Il desiderio di Tencent di espandersi nel panorama videoludico investendo denaro in alcuni studi di sviluppo interessanti ed innovativi continua e, nel corso delle ultime ore, il conglomerato di media ha annunciato di aver fatto un grosso investimento in Dontnod Entertainment, lo studio conosciuto al pubblico per aver creato Life Is Strange e i più recenti Tell Me Why e Twin Mirror. Si tratta di una quota di minoranza, non un’acquisizione, ma rappresenta un altro sviluppatore a cui Tencent si sta collegando quest’anno, siglando un accordo di collaborazione commerciale. Dontnod ha annunciato oggi l’investimento, per un totale di 30 milioni di euro (circa 26,5 milioni di sterline) che, a detta dello studio, saranno utilizzati principalmente per finanziare la crescita e per sviluppare nuove proprietà intellettuali auto-pubblicate in tutto il mondo su PC, console e dispositivi mobili.
Ecco la dichiarazione rilasciata da Oskar Guilbert, amministratore delegato di Dontnod:
Questa è una vera espressione di fiducia da parte di un importante leader di giochi online, che è dietro a una serie di storie di successo e ha investito in diverse aziende leader nel settore dei videogiochi. Grazie a questa partnership, DONTNOD è perfettamente posizionata per trarre vantaggio dai vari driver di crescita nel settore dei videogiochi, in particolare in Cina e sulle piattaforme mobili, in collaborazione con un leader del settore. L’aumento di capitale annunciato oggi ci consentirà di intensificare e aumentare il lancio del nostro piano di sviluppo, che mira a catturare più valore dalle nostre creazioni originali pubblicando autonomamente più giochi.
Nel corso degli ultimi anni Tencent ha acquisito diversi studi di sviluppo di videogiochi, tra cui possiamo trovare anche Riot Entertainment e Funcom. Più recentemente hanno acquisito Splash Damage e la società madre di Digital Extremes, Leyou, oltre ad avere acquisito una quota di maggioranza in Klei Entertainment. Questo accordo permetterà a Dontnod di realizzare e auto-pubblicare i titoli in uscita nei prossimi anni, senza ricorrere ad accordi con publisher di grosso calibro come è già successo in passato.
