Warhammer 40,000 Gladius: Relics of War – Recensione dello strategico 4X di Proxy Studios e Slitherine Ltd

Scopriamo tutto quello che c'è da sapere sul primo 4X ambientato nell'universo di Warhammer: Warhammer 40K Gladius: Relics of War

Alessio Cialli
Di Alessio Cialli - Senior Editor Recensioni Lettura da 10 minuti

Games WorkshopProxy StudiosSlitherine Ltd. ci portano in un misterioso e angusto pianeta, dove quattro delle fazioni più note del mitico mondo di Warhammer 40,000 (Orchi, Necron, Space Marines e Astra Militarum), devono darsele di santa ragione per la conquista assoluta del predominio sulle risorse di Gladius. Chi sarà il vincitore di questa nuova e sanguinosa lotta? WH40K Gladius: Relics of War

Una lotta senza fine

Ogni qualvolta si parla di videogiochi ambientati nel magnifico universo di Warhammer, i fan del wargame ci vanno sempre con i piedi di piombo. Come potere dare loro torto? Purtroppo andando a stringere i giochi che hanno veramente colpito nel segno usciti fino a oggi sono molto esigui (Vermintide 2 o Dawn Of War).

Molto spesso si è data la colpa direttamente a mamma GW, perché cedeva i suoi diritti a piccole software house, incapaci per risorse e magari esperienza di realizzare titoli degni del seguito di questo particolare universo. Warhammer 40,000 Gladius: Relics of War fortunatamente, però, potrebbe essere una di quelle piacevoli eccezioni. Il nuovo titolo di strategia a turni è stato affidato infatti alla Proxy Studios, una piccola software house fondata nel 2009 da sviluppatori però particolarmente preparati.

Nel primo videogioco strategico a turni ambientato nell’universo di Warhammer 40,000, gli sviluppatori ci propongono un videogioco non convenzionale, dove serve sin dalle prime battute un approccio molto brutale. In questo titolo, l’utilizzo della “diplomazia” non è contemplato e le fazioni in quel pianeta hanno un solo scopo: combattere. Questa è una delle idee più rivoluzionarie del titolo; sicuramente gli amanti del genere 4X inizialmente potrebbero non prenderla bene, però l’abbandono della diplomazia instaura una dinamica che snellisce tutto il resto, rendendo il titolo piacevole, veloce e molto intuitivo, adatto anche ai neofiti del genere. Vi basti pensare che generalmente questa funzione all’interno di un titolo 4X è intrecciata fortemente con moltissimi sistemi, dalla guerra, al commercio, agli scambi, per non parlare dei regni e delle strategie. Per questo motivo, eliminandola vi mancherà il peso di un’intero sistema.

L’unica piccola nota diplomatica, se vogliamo trovarla, riguarda la parte in cui i nostri regni potranno accumulare importanti risorse, acquistandole da alcuni negozi considerati neutrali sul territorio di Gladius; per il resto tutti sono in guerra contro tutti.WH40K Gladius: Relics of War

Esplora, Espanditi, Sfrutta e Stermina

Le quattro parole scelte per il titolo di questo paragrafo non sono prese a caso. Le abbiamo prese direttamente dal video di presentazione del gioco e ve le abbiamo riproposte perché il titolo di Proxy Studios verte solo su queste dinamiche.

L’esplorazione è la prima cosa che impariamo a fare quando iniziamo a giocare a questo nuovo titolo 4X. Dopo aver scelto una delle quattro fazioni, Astra Militarum, Space Marines, Orks o Necron, ognuna con il suo stile di gioco, i giocatori dovranno esplorare il mondo che si genera casualmente, ogni volta irto di caratteristiche speciali e soprattutto mostri selvatici da affrontare.

L’esplorazione è fondamentale e complicata al tempo stesso, poiché esplorare tutta la mappa senza prima essersi creati solide difese dietro non serve praticamente a nulla. In ogni angolo della mappa si possono incrociare pericolosi mostri (PNG) capaci di farvi perdere tantissime risorse e affossare il morale del vostro esercito o, addirittura, potrete essere presi alla sprovvista da una delle delle altre fazioni. E’ dunque importante fortificarsi e trovare alcuni artefatti che vi garantiranno un determinato vantaggio contro i vostri nemici per un certo periodo di tempo.

L’espansione, come dicevamo prima è una di quelle dinamiche che si tendono a prendere sotto gamba. In Gladius farlo potrebbe essere devastante. La costruzione di città ed edifici è legata strettamente anche alla costruzioni di fortificazioni o difese. Espandere il vostro impero è un impegno importante e vi servirà tutta la vostra strategia per capire quando e dove costruire i vostri avamposti più importanti. In questa fase, oltre a fondare città, dovrete anche cercare nuove tecnologie e nuove risorse, creando delle piccole economie interne capaci di farvi fare passi da gigante con nuove e fortissime tecnologie: potenziare macchine da guerra, costruire nuove armi o addirittura migliorare l’alimentazione dei vostri cittadini. Da qui la parola, Sfrutta.

