Salire su un’auto elettrica fa sempre il suo strano effetto: a partire dal motore e passando per la gestione dell’autonomia, l’approccio che il conducente deve avere verso l’auto è decisamente diverso dalle “auto classiche”. Abbiamo potuto provare per una settimana la Nissan Leaf, seconda generazione del brand, così da scoprire cosa effettivamente rende speciale questa vettura.
Non solo elettrico
Abbiamo già parlato della vita elettrica, quei modi di fare che cambiano una volta che si inizia a guidare un veicolo elettrico. Oggi parleremo dell’auto in se, e per questo partiremo come sempre dall’estetica. La Nissan Leaf è una berlina molto agile nel traffico, e nonostante le dimensioni medie riesce a muoversi con comodità. Come tutte le nuove elettriche presenta un sibilo sotto i 40 km/h, così da avvisare eventuali pedoni (visto che il motore è molto silenzioso). Dal punto di vista delle dimensioni, la comodità dello spazio interno viene minata dalla poca grandezza del bagagliaio.
Dal punto di vista estetico, l’auto presenta degli inserti esteriori neri che coniugano molto bene il contrasto con il classico bianco, mentre alcune rifiniture sono di colore blu, quasi a evidenziare l’anima elettrica della vettura. I gruppi delle luci sono aggressivi il giusto, e i finestrini trovano una continuità curvilinea davvero bella da vedere.
Interni elettrizzanti
Internamente l’auto rimane fedele alla sua verve futuristica: nella plancia troviamo un display da 7 pollici inserito in un quadro nero, mentre ai lati trovano spazio dei pulsanti. Seguendo arriva la zona climatizzatore, con tanto di gestione dei sedili riscaldati, e infine il pulsante d’accensione e l’ingresso USB. A differenza delle altre vetture elettriche di questo segmento, la Nissan Leaf è omologata per 5 persone (sebbene in 4 si stia molto più comodi).
Il quadro abbandona il contagiri, inserendo invece un contatore per calcolare l’andamento dell’auto, la potenza che state generando e quanto guadagnate durante le frenate. A destra, invece arriva il solito tachimetro a indicare la velocità. Il cambio è composto da un joystick particolare che vi permetterà di cambiare tra i vari rapporti (di cui parleremo a breve).
Nonostante le rifiniture non siano male, per il prezzo dell’auto le plastiche e i materiali usati non sono il massimo (ma rimangono comunque di ottima qualità).
Un cuore pulsante
La vera magia della Nissan Leaf però rimane principalmente il motore: con un elettrico trifase capace di generare una potenza di 110 kW (quindi 150 CV) e una batteria da 40 kWh, l’auto è un diavolo scattante e veloce (complice la non combustione di carburante). I tempi di ricarica variano dalle 21 ore (a casa) arrivando fino alla ricarica veloce che in poche ore vi permetterà di avere l’auto all’80% dell’autonomia.
L’autonomia dell’auto, in questa versione, è di 270 km (sebbene tra aria condizionata e stile di guida arrivi sui 220 km): una nuova versione più capiente (62 kWh) va a risolvere questo inconveniente, aumentando del 33% l’autonomia. Giusto per sapere qualche dato, la velocità massima dell’auto è di 144 km/h (oltre i quali entra in gioco un limitatore, visto che si sente come il motore potrebbe dare ancora di più), mentre riesce a fare da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi.
A concludere il pacchetto ci pensano gli ADAS: l’auto presenta il mantenimento delle linee di corsia e il cruise control, oltre che sensori di parcheggio e telecamera posteriore. L’unione del Cruise Control Adattivo e Mantenimento della Corsia Adattivo trova il nome di ProPilot, sistema di guida che rende l’auto quasi autonoma (sebbene serva sempre mantenere le auto sul volante). Mancava nella nostra versione infine il ProPilot Park, sistema di parcheggio automatico.
Il non plus ultra in termini di comodità arriva infine dall’e-Pedal: attivando uno switch vicino al cambio, infatti, potrete impostare l’acceleratore in modo tale che, allentandone la pressione, l’auto non si limiterà a decelerare bensì andrà anche a frenare, rendendo (quasi) inutile il pedale del freno. La Nissan Leaf è disponibile a partire da 35.871€, anche se per avere le comodità utili a rendere questa auto un gioiello serva arrivare sui 40.000€ (senza però considerare il risparmio degli ecoincentivi, ecobonus e il non pagare bollo, ztl e strisce blu).