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Resident Evil: La Serie ha battuto Stranger Things su Netflix

Il 14 luglio è uscita Resident Evil: La Serie, prodotto di casa Netflix che prometteva, almeno nelle intenzioni, di ridare nuova vita al filone televisivo del franchise di casa Capcom e, almeno nei numeri, ci è riuscita spodestando la quarta stagione di Stranger Things dal primo posto delle serie più viste del colosso dello streaming.

Certo, il fattore curiosità ha giocato un ruolo fondamentale per l’exploit di questa serie: del resto Resident Evil è uno dei franchise più amati dai videogiocatori di tutto il mondo e ogni qual volta abbandona il medium videoludico per quello audiovisivo c’è grande attenzione. Il successo, almeno nei numeri, è così spiegato.

Del successo dei numeri si parlava, perché la critica e non solo, invece, non ha accolto con particolare entusiasmo il prodotto ideato da Andrew Dabb (qui trovate la nostra recensione). Su Metacritic ha ottenuto un Metascore di 53/100, mentre ha incassato un ben poco lusinghiero 1.6/10 di User Score.

Resident Evil: La Serie Stranger Things NetflixCambiando l’aggregatore il risultato non cambia. Su Rotten Tomatoes, infatti, ha ottenuto un indice di gradimento del 51% da parte della critica, mentre, se parliamo di quello del pubblico, il gradimento scende al 25%. Sull’italianissimo CinemaAdvisor, la situazione è la stessa: la media delle recensioni non supera i 5/10.

Questa accoglienza tutt’altro che calda ha fatto calare il silenzio sull’eventuale seconda stagione di Resident Evil: La Serie che, ricordiamo, è disponibile su Netflix e ha battuto Stranger Things 4 come serie più vista. Il rischio che il colosso dello streaming incappi in un altro poderoso flop come il live action di Cowboy Bepop è altissimo.

La speranza, a questo punto, è che la serie resti in catalogo e che non venga cancellata in fretta e furia. Speranza più che fondata, perché nonostante la bocciatura da parte di critica e pubblico, la gente sta continuando a vederla e, nonostante tutto, a finirla.

Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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