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Ubisoft inizia a regalare NFT ai dipendenti che li odiano

Gli NFT sono ancora al centro di numerosi dibattiti e Ubisoft in tal senso sta continuando a demoralizzare non solo i fan di lunga data, ma anche gli stessi sviluppatori, questo stando ad alcune recenti indiscrezioni.

La società ha recentemente tenuto un altro seminario mirato specificamente ad affrontare le preoccupazioni dei dipendenti scettici riguardo quest’argomento, ma nel farlo anche iniziato a distribuire NFT speciali ad alcuni membri del team di Ghost Recon per celebrare il 20° anniversario della serie.

Un membro del team si sviluppo, stando a quanto riportato dalle fonti vicine al team, davanti a questo gesto avrebbe commentato con “Odiamo questa roba crittografica“. A tale affermazione, uno dei membri di Ubisoft avrebbe risposto con “OK, vieni a prenderne un po’“.

La scorsa settimana, il vicepresidente dello Strategic Innovations Lab di Ubisoft, Nicolas Pouard, ha affermato in un’intervista che la reazione estremamente negativa dei giocatori al lancio di NFT dell’azienda è causata dal fatto che “non capiscono“.

La sua osservazione è stata derisa sui social media, ma anche da alcuni membri dell’azienda. Oltre a non essere d’accordo con la posizione di Pouard, hanno espresso frustrazione per le continue scelte fallimentari dell’azienda per quanto riguarda questa tecnologia controversa.

Stando a delle fonti vicine ai colleghi di Kotaku, membri dei team di sviluppo di Ubisoft continuano ad avere preoccupazioni sulle vulnerabilità di sicurezza nella tecnologia Quartz e sulla sua mancanza di interessanti possibilità di progettazione.

Pouard, dal canto suo, ha proposto scenari in cui gli oggetti cosmetici possono seguire i giocatori tra una partita e l’altra. Tuttavia, gli attuali NFT non sono concepiti per tali funzionalità. Nel frattempo, il caso d’uso principale per gli NFT di Quartz rimane legato ai cappelli in-game.

I giocatori non sono gli unici a ricevere questi nuovi cappelli di gioco. Ubisoft ha preparato speciali NFT di Quartz appositamente per gli sviluppatori del team Ghost Recon Breakpoint, come detto in apertura di articolo. Non a caso è stato proprio Breakpoint il gioco che ha implementato per la prima volta questa tecnologia.

Se grandi aziende come EA si sono ritirate dagli oggetti da collezione supportati da criptovalute, Ubisoft sembra ancora convinta nel loro potenziale, anche se i suoi stessi sviluppatori non sembrano del medesimo avviso.

Fonte:
Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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