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Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno – Recensione

Quando nell’ormai lontano 2013 fu annunciato il primo Ni No Kuni, la maggior parte degli utenti non sapeva proprio cosa aspettarsi. La collaborazione tra Level-5 e Studio Ghibli faceva sicuramente ben sperare, dunque le aspettative che si crearono nel confronti del titolo si fecero davvero alte. Per la gioia della software house le vendite andarono alla grande, complice anche la grande qualità del gioco. Il primo capitolo ovviamente non era esente da difetti, come il sistema di combattimento non proprio dinamico. Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno migliora indiscutibilmente quanto visto nel primo episodio, ampliando la sua formula e fornendo al giocatore un prodotto completo sotto diversi punti di vista. Nonostante l’assenza di Studio Ghibli nello sviluppo dell’opera, la casa ha saputo dare il meglio di sé. Dopo quasi due anni dal suo annuncio ufficiale, siamo finalmente pronti a raccontarvi l’avventura di Rolan, un uomo che dovrà insegnare al giovane Principe Evan come diventare un buon Re.

Il Principe diventa Re

Per chi se lo stesse chiedendo Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno è un capitolo stand alone, dunque è totalmente slegato dal primo, anche se ne condivide l’universo. La storia del gioco narra le vicende di Rolan, Presidente di una nazione non specificata che, dopo essere stato vittima di un attentato terroristico nella sua dimensione, viene catapultato per magia nel mondo di Ni No Kuni 2. Per l’esattezza lo sbalzo interdimensionale lo fa uscire fuori dagli alloggi del Principe Evan ma quest’ultimo, spaventato alla presenza di uno sconosciuto nelle sue stanze, non sa ancora che la situazione sta per prendere una brutta piega. Proprio mentre i due protagonisti stanno facendo conoscenza un forte rumore attira l’attenzione di Rolan il quale, spinto dalla curiosità, deciderà di andare a controllare. Ben presto il duo scoprirà che proprio in quei frangenti sta avendo atto un feroce colpo di stato e proprio per questo la sopravvivenza di Evan diventerà immediatamente la priorità assoluta: il compito di Rolan sarà quindi quello di scortare il Principe fuori dalla città.

A ordire il colpo di stato è stato il consigliere di corte che, con il Principe Evan fuori dai giochi, ha il pieno controllo su tutto il regno di Gatmandù. La storia narrata in Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno getta le sue fondamenta su tematiche forti e adulte, nonostante i fatti siano raccontati con colori e toni fiabeschi. Il gioco affronta questioni come la morte, la disperazione di un popolo o addirittura del mondo intero, perché nel caos non c’è solo la città di Gatmandù. Il viaggio di Evan porterà il giocatore alla scoperta di un universo saturo dal caos, pieno di luoghi comuni che, giorno dopo giorno, avvelenano i regni dall’interno. Tra sovrani truffatori e Re autoproclamati, il Principe dovrà costruire il suo nuovo regno mattone dopo mattone, un impero in cui si dovrà sempre ridere e dove non ci saranno conflitti, una bandiera con cui unire il mondo intero. Purtroppo però, nonostante i tanti elogi da fare alla narrativa, alcuni dei numerosi dialoghi ci sono sembrati abbastanza superflui e ripetitivi: lo scopo di Evan è chiaro fin dai primi minuti di gioco, dire sempre le stesse cose alla lunga sfocia nella noia. Contrariamente a quanto detto, altri scambi di parole tra i personaggi saranno davvero interessanti e ricchi di dettagli, tanto da mettere sotto una nuova luce alcuni protagonisti. Ni No Kuni 2 racconta della storia di un giovane Principe che non è ancora pronto per diventare Re, il destino però la pensa in maniera diversa e Rolan è stato inviato per far si che il ragazzo diventi uomo.

Un nuovo modo di combattere

Tantissimi utenti avranno ancora chiaramente impresso il sistema di combattimento del primo Ni No Kuni. Vi possiamo assicurare che il gameplay di questo nuovo capitolo è stato totalmente rivisitato, così da migliorare quel tanto criticato punto di debolezza. Il combat system si basa principalmente sul classico utilizzo di attacco leggero, pesante, a distanza, schivata e la parata, nulla di troppo sconvolgente. Ciononostante i combattimenti gireranno intorno a tre diverse armi equipaggiabili intercambiabili durante i combattimenti: ognuna di queste lame colpendo i vari mostri otterrà una carica sempre maggiore che, una volta arrivata al 100%, permetterà di sferrare attacchi più potenti. Inoltre se questo colpi vengono effettuati in combo a una mossa speciale, potrete attivarne un’altra potentissima: potrete dare ai vostri personaggi fino ad un massimo di quattro abilità, ovviamente queste tecniche speciali richiedono un cospicuo consumo di PM, i quali però saranno facilmente ricaricabili durante gli scontri attaccando i nemici. Inoltre, una volta attivati gli effetti della carica, questa viene poi azzerata. Ne consegue che la miglior tecnica sarà quella di tenere da parte un item con la carica massima da usare in situazioni estreme.

