Siamo in un periodo molto particolare per quanto riguarda i titoli di stampo gacha. Alcuni sono riusciti ad esplodere, diventando metro di riferimento per il pubblico, e continuando a macinare numeri incredibili sia in guadagni, sia in utenza (Genshin Impact su tutti), altri invece hanno avuto molta meno fortuna. Molti di questi si sono avvalsi della classica struttura open world, degli action RPG in terza persona che fanno dell’azione il loro punto cardine. Va da sé che molti tioli hanno finito per somigliarsi, anche un po’ troppo, e nonostante alcune differenze, la formula di base è rimasta sempre troppo la stessa.
Il modo migliore per uscire da questo loop è quindi senza dubbio dare ai giocatori qualcosa di totalmente nuovo, magari che mantenga le stesse modalità gacha che tanto danno appagamento, sostituendo però la formula di gioco. Il frutto di questo ragionamento è Sword of Convallaria, un GDR di stampo tattico strategico, che fornisce ai giocatori decine di possibilità in game, e che contro-moda è (almeno attualmente) solo PvE. Un titolo free to play, attualmente è disponibile solo su PC e dispositivi mobili.
Mettere le cose a posto
L’unica cosa che è rimasta la stessa, almeno dal punto di vista narrativo, è l’escamotage della perdita di memoria. Il nostro personaggio principale, di cui sceglieremo il nome noi stessi, si risveglierà in una cella. Siamo nella prigione di una non ben definita cittadina (almeno all’inizio), che come tutto il mondo di gioco è in stile medieval fantasy. Qui vedremo arrivare in soccorso una squadra di mercenari, che ci salveranno, al costo però di una vita. Da questo momento in poi vedremo nascere la storia vera e propria, che non vi anticipiamo.
Sappiate solo che il mondo di gioco è pulsante, che vivremo avventure fantasy in un panorama geopolitico e militare davvero ben costruito, e che tutti i personaggi che conosceremo saranno parte integrante della storia.
La narrazione si staglia in diversi modi, tra mondi, linee temporali e variabili: il nostro compito non è solo combattere e andare avanti, ma anche raccogliere informazioni, conoscenza. Avendo la nostra base principale nell’Elysium, recluteremo man mano diversi guerrieri per mettere le cose a posto, salvando un universo sull’orlo del collasso a causa di terribili anomalie.
In tutto ciò, non può certo mancare una guida: nella nostra avventura a dirci cosa dobbiamo fare, a spiegarci le varie modalità, e anche a commentare molte delle scene, ci sarà un gatto parlante, un micio nero non proprio simpaticissimo nei modi, ma che sarà fondamentale (anche il suo nome sarà scelto da noi).
La casa nell’Elysium
Come tutti i titoli gacha che si rispettino, serve qualcosa che spinga i giocatori a connettersi spesso, delle missioni da portare avanti che siano allo stesso tempo utili e divertenti. Sword of Convallaria ovviamente non è esente da questa meccanica, che viene anche coadiuvata da combattimenti non troppo lunghi (almeno quelli più basici) e da una miriade di elementi da tenere sott’occhio. Parliamo di molti materiali necessari per far salire di livello armi, tarocchi, personaggi, abilità e così via, e tutti che vanno guadagnati in modo diverso.
La nostra HUB sarà una casa nell’Elysium, che potremo addobbare a nostro piacimento man mano che otterremo degli oggetti, e dove potremo ospitare i vari personaggi che sbloccheremo (esiste anche un sistema di “legame affettivo” con essi, che migliora le loro statistiche ad ogni livello). Quando saremo in questo menù principale avremo accesso a tutti i menù del caso, come quello delle quest, giornaliere e stagionali, al pass (chiamato Cornucopia), ai banner per pullare i vari eroi e le armi, alle varie modalità, e così via. Ovviamente tutto si sbloccherà passo passo, mentre saliremo di livello, quindi ci sarà modo e tempo per imparare tutto senza avere una mole di informazioni esagerata tutta in un colpo.
Due piccole considerazioni, ma fondamentali: la prima è che il titolo è solo in inglese e in lingua orientale, ma quello utilizzato è molto scolastico e sarà facile orientarsi anche a chi non lo capisce a livelli altissimi; la seconda, è che Sword of Convallaria è godibilissimo e fruibilissimo senza dover sborsare un’Euro. Quest’ultima parte è molto importante, perché, vedrete, ci sono moltissimi modi per guadagnare e scambiare risorse, e ottenere quella che vi serve. La progressione dei personaggi è calcolata, e solo dal livello viaggiatore 40 inizierete in su inizierete a fare i conti su quali personaggi sarà meglio concentrare le proprie forze. Quello è anche il livello in cui le sfide affrontate inizieranno a farsi più ostiche.
Basti anche pensare che i regali da parte del team di sviluppo, per gli accessi giornalieri e per altro, sono molto cospicui.
