Star Wars: perché la Trilogia Sequel non ha funzionato

Dopo l'uscita de l'Ascesa di Skywalker, cerchiamo di capire insieme il perché questa nuova trilogia di Star Wars non ha funzionato

Paolo Saccuzzo
Di Paolo Saccuzzo - Staff Writer Impressioni Lettura da 8 minuti

La saga degli Skywalker è terminata, e adesso si possono finalmente tirare le somme su questa Trilogia Sequel di Star Wars nella sua interezza. Non mi trovo qui per girare attorno alla questione: questa nuovissima trilogia non funziona, ed è giusto andare ad elencare i motivi per i quali questa operazione targata Disney/Lucasfilm sia stata un totale fallimento artistico. Vi invitiamo, sia che foste d’accordo che contrari, a dirci la vostra circa questa Trilogia Sequel nei commenti, così da poter aprire un dibattito in merito. Detto questo, possiamo cominciare! Da qui in avanti SPOILER.

Il sacrificio di Anakin

Star WarsPartiamo con il problema principale, ovvero il fatto che, alla luce di quanto avvenuto in questa nuova trilogia e nello specifico ne L’Ascesa di Skywalker, il sacrificio di Anakin/Darth Vader risulti a conti fatti del tutto vano. Anzi, da questa Trilogia Sequel la famiglia degli Skywalker ne esce molto ridimensionata, visto che alla fine a porre fine all’Impero è Rey, ovvero una Palpatine. In pratica, Anakin è morto per nulla, perché l’Imperatore è rimasto in vita (come, non si sa), e l’Impero ha continuato a seminare caos e distruzione sotto un nuovo nome. La profezia riguardante il prescelto che avrebbe riportato l’equilibrio nella forza, che è stata il perno centrale dell’intera saga di Star Wars, alla fine è stata totalmente accantonata dai creatori di questa nuova trilogia.

I nuovi personaggi

Star Wars IX: The Rise of SkywalkerPurtroppo i nuovi personaggi escono con le ossa rotte se paragonati ai personaggi della vecchia trilogia (ma volendo, anche con quelli della tanto criticata Trilogia Prequel). Semplicemente, questi nuovi personaggi sono piatti come un foglio di carta, non hanno il carisma necessario per entrare nell’immaginario collettivo e la loro evoluzione nell’arco dei tre film è o inesistente o schizofrenica. Finn, per esempio, non ha compiuto nessun arco evolutivo nel corso della nuova trilogia, e anzi terminato l’Ascesa di Skywalker appare chiaro che i rapporti che ha con gli altri personaggi siano o abbozzati oppure liquidati in maniera sbrigativa. Che rapporto hanno Finn e Rose? Cosa doveva dire Finn a Rey? Parlando di Rey, che evoluzione ha avuto nel corso dei tre film? È lo stesso personaggio visto ne Il Risveglio della Forza, con in più solo questa (improbabile) parentela con Palpatine. L’unico che ha avuto un vero e proprio arco evolutivo è stato Ben Solo/Kylo Ren, peccato che tutto sia vanificato da un percorso di redenzione troppo sbrigativo e per nulla coerente con quanto visto per tutta la trilogia.

I vecchi personaggi

Altra nota dolente della Trilogia Sequel di Star Wars è il trattamento riservato ai personaggi protagonisti della Trilogia Originale. Ritorniamo al sacrificio di Anakin, che (teoricamente) ha messo fine all’Impero e riportato equilibrio nella forza. Cosa sappiamo dei vecchi personaggi arrivati nella Trilogia Sequel? Che tutti loro hanno avuto delle vite ancor più drammatiche e che i loro sforzi per salvare l’universo sono stati del tutto vani. In questo non ci sarebbe nulla di male, anzi sarebbe stato uno spunto narrativo interessante, peccato che il tutto sia stato fatto in maniera terribilmente forzata.
Prendiamo Luke, colui che ha affrontato a testa alta l’Imperatore e convertito il padre al Lato Chiaro della Forza. Quello stesso Luke non ha trovato il coraggio di affrontare Kylo Ren (cercando persino di ucciderlo nel sonno) e si è autoesiliato lasciando al proprio destino il suo migliore amico Han Solo e sua sorella Leia, nonché genitori di Ben. Questa non è un’evoluzione (o involuzione) di un personaggio, ma uno stravolgimento della stesso allo scopo di piegarlo alle esigenze narrative della nuova trilogia.

Nessuna visione d’insieme

star warsQuesto è probabilmente il vero motivo per il quale questa nuova trilogia non ha funzionato. Il fatto di aver inizialmente ingaggiato tre registi differenti per dirigere i tre film (J. J. Abrams, Rian Johnson e Colin Trevorrow) di per sé non era affatto un’idea malvagia, visto che anche la Trilogia Originale ha visto vari creativi coinvolti. Il vero problema di questa Trilogia Sequel è che è mancata totalmente la visione di insieme. Si sapeva solo come sarebbe iniziata la storia ma no come sarebbe continuata e poi terminata. I problemi produttivi ci sono stati, vedi l’abbandono di Colin Trevorrow e la pessima ricezione del pubblico delle scelte fatte da Rian Johnson. Ma il problema resta, perché risulta evidente il fatto che l’Ascesa di Skywalker sia un film narrativamente reazionario. Se Rian Johnson aveva fatto di testa propria, non seguendo le linee guida di Abrams, quest’ultimo ha fatto lo stesso con Episodio IX. Il risultato finale è una trilogia narrativamente inconsistente, priva di fondamenta solide.
L’Ascesa di Skywalker nello specifico è un film che va in contraddizione non solo con le trilogie precedenti, non sono con Episodio VII e Episodio VIII, ma anche con sé stesso.
Riguardando la Trilogia Sequel tutta d’un fiato, il tutto risulta scollato e senza un briciolo di coerenza interna.

Tutto da buttare?

Se c’è una cosa nella quale questa nuova trilogia eccelle è di certo l’aspetto tecnico. I tre film, da vedere, sono semplicemente stupendi, e riescono ad amalgamare perfettamente animatronics, effetti speciale e CGI. L’Ascesa di Skywalker in particolare fa un sapiente uso dei colori e dei contrasti tra luce e oscurità. Anche a livello registico i tre film fanno il loro sporco lavoro (seppur il montaggio in certi casi sia pessimo, come in Episodio IX), e le musiche di John Williams sono sempre leggendarie. Peccato che il cinema non sia solo tecnicismi, ma anche narrativa, e da questo punto di vista questa nuova trilogia ha fallito miseramente. I personaggi sono dimenticabili, la storia è inconsistente e ricicla archetipi narrativi già visti e rivisti nella saga e alla fine il tutto risulta un’appendice che narrativamente porta al medesimo punto con il quale era terminato Il Ritorno dello Jedi.
Tra qualche decennio si continuerà a parlare della Trilogia Originale, magari anche della tanto criticata Trilogia Prequel, ma probabilmente tutti ci saremo dimenticati di questa nuova trilogia.

Star Wars è morto, evviva Star Wars.

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Di Paolo Saccuzzo Staff Writer
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.