Il combattimento si svolge come nel primo Ni No Kuni: una volta avviato lo scontro potrete muovervi liberamente in un’area ben delineata e, se supererete i bordi, il vostro misuratore di fuga continuerà ad aumentare fino a che non raggiungerà il massimo livello permettendovi di scappare. Un altro elemento sui cui ruota buona parte del sistema di combattimento è senza ombra di dubbio l’integrazione dei Cioffi agli scontri: queste piccole creature vi aiuteranno automaticamente durante le battaglie, sia in attacco che in difesa. Questi esserini si diversificano molto tra di loro e, per questo motivo, ognuno di essi avrà un modo diverso di combattere. Durante i vostri scontri potrà capitare che un cioffo vi darà un chiaro segnale che vi indicherà di avvicinarvi a lui per attivate il suo potere speciale: questo, soprattutto nelle battaglie più caotiche, potrebbe essere determinante per la vittoria o la sconfitta. A seconda dei casi, tenendo premuto il tasto delle abilità, sarà possibile assorbire i cioffi permettendovi di cambiare gli effetti e di aumentare la forza.

Una volta terminata la fase di tutorial nel gioco si aprirà davanti ai vostri occhi un mondo tutto da scoprire. Avrete la possibilità di andare quasi ovunque ma non pensate che sia tutto una passeggiata, anche l’open world di Ni No Kuni 2 pullula di mostri che se toccati faranno subito partire la battaglia. Questi inizieranno l’inseguimento nei vostri confronti non appena sarete nel loro campo visivo e, se riterrete che uno scontro sia troppo ostico per voi, sarà meglio darsela a gambe. Quando il nemico vi attaccherà da dietro però subirete “L’Attacco alla Spalle”: in questo caso il livello di carica delle armi sarà azzerato e non si potrà scappare. Per riconoscere se una creatura è o non è alla vostra portata vi basterà vedere il colore nel nome in cima alla loro testa: quelli in rosso sarebbe meglio evitarli, mentre quelli in blu saranno senza ombra di dubbio più abbordabili. Nel titolo ci saranno anche mostri volanti che per essere buttati giù avranno bisogno di una spintarella: come detto in precedenza nel gioco avrete a disposizione l’attacco a distanza, utile per abbatterli e permettervi di finirli. Dopo ore e ore passate a far salire di livello i personaggi possiamo dire con certezza che il sistema di combattimento dell’opera targata Level-5 è uno dei più belli e dinamici visti negli ultimi anni: nonostante in apparenza possa annoiare, quando vi troverete alle prese con gli scontri capirete davvero di non poterne più fare a meno.

Lance saranno scosse, scudi verranno frantumati

Una delle introduzioni più interessanti all’interno di Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno è la modalità Battaglie Campali: si tratta di operazioni militari durante le quali dovete controllare quattro diverse truppe. L’obiettivo è guidarle verso la vittoria ai danni del nemico. Per dare inizio a questo conflitto speciale dovrete avvicinarvi a uno dei tanti stendardi sparsi per il modo di gioco e, una volta avviato, non dovrete far altro che radunare l’esercito e prepararvi all’assalto. Le truppe utilizzate si muoveranno intorno a Evan che durante questo scontro sarà il fulcro di tutto anche se non parteciperà attivamente alle diverse fasi. Ogni truppa si differenzia per specialità e caratteristiche: come in un normale sasso, carta e forbice anche qui ogni soldato è forte su un determinato tipo e ne soffre un altro. Scegliere chi mettere nell’esercito o come guidarlo negli attacchi sta nelle vostre mani. A tutto questo si aggiunge la possibilità di accelerare o incitare i vostri soldati, però solamente quando la vostra barra del misuratore campale sarà piena.

Come detto precedentemente lo scopo di Evan è quello di costruire un nuovo regno dove le persone possano essere felici tra loro. Ovviamente però non basta la volontà per fare le cose: in Ni No Kuni 2 dovrete gestire un regno a 360 gradi, dalle casse alle costruzioni. Quando sarete seduti sul trono della vostra città potrete accedere al menu di Gestione del regno. Qui potrete sviluppare il vostro reame così da ottenere nuovi oggetti e incantesimi. Potrete creare strutture, impiegare la popolazioni su determinate ricerche o focalizzarvi su nuovi studi. Grazie a tutto questo la potenza del regno continuerà a crescere ogni giorno sempre di più. Per amministrare un così tanto potere però saranno necessarie delle valute speciali ottenibili solo e unicamente dalle tasse dei cittadini. Queste monete serviranno per qualunque spesa interna, per cui fatene buon uso. Ogni edificio ha delle funzioni specifiche e può essere utile per condurre nuove scoperte o raccogliere materiali. Inoltre, potrete migliorare di livello i fabbricati, così da maggiorare ulteriormente le loro funzioni. Aumentando il livello del castello anche quello del regno crescerà, cosi da rendere possibile lo sblocco di nuovi immobili.

