Nonostante il sabato sia il giorno più affollato e stressante, questa terza giornata dell’Essen Spiel 2018, è stata quella in cui ci siamo divertiti di più, in cui abbiamo speso più tempo ai tavoli (forse perché stanchi di aver girovagato senza meta fra gli stand per i primi due giorni) e in cui abbiamo scoperto i giochi più interessanti.
Se vi siete persi i report dei primi due giorni, potete trovarli a questo link (primo giorno) e questo link (secondo giorno).
Orbis
Orbis era un titolo in cima alla nostra lista da molto tempo. Passando davanti allo stand Space Cowboys nei primi due giorni di questo Essen Spiel 2018, abbiamo constatato l’elevato numero di tavoli a disposizione per testare il gioco, e abbiamo deciso di rimandare la prova al giorno di maggiore affluenza. La scelta è stata saggia visto che, nonostante i padiglioni fossero gremiti di gente, non abbiamo dovuto attendere per poterci sedere.
In Orbis impersoneremo un Dio alla guida di una civiltà, con il compito di creare nuovi territori e ottenere fedeli. I territori andranno presi da una griglia (pagandone l’eventuale costo in seguaci) e disposti in formazione piramidale, con una base di 5 tessere, in cui il colore delle tessere dal secondo livello della piramide in su deve corrispondere al colore di una delle tessere sottostanti. Alcuni territori prevedono delle condizioni che, se rispettate, garantiranno dei punti a fine partita. Alla cima della piramide invece verrà posizionata una tessera divinità, che generalmente fornisce dei punti ulteriori o previene la perdita di punti.
Il gioco è tattico e di media profondità, le cose di cui tener conto non sono poche, ma i turni si susseguono veloci. L’interazione è presente nella giusta misura, la componente casuale invece è incisiva, ma non sappiamo ancora dire (dopo una sola partita) se sia determinante. Un giocatore al nostro tavolo si è infatti trovato nella situazione di non poter acquistare nessuna tessera territorio: il gioco in questo caso prevede di prendere una qualsiasi tessera e posizionarla a faccia in giù, ottenendo un punto negativo a fine partita. La situazione tuttavia era dovuta anche ad alcuni posizionamenti precedenti poco lungimiranti.
Il titolo al tavolo è piaciuto (molto) a tutti. Se amate Splendor e Century, è da prendere al volo. Non diamo 8 per tre motivi: primo, come accennato, va capito quanto influisca la componente casuale. Secondo, la simbologia delle tessere è poco chiara, e a volte ambigua (abbiamo notato, per esempio, come il simbolo “+” abbia due significati diversi a seconda che si trovi su una tessera territorio o una tessera divinità) e terzo perché i poteri delle divinità sono molto deludenti, solitamente si limitano a fornire 2-3 punti a fine partita.
Voto: 7,5/10
Huns
Ci rechiamo allo stand La Boite de Jeu dietro mio suggerimento, dato che questo Huns mi aveva ispirato nella lettura del regolamento. Il tavolo è occupato, ma per fortuna non dobbiamo aspettare molto prima che si liberi. A spiegarci le regole è l’autore stesso.
Il titolo si rivela un cardgame con selezione azioni, adempimento dei contratti e interazione diretta molto solido e avvincente. Nella nostra partita a 2 giocatori, Huns ha funzionato bene, ma abbiamo avuto l’impressione che a 4 possa dare ancora di più. Siamo rimasti contrariati dal prezzo, 36 euro per un mazzo di carte, 5 dadi e qualche cubetto (più 4 plance di cartoncino sottile) e abbiamo deciso di non acquistarlo.
Voto: 6,5/10
Fertility
Siamo ancora nello stand di Huns quando si libera un tavolo di Fertility, e decidiamo di sederci.
Fertility è un piazzamento tessere ambientato nell’antico Egitto: nonostante i componenti ancora apparecchiati dai giocatori precedenti (sopratutto le plance personali) ci abbiano dato l’impressione di un german complesso, abbiamo presto capito di trovarci di fronte a un family game, semplice e veloce.
La fase di piazzamento (con regole simili a Kingdomino) ci permetterà di acquisire delle risorse, che andremo a spendere per sviluppare i quartieri della nostra città o per rifornire i nostri negozi, acquisendo altre risorse, punti diretti o il favore delle varie divinità.
La partita è stata divertente, ma tutto sommato, anche nel comparto family games, si trova di meglio.
Voto: 5/10
Rise of the Tribes
Avendo già sentito parlare di questo titolo lanciato su Kickstarter, ci fermiamo dunque per osservare lo svolgimento della partita. La coppia inglese che sta giocando ci chiede se vogliamo unirci, dato che hanno appena iniziato.
Rise of the Tribes è un gioco di civilizzazione, in cui ogni giocatore guiderà la propria tribù preistorica verso lo sviluppo di nuove tecnologie e la costruzione di insediamenti. L’aspetto interessante è la selezione delle azioni, che avviene posizionando i due dadi lanciati a inizio turno negli spazi-azione contenti i dadi dei turni precedenti. La potenza dell’azione selezionata sarà determinata dai simboli dei tre dadi rimasti dopo il nostro intervento. Il titolo non è brutto ma l’originalità della meccanica dei dadi non riesce a farlo emergere, e il costo è oltretutto troppo elevato. Se avete intenzione di prenderlo, mettete anche in conto l’acquisto del deluxe pack, praticamente obbligatorio vista la miseria dei componenti base.
Voto: 5,5/10
Small Islands
Terzo tile-placement game della nostra terza giornata dello Spiel 2018, già dalla spiegazione si percepisce come il flusso di gioco sia inutilmente contorto e con punti poco chiari. Ci è invece piaciuta l’idea delle quattro fasi di scoring, (una per giocatore) che ciascun giocatore potrà innescare quando vuole una sola volta per partita: colta questa opportunità, però, bisognerà “subire” le decisioni degli avversari sui prossimi conteggi, finché l’ultima fase di scoring non conclude il gioco.
Tutto il resto rimane invece trascurabile.
Voto: 4/10
Menzione speciale Spiel 2018
Sebbene pubblicizzato in seconda di copertina della Spiel-Guide (la guida ufficiale di Essen Spiel 2018), e nonostante venga reputato da alcuni il gioco migliore presentato quest’anno, non siamo proprio riusciti a trovare questo Kacka-Alarm in fiera. Non ci arrenderemo: non vogliamo privare figli e nipoti dell’emozione di estrarre feci dal water con uno sturalavandini, per poi acchiapparle al volo quando schizzano in aria.
Voto: 10/10
Se ve li siete persi, potete trovare anche i due report del giorno 1 e giorno 2.
A domani per il report dell’ultimo giorno, se l’articolo vi è piaciuto, non dimenticate di condividerlo e attivare le notifiche per gamelegends.it dal vostro browser, in modo da rimanere sempre aggiornati!