Tom Wilkinson: muore oggi la star di Full Monty

Ci lascia all'età di 75 anni l'attore Tom Wilkinson, star di oltre 130 prodotti tra Cinema e TV: è morto con tutta la famiglia vicino.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor News Lettura da 2 minuti

La star di Shakespear in Love, Full Monty e The Best Exotic Marigold Hotel è morta in circostanze impreviste: Tom Wilkinson che in totale ha ricevuto sei nomination ai Bafta e due nomination agli Oscar, per Michael Clayton e In The Bedroom ci ha lasciati oggi mentre in casa c’erano sia la moglie che la famiglia riunita.

L’attore vincitore di un premio Bafta, si è trovato a suo agio sia in drammi d’epoca come Sense and Sensibility del 1995 e Belle del 2013, sia nell’interpretare geni del crimine in film come Rush Hour con Jackie Chan nel 1998 o RocknRolla di Guy Ritchie nel 2008.

Con un totale di 130 accrediti per film e serie tv, l’attore ha anche vinto un Emmy in carriera, per aver interpretato Benjamin Francklin in una mini-serie del 2008.

È con grande tristezza che la famiglia di Tom Wilkinson annuncia che è morto improvvisamente a casa il 30 dicembre. Sua moglie e la sua famiglia erano con lui. La famiglia chiede di mantenere la privacy in questo momento.

Queste le brevi e concise parole del comunicato stampa diffuso dalla famiglia dell’attore e dal suo agente. Tom Wilkinson si è formato alla Royal Academy of Dramatic Art (Rada) prima di seguire la strada ben battuta del teatro e della televisione. Nel 1986 ha ottenuto il suo primo ruolo importante sul grande schermo nella miniserie First Among Equals, tratta dal romanzo best-seller di Jeffrey Archer.

Di se stesso diceva:

Per la prima volta nella mia vita, ho iniziato a fare qualcosa che sapevo fare. Mi sono reso conto che non erano necessariamente solo questi tipi di borghesi del sud a diventare attori; potevano essere persone come me. E una volta capito, non ho più cambiato idea.

Indubbiamente la recitazione è stato il movente della sua anima.

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.