Una delle più curiose sorprese del Direct dedicato a Nintendo Switch 2 è stato proprio Kirby Air Riders, sia per la sua stessa esistenza, sia perché il suo Director è nientemeno che Masahiro Sakurai, creatore della stella rosa. Il titolo torna quindi dopo oltre 20 anni dal capitolo originale, che fu anche l’ultimo gioco della serie su cui lavorò lo stesso padre di Kirby. In occasione di Lucca Comics & Games 2025 abbiamo potuto provare il titolo in compagnia, testando con mano la frenetica modalità City Trial.
City Trial, una modalità a suon di caos!
Sebbene avremmo preferito giocare una gara “semplice” – per quanto possa essere usato come aggettivo – quella disponibile per la prova è stata in ogni caso un’esperienza interessante. City Trial getta i giocatori in un’area piuttosto vasta e sicuramente molto aperta, anche in verticalità, presentando aree collegate molto distinte tra loro. Il campo di gioco, a primo impatto, ci ha ricordato moltissimo le mappe multiplayer di Kid Icarus Uprising, altro titolo di Sakurai, uscito su 3DS nel lontano 2013.
Tuttavia, potremmo fare un collegamento anche con Super Smash Bros. del 2015 uscito sulla stessa console portatile, o più specificamente alla “Smash Run”. Da quest’ultima il team di sviluppo ha preso in prestito la ricerca di potenziamenti sparsi per tutta la mappa, che dovrà essere esplorata in ogni possibile angolo al fine di scoprire segreti e sconfiggere avversari nel frattempo. Kirby Air Riders amplia questa formula nella giusta direzione, aggiungendo non solo le varie abilità caratteristiche dei piloti ma anche i veicoli, che possono essere scambiati in qualsiasi momento.

Premesse complesse e articolate, è vero, ma necessarie per parlare del gameplay: la sensazione immediata è di una costante frenesia e vivacità, un caos che solo inizialmente pare incontrollato ma che si rivela più ragionato del previsto. Da una parte ci siamo ritrovati molto confusi nei primi minuti di gioco, ma la lunga durata di City Trial ci ha permesso non solo di esplorare buona parte della mappa, ma anche di familiarizzare progressivamente con i comandi.
Posato il controller, tuttavia, ci siamo ritrovati comunque molto confusi su quello che avevamo giocato e come. Questo sia perché i controlli non sono stati chiarissimi dal primo momento, sia perché ci siamo ritrovati con statistiche più basse del secondo giocatore. Crediamo però che sia stato proprio questo l’obiettivo del team di sviluppo Sora Ltd., ovvero lasciare al giocatore la libertà – e soprattutto, il tempo – di scegliere come giocare, qual è il veicolo migliore e il pilota con cui ci si trova meglio.
Abbiamo percepito la fretta di raccogliere i potenziamenti per la mappa, ma Kirby Air Riders riusciva comunque ad offrire momenti di respiro in cui decidere dove andare e cosa fare. Mentre noi puntavamo a sconfiggere quanti più avversari possibili, il secondo giocatore ha puntato a migliorare le proprie statistiche in vista dello scontro finale, che si è rivelato essere il momento più confuso dell’intera prova.

Alla conclusione della ricerca dei potenziamenti, si passa ad una selezione in cui tutti i giocatori devono decidere una tra quattro sfide finali che possono essere, ad esempio, gara, un combattimento o anche una raccolta di punti. In questa schermata, i partecipanti possono scegliere tutti lo stesso minigioco, così come partire in sfide differenti e giocare quindi partite radicalmente diverse. Di fatti, senza alcuna spiegazione immediata è difficilissimo capire cosa sta succedendo e, soprattutto, chi sta vincendo.
Questo è un altro dettaglio che ci ha fatto capire che Kirby Air Riders non è affatto un’esperienza “mordi e fuggi” ma che proverà a invogliare costantemente gli utenti a provare una partita dopo l’altra, a testare ogni combinazione di piloti e veicoli possibile, a giocare usando una strategia precisa oppure lanciandosi a capofitto nello scontro. A riprova di questa tesi c’è l’enorme presenza di modalità, tutte diverse tra loro, che saranno presenti nel gioco completo, che uscirà in esclusiva su Nintendo Switch 2 il 20 novembre 2025.

Risoluzione
Ammettiamo di aver chiuso la partita con un sorriso stampato in volto perché, almeno con City Trial, questo Kirby Air Riders ha saputo rivelarsi divertente, alla pari di un qualsiasi Mario Kart, ma con un tocco particolarmente unico, anche troppo. Temiamo solo che la confusione iniziale che si prova quando si prende il controller in mano possa essere una barriera troppo alta da superare per chi è abituato a racing game più lenti e chiari.
Le analogie con Kid Icarus Uprising e Super Smash Bros. per 3DS non sono casuali: in entrambi i casi, il ritorno di Kirby è un connubio tra modalità, di entrambi i titoli, che non hanno mai davvero tenuto i giocatori incollati allo schermo sebbene siano state uniche nel loro genere.
Sia ben chiaro che non stiamo dando un giudizio finale sull’opera, al contrario, siamo sicuri che quello che abbiamo visto di Kirby Air Riders sia solo la punta dell’iceberg, per quanto caratterizzante. Infatti, non nascondiamo di aspettare il Global Test Ride, che si terrà nei weekend precedenti al lancio, e che vi consigliamo di provare per comprendere meglio il nostro pensiero sulla prossima opera di Masahiro Sakurai.