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Sonic Boom: perché è così atipico e perché non ha avuto successo

Sonic Boom, l’ultimo capitolo del porcospino blu uscito su Wii U, si è rivelato un flop colossale sia di vendite che di critica. I motivi sono tantissimi, tra cui il nuovo design dei personaggi, ma soprattutto un gameplay che con Sonic ha davvero poco a che fare e una miriade di bug. Ora a parlare del gioco è lo stesso producer del gioco, Stephen Frost, che esprime le sue opinioni durante un podcast.

Sonic Boom

Dalle sue parole possiamo comprendere come sin dall’inizio era stato suggerito che il brand avrebbe dovuto reinventarsi perché la fanbase si stava restringendo: Sonic praticamente doveva piacere anche ai non-fan della serie.

Ma non è tutto: erano giunte voci che gli stessi rivenditori erano stanchi della formula del gioco intrapresa dall’era Dreamcast con “Sonic Adventure” e che per questo bisognava completamente cambiare il gameplay. In quanto al brand vero e proprio, però, Sonic Boom è stato un successo tra merchandising e serie tv, purtroppo non può dirsi lo stesso con il gioco che viene così commentato:

“Il gioco poteva essere fatto meglio… sì, ogni gioco può esser fatto meglio.”

L’intervista continua con qualcosa che non avremmo voluto sentire, ossia che il il team di sviluppo non sapesse cosa fosse Sonic e non avesse esperienza nel campo:

“Nei focus test , abbiamo sentito tutte le volte che le persone ne avevano abbastanza della velocità, Sonic era troppo veloce, volevano rallentarlo. […] Le persone apprezzavano molto la Co-Op“

ma in ogni caso spera che il Sonic Team segua questa strada in futuro, poiché è la formula giusta:

“Il più grande errore nel gioco di Sonic Boom è stato infilare troppe feature, […] era chiedere troppo a qualsiasi team di sviluppo”

sonicboom

Per quanto riguarda i personaggi e il gameplay:

“Mi era stato chiesto (da SEGA) di creare un’esperienza che fosse appetibile a un pubblico che non gioca Sonic. […] Se lo potessi fare di nuovo, rimuoverei feature e la velocità sarebbe il punto centrale sin dall’inizio. […] La velocità è stata racchiusa perché eravamo sotto la guida di persone che non volevamo. […] La velocità è sempre stata il tratto distintivo di Sonic, non ci siamo messi a lavorare su quello. […] L’obbiettivo di Boom era di raggiungere nuove persone. […] Come ramo di Sonic, Boom è stato un successo in molti modi.”

Si parla poi del fatto che la gente ami i giochi in cui ci siano più personaggi da controllare:

“Più personaggi significa migliore per le persone, […] i giochi con solo Sonic, non so quanto a lungo durerei perché non c’è sufficiente varietà per sostenerli. […] Il futuro dei giochi di Sonic sta nella Co-Op, ha funzionato davvero bene in Sonic Boom, community e gioco online che la sostenessero.”

Infine, si parla della data d’uscita del gioco che è stata più volte cambiata per far sì che il gioco uscisse in contemporanea con la serie tv e lontano da altre uscite di Nintendo e della stessa Sega, peccato che poi è stato scelto lo stesso periodo di un certo Super Smash Bros.

Ecco a voi l’intero podcast, per chi fosse curioso.

Damiano "Xenom" Pauciullo
Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.

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