprendo cosa potremmo aspettarci dal nuovo capitolo, che come confermato farà il suo debutto nella giornata del 2 ottobre 2020 su Xbox One e PlayStation 4.

Crash Bandicoot 4: It's About Time

Crash Bandicoot 4: It’s About Time e il salto di 3 generazioni 

Nonostante il nostro amato marsupiale non sembri particolarmente cambiato, dalla sua ultima avventura principale sono passati ben 21 anni, e si sono susseguite ben tre generazioni videoludiche, dove il mondo dei platform ha ovviamente visto un’evoluzione esponenziale, superando vette che al tempo non sarebbe stato possibile raggiungere a causa dei limiti tecnici. Tuttavia, lo sviluppatore vuole prendere a pieno dai lavori originali – a partire dalle solide basi narrative gettate negli anni 90 – al fine di strutturare una nuova trama più moderna e adatta ai nostri tempi.

La storia del peramele ricomincerà proprio dove ci siamo lasciati, con il Dr. Neo Cortex, il Dr. N. Tropy e Uka Uka rimasti bloccati su un pianeta sconosciuto. Sono passate decine di anni, ma i tre sono finalmente riusciti a creare un buco nello spazio-tempo per tornare alla loro terra natale. Il loro compito rimane quello di dominare il multiverso, ma Crash Bandicoot e sua sorella Coco faranno il possibile per impedirglielo. Non sappiamo ovviamente in che modo si svolgeranno gli eventi successivi, ma è chiaro fin da subito che Toys for Bob non abbia voluto snaturare i lavori originali degli anni 90 con Crash Bandicoot 4: It’s About Time.

Crash Bandicoot 4: It's About Time

Lo stesso concetto permane anche per il gameplay, che è stato approfondito in moltissime sequenze di gioco ufficiali, le quali comporranno ovviamente l’avventura finale. Abbiamo potuto ammirare delle sessioni ludiche decisamente simili a quanto offerto dagli albori della saga, prima che questa prendesse ulteriori strade con il filone dei Titani e dei vari spin-off. Il gameplay platform 3D è rimasto invariato nel concept, con la precisione millimetrica che continua a risultare essenziale per riuscire a completare i livelli. Tuttavia, per mettere una pezza alle critiche poste per la recente Crash Bandicoot N’Sane Trilogy, la formula è stata decisamente svecchiata e calibrata per essere al passo coi tempi.

Un platform rivoluzionato?

La rivoluzione parte da un sistema di platforming decisamente più fluido e dinamico, fra doppi salti e velocità non indifferenti, che s’interfaccia anche con aggiunte davvero inaspettate. La classica maschera di Aku Aku verrà accompagnata infatti da varianti atte a diversificare nettamente il gameplay, attraverso potenziamenti temporanei che saranno essenziali per superare determinate sequenze di gioco. Sembra che si tratti di un totale di quattro Maschere Quantum, ma per ora abbiamo potuto constatare la sola presenza della maschera legata al tempo – utile per rallentare lo scorrere dei secondi – e di quella affine alla gravità, che permette di percorrere i livelli alternandosi fra camminate sul soffitto e sequenze più classiche. Le possibilità stesse di Crash sono aumentate a dismisura, in quanto abbiamo potuto assistere anche a delle adrenaliniche sessioni di wall running e rope swinging, decisamente da approfondire e apparentemente in grado di portare una necessaria ventata d’aria fresca. Potremo in ogni caso divertirci nelle nostre avventure anche con Coco Bandicoot, proprio come avviene per la recente trilogia dei remake targata Vicarious Visions, ma com’è stato chiarito nei trailer avremo la possibilità di giocare nei panni del malefico Dr. Neo Cortex.

Crash Bandicoot 4: It's About Time

Sul livello visivo, il gioco propone una grafica – ovviamente cartoonesca – davvero spettacolare, ispiratissima e certamente perfetta su console di attuale generazione, con la speranza che il titolo riesca a debuttare anche su PlayStation 5 e Xbox Series X. Dall’illuminazione, alle animazioni dinamiche presenti in ognuno degli scenari, passando a ogni mossa dei personaggi, sembra che sotto questo punto di vista lo sviluppatore abbia già imboccato la strada giusta per incuriosire gli utenti con questo nuovo capitolo. Insomma, le carte in regola per un’avventura al passo con i tempi ci sono tutti, ma dobbiamo ancora scoprire se il gioco avrà ancora più sorprese da offrire, constatando che tutte le aggiunte risultino infine piacevoli pad alla mano. Il brand può finalmente avvicinarsi ai giocatori più giovani anche con un’opera contemporanea, che dovrà mostrare i muscoli contro vari colossi del settore odierno già affermati, per uscirne vincitrice. Toys for Bob ha deciso di prendere a piene mani dall’identità del brand, dal livello grafico al gameplay, ma riuscirà a soddisfare i fan di vecchia data e a portare il nuovo pubblico nel pazzo universo di Crash Bandicoot 4: It’s About Time? Non vediamo l’ora di scoprirlo, appuntamento al 2 ottobre!

Condividi l'articolo
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.