Secondo un report emerso nelle ultime ore, pare che Netflix stia cercando dei professionisti e soprattutto un dirigente, per dedicarsi a una futura sezione gaming, lo scopo sarebbe quindi quello di cercare di entrare con forza nel mercato dei videogiochi.
Il report ancora da confermare in via ufficiale, e che vi invitiamo a prendere con le pinze, fa ben però sperare per l’ingresso del colosso americano nel media del gaming, soprattutto per la questione relativa alla ricerca di un director che sia veterano nel mercato e che possa dare il suo prezioso contributo.
Se quindi la notizia si dovesse rilevare concreta, sarebbe sicuramente un fulmine a ciel sereno, capace di cambiare almeno in parte gli equilibri attualmente presenti fra i competitor dell’intrattenimento.
Infatti, negli ultimi anni Netflix è paradossalmente andata a scontrarsi più contro i big del mondo dei videogiochi, rispetto ad altri siti di streaming come HBO. Ad esempio, Fortnite è stato confermato dall’analista Daniel Ahmad come uno dei grandi competitor di Netflix nel 2019.
La presenza di una sezione completamente dedicata al gaming sarebbe poi la concretizzazione dei numerosi piani che hanno portato l’azienda californiana a emergere a più riprese nel corso degli ultimi anni nell’universo dei videogiochi. Piani che hanno infatti portato il media del cinema e delle serie tv a intersecarsi ai videogames a più riprese e a diventare a volte quasi un tutt’uno.
Possiamo ad esempio citare il caso di Stranger Things: The Game, che ha portato l’omonima e celebre serie Tv a raggiungere anche gli store digitali del mercato videoludico, con un titolo in 16-bit ispirato alle vicende dello spettacolo in streaming.
Ancora un caso dove i due mercati sono andati a collidere in modo anche estremamente interessante è il caso di Black Mirror: Bandersnatch, nel 2018. Lo spettacolo è una sorta di film interattivo che permette al fruitore di scegliere il percorso che i personaggi dovranno seguire e di conseguenza cambiare anche il loro destino e il finale della “pellicola”.
Certamente Black Mirror: Bandersnatch non fu il primissimo caso di questo tipo di opere, ma fu certamente una buona occasione per vedere nuovamente i team del colosso californiano provare a inserirsi a piccoli passi nel mercato dei videogiochi.