Gregg Mayles, il design director di Sea Of Thieves conferma che il gioco non sarà free-to-play. Stando alle sue affermazioni, si è pensato molto al modello di business da adottare, ma si è concluso che sicuramente non sarà free-to-play. L’intenzione dello studio è quella di realizzare un gioco che non sia da abbandonare subito dopo il lancio, ma che continui a proporre nuovi contenuti per i prossimi cinque anni almeno.
L’ultimo titolo di Rare è stato presentato l’anno scorso come un’avventura cooperativa basata in un’epoca dominata dai pirati. Durante gli ultimi giorni abbiamo ricevuto parecchie nuove informazioni, ma fino ad ora siamo ancora in tanti quelli che non riescono a stabilire con certezza a quale categoria di videogiochi appartenga questo Sea of Thieves; in un primo momento è stato classificato come una specie di MMO, ma stando alle parole di Mike Chapman, leader del design del titolo, ci sono piccole accortezze che lo differenziano da questa categoria di videogiochi.
Il gioco assicurerà approfondimenti in ogni diverso aspetto e un sistema di progressione costante, con un supporto continuativo da parte di Rare. Vi ricordiamo che il gioco in questione uscirà nel 2017 per Xbox One e PC. Ci giocherete lo stesso nonostante non sia free-to-play? Fatecelo sapere commentando, se volete, la news!