A mandare avanti le costruzioni e il lavoro nel regno di Evan sono però i cittadini che nel gioco verranno chiamati Talenti. Ognuno di loro ha determinate caratteristiche, tramite cui potrete capire a quale lavoro siano più idonei. Questi attributi sono essenziali per effettuare ricerche specifiche. Ad esempio, per delle ricerche in campo militare, sarà necessario un talento con conoscenze belliche. Affidando a ogni suddito un lavoro adatto alle sue capacità, si otterranno maggiori benefici che si ripercuoteranno anche sullo sviluppo del reame. La funzione principale degli edifici è quella delle ricerche: queste saranno utili per creare nuovi oggetti, apprendere abilità, cioffi e tanto altro ancora. Ogni studio ha bisogno di un talento con le giuste conoscenze, ma in alcuni casi potrebbero richiedere altri determinati tipi di requisiti. Aver implementato nella formula base del gioco anche la modalità Gestione del regno e Battaglie campali non fa altro che aumentare sia la longevità del titolo, sia che l’intrattenimento che Ni No Kuni 2 ha da offrire. Alla lunga gli scontri in campo aperto mi hanno divertito più di quelli normali, mentre la creazione di un regno vi porterà via davvero un sacco di tempo senza neanche ve ne accorgiate.

Il fuoco della speranza non può spegnersi

Ni No Kuni 2 non ha dato nessun problema a livello tecnico, tranne però qualche leggero calo di frame rate: nulla di preoccupante però. I colori accesi e gli effetti particellari usati dalla software house calzano a pennello tra di loro, andando a formare un quadro omogeneo e ben dipinto. Se cercate un titolo con una grande longevità avete trovato pane per i vostri denti, poiché il videogame offrirà un ammontare di ore degne di un vero e proprio gioco di ruolo. Rispetto al predecessore sono aumentate sensibilmente anche le quest secondarie: ora non solo più numerose, ma anche più interessanti da giocare. Alcune di queste vi porteranno a filmati che vi faranno legare ancora di più a determinati personaggi.  Le musiche riescono a far viaggiare il giocatore e, in alcuni casi, lo fanno persino immedesimare nell’avventura.

In conclusione possiamo dire che Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno è, in parte, tutto quello che il suo predecessore non è mai stato. Il titolo migliora le sue caratteristiche di base, implementandone altre che funzionano e non snaturano l’opera multimediale. Quella raccontata da Level-5 è una fiaba che merita di essere vissuta, completa sotto ogni punto di vista e difficilmente ripetibile. Ovviamente l’opera non è esente da difetti come un’eccessiva linearità di alcune quest o dialoghi troppo ripetitivi e non proprio in perfetto stile con la produzione. Nonostante questo la storia narrata parla di amore, vendetta, odio, speranza e tanti altri temi che vorremmo veder essere affrontati in tutti i giochi con questa presunzione. Ni No Kuni 2 è un gioco che ha trasformato i suoi punti deboli in punti di forza, è lo schiaffo morale a chiunque pensasse che un titolo con questa veste grafica e leggerezza non si possa permettere di trattare determinati punti scottanti. Per quanto siamo ancora più o meno agli inizi di questo 2018, il prodotto rischia seriamente di essere già tra i migliori di quest’anno. Nonostante la troppa linearità della narrativa avvertita in alcuni punti di storia, la nostra esperienza non ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma anzi, abbiamo evento fin dai primi minuti di gioco la voglia della software house di migliorare quanto fatto in passato. Complimenti più sinceri a Level-5 che, come di consueto, si dimostra una delle case di sviluppo con più talento presenti nel panorama videoludico.

Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno

9.5

Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno è un gioco che dona un nuovo significato al medium videoludico stesso. Se già il primo capitolo ha gettato le basi di una narrazione profonda e drammatica raccontata con toni fiabeschi, il secondo episodio della serie tratta temi ancor più profondi e intrinsechi nell'animo umano. In un regno dove i conflitti e il caos sono all'ordine del giorno, un giovane Re si prepara a seminare pace nell'orto della discordia, riunendo chiunque ne abbia bisogno sotto un'unica bandiera ricca di speranza e sogni. ;s

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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