E’ di basilare importanza sfruttare il progresso: ogni fazione avrà le sue tecnologie e i suoi modi di utilizzare determinate risorse. Il background di Warhammer 40,000 viene fuori proprio in queste occasioni, dove la vera differenza tra le varie fazioni emerge in tutte le sue bellissime sfaccettature.

Finalmente siamo arrivati alla parola che forse tutti più bramate: Stermina. Come vi avevo anticipato all’inizio, la parte predominante di Warhammer 40,000 Gladius: Relics of War è proprio la guerra. E’ volutamente l’ultima di questo breve elenco perché, se non lavorerete sodo prima, una volta arrivati in battaglia vi troverete spesso sconfitti. Entrare in azione con Gladius è veramente bello, perché vi farà effetto vedere come i modelli sono ben realizzati ed è elettrizzante poter guidare le proprie armate non solo sul tavolo da gioco reale, ma anche da casa con il mouse.

Una strategia semplice ma efficace

Gladius complessivamente raccoglie quasi tutte le dinamiche di un normale gioco 4X e, nonostante questo, è sorprendentemente intuitivo. Gli sviluppatori, oltre a lanciare un’interfaccia accattivante, in perfetta linea con quelli che sono i disegni GW, l’hanno resa anche semplice grazie all’inserimento di un semplice tasto rosso che, a ogni turno, ti ricorda cosa può essere fatto in quell’occasione così da non perdere mai il passo con il nemico e da non dimenticare di ricercare, requisire nuove unità, rivendicare tessere e così via.

I giocatori, dovranno stare attenti, nonostante questo, a molte dinamiche: giocoleria, requisizione, popolazione, energia, punti di ricerca ed espansione. Inoltre è veramente interessante la possibilità di modificare lungo il cammino le abilità dei tuoi eroi e dei tuoi aggiornamenti, così da indirizzare gli equipaggiamenti e gli armamenti come più desideri. Ed è proprio questo uno dei punti di forza del titolo: anche se le fazioni sono poche in confronto a tutte quelle esistenti nell’universo di Warhammer 40,000, ognuna di essa è veramente ben caratterizzata.

Ogni fazione utilizzerà le proprie armi e godrà di personalizzazioni, gamme, meccaniche e statistiche differenti. La parte relativa alle statistiche ovviamente è simile a quella del wargame: ogni esercito infatti amerà determinati luoghi piuttosto che altri e dovrà muoversi in maniera intelligente per costruire gli stabilimenti necessari a vincere questa lunga e sanguinosa guerra. I giocatori dovranno badare a gestire un’economia semplice ed efficace, con poche risorse e con rivoluzioni interne davvero inesistenti. Sarà importante inoltre riuscire ad accrescere il proprio livello di ricerca. Esistono infatti 10 livelli di ricerca, nei quali non è difficile progredire, e ogni volta che riuscirete a sbloccare un livello conquisterete un’arma, come una granata a frammentazione, nuove unità, come ad esempio enormi Dreadnought o nuove band di Ork Boyz, o abilità speciali, compresi attacchi orbitali e buff temporanei. Ci sono misericordiosamente alcune modifiche statali incrementali o miglioramenti economici minori.

Tutta questa semplicità e intuitività alle volte potrebbe smorzare un po’ l’entusiasmo per il titolo, ma proprio nel momento in cui sentiamo la mancanza dei tradimenti o delle rivolte interne, Gladius ci propone attacchi nemici a sorpresa o aliene che riusciranno a farci tornare nel giusto mood, pronti per una nuova battaglia.WH40K Gladius: Relics of War

In conclusione

Graficamente e tecnicamente il titolo riesce ad appagare la vista: il piccolo studio si è dato un gran da fare con la caratterizzazione dei paesaggi e degli eserciti; a volte, però, alcune animazioni o alcuni modelli sembrano un po’ trascurati. Il comparto sonoro si riesce a ritagliare il suo spazio, con effetti a tutto campo che spiccano nel corso delle battaglie. Tecnicamente il gioco è più semplice ed intuitivo del resto dei 4X in circolazione, ma riuscirà ad arrivare a molte più persone, perché non tutti vogliono scervellarsi per ore, a volte anche solo per capire le basi del gioco. Questa interpretazione a me è piaciuta molto, oltre al fatto che è stata anche ambientata nell’universo GW, altro motivo per il quale consiglierei l’acquisto del gioco. Warhammer 40,000 Gladius: Relics of War è uno di quei giochi in cui la licenza GW è stata finalmente ben utilizzata: vale la pena poter rischiare di innamorarsi di questo semplice ma energetico 4X.

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Di Alessio Cialli Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!