The Last of Us: la serie avrà lo stesso director di The Last of Us Parte 2

Il director di The Last of Us Parte 2, Neil Druckmann, si unisce alla rosa dei registi della trasposizione seriale che andrà in onda su HBO Max.

Giulio Bruschini
Di Giulio Bruschini News Lettura da 2 minuti

La serie firmata HBO basata su The Last of Us non sarà così estranea dalla controparte videoludica, dato che Neil Druckmann oltre ad essere co-sceneggiatore vestirà anche il ruolo di director.

Non saremo di certo gli ultimi a dire che il gioco in questione è diventato in breve tempo uno dei più iconici degli ultimi anni. Era questione di tempo prima che ricevesse una nuova vita sul grande o piccolo schermo (ricordiamo che prima che una serie tv c’erano i piani per un adattamento cinematografico).

Nonostante sia già stato chiarito che in alcuni aspetti la serie sarà diversa rispetto al primo capitolo videoludico, concentrandosi più sul dramma dei personaggi rispetto all’azione, a detta dello stesso Neil Druckmann, arrivano ora ulteriori buone notizie per gli appassionati.

Stando ad un’indiscrezione, il nome di Druckmann (già director di The Last of Us Parte 2) è comparso tra quelli dei registi dell’adattamento live-action di The Last of Us. A condividere la notizia è stato nient’altro che Gabby Llanillo, ossia senior QA employee presso la Naughty Dog, attraverso il suo account Twitter personale. Inevitabilmente questo dona credibilità extra alla faccenda.

 

Questa sarebbe la prima volta che Druckmann dirigerebbe una serie tv live-action, ma bisogna dire che dal momento che i due giochi della Naughty Dog sono cinematici al punto tale che non sarebbe una missione impossibile per lui. La serie tv basata sull’omonimo titolo per ora non ha una data d’uscita ufficiale fissata, ma Kantemir Balagov (un altro dei registi) ha suggerito il 2022 come potenziale finestra di lancio.

La prima stagione si concentrerà nel porre le “basi filosofiche della storia”, che a detta del co-presidente di Naughty Dog era la cosa più importante da realizzare. In più, la serie HBO Max non presterà particolare attenzione all’outfit o agli elementi che caratterizzavano i personaggi all’interno del gioco.

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Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.