La prima stagione dell’imminente serie TV su The Last of Us di HBO è ancora in parte avvolta nel mistero, ma lo sceneggiatore e produttore Craig Mazin ha confermato quanti episodi avrà. Come è stato notato da Culture Crave su Twitter, Mazin ha fatto il suo annuncio durante un recente podcast.
Lo sceneggiatore, creatore della serie Chernobyl, ha rivelato inoltre che ci siano ancora due direttori tuttora ignoti al grande pubblico. Per ora sappiamo di Ali Abbasi, Kantemir Balagov e Jasmila Zbanic, tutti coinvolti nella stesura di uno show dalla durata “britannica”: pochi episodi, ma lunghi.
Tuttavia, la serie di HBO su The Last of Us avrà tanti episodi quanti ne bastano per portare la prima stagione alla doppia cifra: si tratta infatti di 10. Ciascuno di essi durerà un’ora, il che porta il vostro binge watching alla soglia delle dieci ore. Quanto del gioco verrà narrato nella serie, però, rimane un mistero.
Né Craig Mazin né tantomeno Neil Druckmann (Naughty Dog) hanno rivelato quanti degli eventi del titolo originale per PS3 comporranno l’ossatura della prima stagione, ma non escluderemmo a priori che l’intero gioco venga diluito nell’arco della stagione relegando la (possibile) successiva al seguito per PS4.
In alternativa, nulla vieta agli sceneggiatori di mungere la trama per tutte le stagioni che ritengono opportuno. Qualora non lo sappiate ancora, il cast include Pedro Pascal (The Mandalorian) e Bella Ramsey (Game of Thrones) nei ruoli di Joel ed Ellie, mentre Gabriel Luna (Agents of S.H.I.E.L.D.) sarà il fratello di Joel, Tommy.
A riprendere il ruolo direttamente dal gioco sarà invece Merle Dandridge, che tornerà (stavolta in live action) ad impersonare Marlene. Lei è la sola attrice a vantare un coinvolgimento tanto diretto con il gioco originale. Nico Parker (Dumbo 2019), infine, vestirà i panni della figlia di Joel, Sarah.
La colonna sonora sarà a cura di Gustavo Santaolalla, che come la Dandridge ha lavorato al gioco originale ma in veste di compositore. Se non altro, il rispetto per il materiale originale (con l’aiuto di esperienze videoludiche sempre più cinematografiche) sembra esserci tutto, e quindi anche le basi.
