Take-Two ha ufficialmente completato la procedura di acquisizione di Zynga, software house specializzata nello sviluppo di videogiochi per browser internet. 12,7 miliardi di dollari il costo dell’operazione, diventata la più onerosa di sempre, superando l’acquisizione della casa di produzione finlandese Supercell da parte di Tencent.
Mancava solo l’ok da parte degli azionisti di entrambe le società, ok che è arrivato nella giornata di oggi. Operazione, dunque, conclusa. Il record di acquisizione più costosa di sempre, però, non durerà a lungo. Microsoft, infatti, è a un passo da acquisire Activision Blizzard per la cifra monstre di 68,7 miliardi di dollari.
Ovviamente, non potevano mancare le dichiarazioni di rito a sancire la buona riuscita dell’affare. Queste, quelle del CEO di Take-Two Strauss Zelnick:
Siamo entusiasti di aver completato l’acquisizione di Zynga, un passo fondamentale per aumentare in modo esponenziale gli incassi provenienti dalle pubblicità da dispositivi mobili, segmento che più rapidamente sta crescendo nell’intrattenimento interattivo. Questo ci fornirà sostanziali sinergie tra costi e opportunità di guadagno. Mettendo insieme il nostro eccezionale talento, il nostro flusso di giochi e tecnologie e capacità da leader del settore, riteniamo di poter portare le nostre competenze a un altro livello di creatività, qualità e innovazione.
Anche il CEO di Zynga Frank Gibeau ha voluto festeggiare la chiusura dell’operazione con Take-Two: «Siamo entusiasti per la nuova generazione di titoli mobile e free-to-play che realizzeremo, dell’offerta diversificata di giochi e dell’incredibile squadra alla quale ci uniremo in Take-Two».
A questo punto, non ci resta che osservare da vicino la situazione per comprendere quali risultati reali avrà nel medio/lungo termine un’operazione di questo tipo. Sicuramente, la società proprietaria di Rockstar Games riceverà dal colosso del casual gaming tantissimo supporto nella realizzazione di titoli per dispositivi mobili. Di contro, Zynga potrebbe tentare di sviluppare qualcosa per console.
Staremo a vedere: con tutte queste acquisizioni, l’industria videoludica sta andando, sempre più convintamente, verso un oligopolio che rischia di affossare chi rimarrà solo.