Le modalità
Come già detto le modalità sono parecchie, e tutte interessanti a modo loro. La prima che ci viene presentata è The Fool’s Journey, ovvero un viaggio a tappe dove pian piano conosceremo la storia – e aiuteremo – diversi personaggi del mondo di gioco, appartenenti a fazioni e allineamenti differenti. Questa modalità è un po’ la linea guida generale, che segnerà anche impostanti milestone durante il gioco.
Poco dopo sbloccheremo anche Crossing Worlds, una modalità con diversi tipi di sfide che sfrutteremo giornalmente – e a scelta – per ottenere materiali, premi, e risorse (addirittura dei cristalli per far ottenere livelli stella ai personaggi, come se li avessimo pullati doppioni!).
Infine c’è anche Spiral of Destiny, una modalità storia a parte dove gestiremo la città di Convallaria insieme alla nostra crew, con una narrazione a parte, e con la possibilità di scoprire diversi risvolti della storia, come se fosse un effetto farfalla. In questa avremo un roster di personaggi in parte differente da quelli che pulleremo nella modalità base, ed è un ulteriore stimolo per giocare qualcosa di diverso (ma con le battaglie che saranno sempre tattiche). Sbloccare diversi risvolti e finali ci farà acquisire conoscenza, fondamentale per lo scopo finale per il nostro/la nostra protagonista.
Chiaramente gli eventi stagionali sono una cosa a parte, con altre attività, missioni e premi speciali estremamente ghiotti, a cui accostiamo la modalità Clash, dove sfiderete le difese di altri giocatori, cercando di guadagnare onore (e anche qui premi). Anche noi tireremo su le nostre difese, tra personaggi e strumenti, quindi cercate di studiare al meglio le vostre tattiche.
Personaggi
Il roster di Sword of convallaria è affascinante e gremito di personaggi interessanti, che si dividono per stile di combattimento (dei ruoli generali) e per poteri. La cosa splendida è che essendo un titolo tattico, man mano che si sale di livello e si accumulano abilità, potremo decidere di equipaggiare noi quelle che vogliamo, personalizzando lo stile di combattimento. Le abilità sono di vario genere, e possono sfruttare molto buff, de-buff, terreno di gioco, e molto altro ancora. La profondità di tutto ciò, una volta che si è andati avanti dopo il tutorial, ci ha lasciati piacevolmente stupiti.
Il gameplay di Sword of Convallaria si traduce perciò in un titolo tattico molto semplice nella base, ma estremamente colorato di sfumature, senza appesantire o complicare il tutto: una missione che molti sviluppatori, anche di studi più grandi ed importanti, hanno provato a fare senza troppo successo.
Sottolineiamo che sono presenti anche le piccolezze che fanno la gioia del genere per chi vuole un titolo più veloce e dinamico, come la velocità aumentata, lo skip dei dialoghi, il backtrack delle mosse (ovviamente limitato) e così via.
E le pull? Diciamo che dati alla mano, Sword of Convallaria è un titolo alquanto generoso rispetto ai competitor, con una media molto alta di personaggi Epici e Leggendari che si riescono ad ottenere con le varie pull. Una cosa che fa alzare non poco la gratificazione dei giocatori.
Comparto tecnico e artistico
Consideriamo che il gioco non perde smalto se giocato su dispositivi mobile (motivo principale per cui XD ha creato il suo titolo), ma prendiamo nota che le prestazioni dipendono ovviamente anche dal dispositivo di cui disponete. In media, avrete un gameplay molto fluido, con dei caricamenti leggermente più lunghi della controparte PC. L’adattamento, in ogni caso, è eccellente per entrambe le versioni.
Non si può dire che l’estetica di Sword of Convallaria passi inosservata: il gioco alterna delle immagini disegnate in stile simile all’acquerello, a delle parti in game in una squisita pixel art. Tutto questo senza che le animazioni ne risentano in alcun modo, e con la vostra esperienza di gioco che difficilmente rimarrà pesante.
Meno ispirati invece gli scenari, che a parte le splendide immagini, non presentano una controparte molto originale su mappa di gioco: tutti gli scenari si somiglieranno tra di loro, e una volta scovate quelle 6 o 7 location diverse, noterete un grande riciclo di asset e di mappe. Consideriamo anche che è un gioco che macina combattimenti a non finire, e che creare uno scenario diverso per tutti i combattimenti (che sono centinaia e centinaia) sarebbe stata pura follia.
Infine prendiamo in considerazione il comparto audio. Questo presenta musiche gradevoli, ma che rimangono totalmente basiche e senza pretese: potreste anche optare di disattivarle per avere un sottofondo più silenzioso, o ascoltare la musica che volete. Il doppiaggio originale d’altro canto è veramente ben realizzato, nonostante ci sia una grossa ripetitività delle linee di dialogo in combattimento, cosa che vi farà entrare in un loop un po’ fastidioso.