Play – Festival del Gioco ritorna a Modena a maggio 2022

Play - Festival del Gioco ritorna a Modena dal 20 al 22 maggio, come ritrovo per tutti gli appassionati del mondo dei giochi da tavolo.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane News Lettura da 3 minuti

Dal 20 al 22 maggio torna a Modena la fiera Play – Festival del Gioco nella sua edizione del 2022, come evento particolarmente importante dedicato a tutti gli appassionati del mondo dei giochi da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo e di carte.

Play – Festival del Gioco è una manifestazione organizzata da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo, con il supporto di Club Tre Emme, La Tana dei Goblin, La Gilda del Grifone e con il patrocinio del Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Università di Modena e Reggio Emilia, Azienda USL di Modena. E’ sponsorizzata da BPER Banca e Conad. Media partner: Gioconomicon, Io Gioco e Tom’s Hardware Cultura Pop.

Marco Momoli, direttore generale di ModenaFiere, ha dichiarato:

Ogni anno cerchiamo di ampliare il lavoro di coinvolgimento della città e questa edizione è particolarmente significativa perché possiamo finalmente tornare con un’offerta a pieno regime dopo il periodo pandemico. Abbiamo un ricco Fuori Salone con appuntamenti che si espandono dal centro storico fino alla provincia, mentre in fiera ci sarà un intero “padiglione family”, una tensostruttura di quasi 3mila metri quadrati con proposte per le famiglie con bambini e ragazzi di tutte le età. Da segnalare la risposta entusiasta delle scuole al nostro invito: quest’anno avremo a Play ben 60 classi, per un totale di oltre 1.300 studenti della scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, persino da fuori regione. E’ sempre più chiaro che Play è un festival per tutti, come lo è la funzione educativa del gioco stesso

Modena Play

Andrea Ligabue, ludologo, game designer e direttore artistico di Play, parla dei legami che si creano atraverso i board game:

Come si spiega questo boom dei giochi da tavolo? I board game offrono uno stimolo in più a incontrarsi di persona, ad aggregarsi, in tempi in cui tutto si fa online; ma soprattutto stimolano la fantasia, la creatività e rilassano la mente, impegnandola: si è così concentrati che la tensione si allenta. Inoltre sono economici, costano intorno ai 30-40 euro, come una cena fuori, solo che non si esauriscono in una serata. C’è poi la competizione e un sano rispetto delle regole: è rarissimo vedere qualcuno barare. Insegna a rispettare le regole e l’avversario, ma soprattutto consente di giocare con gli adulti ad armi pari. In tanti giochi narrativi o di destrezza, i bambini mettono in crisi più di un genitore garantendo risate e relax.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.