Netflix includerà presto videogiochi? Tutti i dettagli in un report

Un report di Bloomberg offre molti dettagli sul possibile ingresso di Netflix nel mondo dei videogiochi: lo abbiamo tradotto per voi.

Alessandro Bozzi
Di Alessandro Bozzi News Lettura da 5 minuti

Segnando il suo primo grande passo al di fuori di serie TV e film, Netflix sta pianificando un’espansione nel mercato dei videogiochi e, stando ai dettagli di un report, per farlo ha assunto un veterano dell’industria. Mike Verdu, ex Electronic Arts ed ex Facebook, è uno dei dirigenti che se ne occuperanno.

Verdu si unirà come vicepresidente dello sviluppo videoludico e farà rapporto a Greg Peters stando a quanto la compagnia ha dichiarato ieri. In precedenza, il dirigente è stato il vicepresidente di Facebook per collaborare con gli sviluppatori per portare videogiochi ed altri contenuti su Oculus Rift.

L’idea di Netflix è quella di offrire videogiochi entro il prossimo anno, stando ai dettagli che un insider ha divulgato con l’ultimo report di Bloomberg. I giochi si faranno strada come un nuovo tipo di programmazione, in modo simile a quanto fatto con l’introduzione di routine comiche e documentari.

Non c’è nessun piano di alzare le tariffe, a quanto pare, ma il report si è già dimostrato remunerativo per gli azionisti di Netflix. Il valore delle azioni è infatti salito del 3,3%, a beneficio di un servizio di streaming che sta cercando di crescere nei mercati più saturi con programmazione per i più piccoli, merchandise e il talento di Steven Spielberg.

Netflix

Nonostante il vantaggio sui servizi come Disney+ o HBO Max, il numero di nuovi iscritti è risultato essere al di sotto delle aspettative. L’appello a Mike Verdu (qui sopra) è una scelta azzeccata: oltre ad aver lavorato a titoli di successo per Electronic Arts come The Sims e Plants vs. Zombies, Verdu è anche stato direttore creativo per Zynga Inc. tra 2009 e 2012.

Netflix lavorerà alla divisione videoludica nell’arco dei prossimi mesi, stando al report. La compagnia sta già offrendo posti di lavoro relativi ai videogiochi sul suo sito. Il nuovo settore darà al servizio di streaming un vantaggio sui suoi rivali, tramite un servizio che questi ultimi non hanno.

Nonostante quanto dichiarato, non è da escludere che in futuro le tariffe possano venire alzate, ma uno degli appeal principali dietro ai giochi è la possibilità di pubblicizzare i programmi. Apple offre giochi insieme ad un proprio servizio di streaming, ma a prezzi maggiorati. Questi sviluppi nello streaming e nel cloud sembrano aver colpito duramente il mercato fisico.

GameStop, nel mezzo del suo recente tentativo di rivalsa, ha infatti incassato un crollo del 10% nel prezzo delle sue azioni. Stando allo sviluppatore per iOS, Steve Moser, i piani per l’espansione videoludica sono già stati trovati in un datamine effettuato sull’app del popolare servizio di streaming.

Netflix ha offerto in precedenza i diritti per giochi basati sui suoi show, come ad esempio Stranger Things (qui sopra) ma quest’iniziativa consiste in qualcosa di completamente nuovo. La compagnia californiana deve ancora stabilire una strategia, ma stando a quanto ha fatto con la programmazione probabilmente partirà da qualche gioco per poi espandersi.

Esistono già programmi interattivi in cui lo spettatore può scegliere l’esito dell’avventura, come si è visto in Carmen Sandiego e Black Mirror. Gli amministratori delegati di Netflix Reed Hastings e Ted Sarandos hanno mostrato interesse negli ultimi colloqui con gli analisti, definendo Fortnite un rivale per il tempo passato dai consumatori.

Gli studi di Hollywood hanno già avuto modo di ballare il tango con il mondo dei videogiochi, ma non sempre con successo. Da un lato, Warner Bros. ha dato vita ad IP di successo come Mortal Kombat (che forse potrebbe diventare orfana) e Scribblenauts, ma dall’altro la rivale Disney ha chiuso la sua divisione videoludica, optando per offrire la licenza delle proprie IP. Vedremo.

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Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.