Tell Me Why è riscattabile gratis sul Microsoft Store

Se volete un motivo per giocare a Tell Me Why, il Microsoft Store ve ne da tre: l’intero trittico di episodi è gratis per un mese, da oggi.

Alessandro Bozzi
Di Alessandro Bozzi News Lettura da 2 minuti

Se eravate titubanti all’idea di affrontare un’esperienza di carattere più narrativo, gioite: il momento per tuffarvi in Tell Me Why è arrivato, visto che il gioco è gratis su Microsoft Store. Potete riscattarlo gratuitament già da ora consultando la nostra stessa fonte, in fondo al nostro articolo.

L’avventura di Dontnod Entertainment, strutturata ad episodi, vede come protagonisti i gemelli Tyler ed Alyson Ronan, il cui legame telepatico li aiuterà a risolvere il mistero che circonda la scomparsa della madre. Le vicende si svolgono nella cittadella fittizia di Delos Crossing, in Alaska.

Ora, i tre episodi che compongono Tell Me Why sono tutti disponibili gratis su Microsoft Store, per un’offerta che durerà un mese. Il primo capitolo è solitamente l’unico ad essere gratuito in quanto punto d’ingresso, mentre l’intera tripletta è parte integrante del ricco pacchetto di Xbox Game Pass.

In quest’avventura, lo scopo primario è quello di indagare sui misteri che circondano la città stessa, ma anche di ricucire i differenti ricordi di Tyler ed Alyson. Tuttavia, uno dei più grandi meriti del titolo di Dontnod Entertainment esula dal solo contesto videoludico ed è di rilevanza sociale.

Tell me why

Tyler ha fatto notizia per essere il primo protagonista videoludico a rappresentare la comunità transgender, che ancora lotta per vedere riconosciuti i propri diritti. Per questo motivo, l’associazione GLAAD a tutela dei diritti della minoranza LGBTQ ha partecipato attivamente allo sviluppo.

Dontnod ha voluto esulare dagli stereotipi tipicamente legati alle questioni transgender nella propria struttura narrativa. Proprio per questo, infatti, gli sceneggiatori hanno preferito evitare la strada del passato traumatico, almeno a livello di traumi legati alla transizione, in quanto vista da loro come una scorciatoia.

Anche la rappresentazione dell’etnia Tlingit (discendenti dei nativi americani) e le questioni di salute mentale sono state protagoniste di numerose ricerche sul campo in merito. Il tatto dimostrato dal team di sviluppo gli è valso più di un plauso. Noi stessi ne siamo stati entusiasti in fase di recensione.

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Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.