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Resident Evil Village avrà un New Game+ in stile roguelike?

Una nuova interessante notizia è appena trapelata per il nuovo titolo di Capcom, uno dei titoli più caldi del momento vista la sua data di debutto molto vicina. Sembra infatti che Resident Evil Village potrebbe includere anche una difficoltà aggiuntiva inedita, sbloccabile dopo aver completato il gioco, e si pensa sia una sorta di New Game+ in stile Rouguelike.

Infatti, secondo un tweet pubblicato da AestheticGamer, insider conosciuto anche con il nome di Dusk Golem, nel prossimo Resident Evil potrebbe esserci una modalità che se attivata sarebbe in grado di rendere casuale la disposizione dei nemici e degli oggetti a ogni partita, cambiando così molte delle meccaniche di sviluppo del personaggio e della gestione delle risorse, ogni qualvolta si riprende con mano il titolo.

In effetti la serie dei Resident Evil ha sempre fatto della gestione delle risorse e del tempo per completare una partita, una delle componenti “tattiche e strategiche” basilari del prodotto, specialmente in alcune modalità extra dei vari capitoli. Basti pensare alla necessità di centellinare i proiettili e di dosare al meglio le cure per i protagonisti, alle difficoltà più elevate del remake di Resident Evil 2.

Quindi, il posizionamento dei nemici, degli equipaggiamenti disponibili e la necessità di migliorarsi sempre anche nei tempi di completamento, hanno certamente reso le campagne dei vari giochi della sopracitata serie, come estremamente rigiocabili e a loro modo appassionanti per tutti i fan dei giochi in questione, che conoscono a menadito ogni ambientazione e ogni angolo dei loro titoli preferiti.

Per questo motivo, l’inserimento di una componente roguelike alle difficoltà sbloccabili sarebbe certamente una caratteristica inedita per il franchise, che potrebbe aggiungere una notevole varietà di situazioni, in modo da garantire sempre nuove sfide ai player che si troverebbero davanti nemici e risorse posizionati sempre in luoghi diversi.

Resta da appurare come questo fattore “casuale” andrebbe a integrarsi con il bilanciamento del gioco che in genere nei titoli rouguelike è sicuramente una delle componenti critiche da gestire. Ad esempio, trovarsi dinanzi un gruppo estremamente numeroso di avversari coriacei e possedere poche munizioni per poterli affrontare, potrebbe rendere l’esperienza virtualmente impossibile. Stessa cosa per la situazione opposta, dove un eccessivo quantitativo di cure, armi modificabili e munizioni, potrebbe rendere troppo semplici alcune sezioni.

Proprio per risolvere questo problema potrebbe essere di grande aiuto una struttura precalcolata dagli sviluppatori, che permetta di utilizzare un set di possibili varianti della stessa ambientazione, con avversari e oggetti disposti in vari modi, ma sempre ben organizzati, così da poter rendere meno caotica la sezione e quindi più bilanciata.

Il tweet di cui vi abbiamo parlato, e che accenna alle caratteristiche trattate in questa news, lo lasciamo in calce all’articolo:

Sono curioso di sapere se ne parleranno prima del rilascio e * (ATTENZIONE SPOILER)* per chiunque eviti tutti gli spoiler, ma nessuno spoiler della storia qui, solo una modalità extra, MA …

Sapevo da tempo che avrebbero creato un “Ethan Must Die 2.0” per il villaggio (che si trasformava)

Una modalità difficile. Non conosco i dettagli completi/ il risultato finale della modalità, penso che potrebbero parlarne prima del rilascio, ma sono consapevole che renderebbe il gioco più vasto, randomizzando il posizionamento di nemici e oggetti potrebbe essere estremamente difficile.

Ovviamente non abbiamo nessuna conferma ufficiale da parte di Capcom a riguardo, per questo motivo vi raccomandiamo di prendere le informazioni trapelate con le pinze. Tuttavia, se dovessero risultare reali tali congetture, la difficoltà presentata, sarebbe sicuramente degna di grande interesse e amplierebbe a dismisura la potenziale rigiocabilità del gioco, ovviamente a patto che sia ben bilanciata.

Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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