VideogiochiRecensione

Sports Bar VR – Recensione

Come siamo a conoscenza ormai, la tecnologia VR è entrata ufficialmente nelle nostre vite. Anche se i videogame dedicati alla realtà virtuale sono perlopiù ancora esperienze abbastanza limitate, nulla ci vieta di mettere gli occhialoni ed immergerci in questo fantastico mondo ancora da scoprire. Il tentativo di Sport Bar VR è quello di portare tutto quello che si trova in un normale pub direttamente a casa dei giocatori, cercando di far rivivere le medesime sensazioni che si possono provare in questo determinato luogo. La casa di sviluppo sarà riuscita nel tentativo?

sports-bar-vr-01Che facciamo stasera?

Quando abbiamo installato Sport Bar VR cercavamo principalmente un’avventura spensierata in grado di regalare momenti di svago e divertimento. Dopo esserci armati di due controller move, fondamentali per giocare all’opera multimediale, e calibrato a dovere il visore, ci siamo ritrovati letteralmente dentro un pub, con un coinvolgimento senza precedenti. Per lo spostamento all’interno del locale il gioco usa un semplice quanto efficace teletrasporto. Anche se quest’ultimo non vi farà ruotare con il busto, voi potrete orientarvi voltando comodamente la visuale e, al contrario di quanto può sembrare, anche se girerete velocemente non avvertirete minimamente la sensazione del motion sickness. Per quanto inizialmente potrà sembrare strano, dopo pochi minuti tutto sarà normale e abbastanza fluido. La nostra avventura all’interno del titolo è iniziata con una partita di hockey da tavolo contro il computer. Dopo aver preso dimestichezza con i movimenti abbiamo iniziato a fare sempre goal ma, nonostante questo, ci siamo accorti come l’intelligenza artificiale sia impostata in maniera ottima, risultando abbastanza ostica e competitiva. Una volta terminato il match abbiamo continuato la nostra esplorazione del mondo circostante, scoprendo così altre attività con cui interagire.

Oltre al già citato hockey da tavolo ci saranno: biliardo, freccette e skeet ball, per un totale di quattro giochi. I primi due, per arricchimento generale, portano anche delle varianti alla classica formula, come la possibilità di giocare con nove palle invece che con otto. Niente di sconvolgente sia ben chiaro, ma comunque è da apprezzare la volontà degli sviluppatori di incrementare i contenuti di Sport Bar VR. Nonostante questo ci sono degli aspetti che, a conti fatti, rovinano totalmente l’esperienza di gioco. Il primo elemento che non ci ha convinto è il biliardo: con un move sarete costretti a bloccare la pallina, mentre l’altro vi permetterà di irrigidire la stecca, con un risultato che, a livello posturale, è del tutto innaturale e scomodo, con la fisica della pallina che non si avvicina assolutamente alla realtà. Il secondo punto che dovrebbe essere rivisto è l’attività delle freccette che non rispettano minimamente la mira del giocatore, andando quindi in maniera un po’ casuale. Altro elemento non calibrato al massimo è lo skeet ball, passatempo molto popolare nei pub statunitensi, che appare però completamente buttato a casaccio, per non dire snaturato nella sua componente realistica. Purtroppo tutto questo si dimostra essere un problema poiché, all’interno di un simulatore, l’obiettivo effettivo del titolo dovrebbe essere appunto quello di “simulare”. Se questo elemento va a farsi benedire con tre dei quattro giochi presenti all’interno del sistema, è facilmente intuibile che qualcosa non funziona. in questo locale potrete interagire totalmente con l’ambiente circostante, dai jukebox alle bottiglie fino ad arrivare alle sedie. Nulla di sconvolgente ovviamente ma che, in un certo senso, aiutano l’immersione in questa condizione virtuale.

29897693441_390c78520c_oTutti al bar offro io!

Il gioco offre anche una modalità online molto divertente, e per quanto non si discosti per nulla da quella generale, il videogame fa si che ben sette giocatori si trovino in quello che, a tutti gli effetti, è un locale pubblico con tanto di alcol e di giochi sopracitati. Se già il single player era immersivo, figuratevi in un luogo ancora più grande e frequentato da altri utenti. Sarà possibile fare qualsiasi cosa precedentemente elencata o, al contrario, non fare assolutamente nulla e restare a vedere come interagiscono gli altri frequentatori del posto. Il multiplayer non è all’altezza per elevare il comparto della produzione ma, tirando le somme, è un esperimento carino che vi intratterrà per alcuni minuti.

Con Sport Bar VR entrerete in un pub comodamente dal divano di casa vostra. Purtroppo l’aver calibrato male tre dei quattro giochi presenti danneggia inevitabilmente l’esperienza in generale. Forse ad aggiungere qualche attività in più o lavorare maggiormente su quelle presenti avrebbe alzato la giocabilità del titolo ma, cosi facendo, è più un videogame mordi e fuggi, piuttosto che uno di quelli che vi regalerà pomeriggi spensierati. L’opera multimediale resta un bell’esperimento ma nulla più. Piacevole ma non troppo, continuiamo a preferire i bar tradizionali dove l’interazione, il divertimento, ma soprattutto la fisica, continuano ad essere reali e a concedere momenti di svago.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, utilizzando il visore Sony PlayStation VR. L’esperienza di gioco è durata diverse ore, durante la quale ho testato i vari giochi disponibili sia in single player, sia in multiplayer online.

Sports Bar VR

5.9

Sport Bar VR si presenta in maniera carina e pulita. Peccato che questa sia solo apparenza perché se andiamo a vedere la quantità, ma soprattutto la qualità, dei contenuti il risultato non può essere sufficiente. ;s

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

    Comments are closed.

    Potrebbe interessarti anche