Per celebrare il 20esimo anniversario dall’annuncio della prima Xbox, la console che ha definitivamente lanciato Microsoft nel mondo del gaming, la nota rivista americana Bloomberg ha deciso di pubblicare un lungo report che ripercorre passo per passo tutti gli ultimi venti anni, che hanno visto l’azienda di Bill Gates definirsi come una delle tre principali potenze del settore videoludico. Negli ultimi mesi abbiamo visto visto come, soprattutto in questi ultimi 2 anni, il colosso di Redmond si sia mosso per ottenere l’esclusività di molte software house, inserendole all’interno degli Xbox Gaming Studios (e come non citare l’affare Zenimax e Bethesda)… ma a quanto pare, secondo l’articolo a cura di Dina Bass, già nei primi mesi del 2000 Microsoft iniziò a muoversi in tal senso, puntando addirittura ad acquisire dei titani del settore come Nintendo ed Electronic Arts.
A detta del suddetto report, dopo l’annuncio della prima Xbox nel 2000, Microsoft iniziò a cercare di racimolare quanti più giochi possibili per il lancio della console, andando a parlare direttamente con le software house più disparate per provare ad acquistarle. Bob McBreen, il capo dello sviluppo degli affari di Microsoft in quel periodo, ha rivelato che la prima azienda che venne contattata fu Electronic Arts, ma dopo solo il primo messaggio la risposta fu un semplice “No, grazie.”
Dopo questo primo buco nell’acqua, i dirigenti della multinazionale americana decisero di passare a un’altra azienda, il colosso giapponese Nintendo. Ai temi il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, mandò alcuni dipendenti direttamente a Kyoto per cercare di persuadere la grande N a essere acquisita. Secondo quanto confermato da Kevin Bachus, l’allora direttore dei rapporti con le terze parti, l’incontro non andò per niente bene e i dirigenti della casa di Kyoto passarono gran parte dell’incontro a ridere, senza prendere in minima considerazione la proposta di Microsoft.
A chiusura dell’articolo si cita anche di come l’azienda americana provo anche di ottenere l’esclusività di Square Enix, ovviamente non riuscendoci minimamente, e che quindi dovette “accontentarsi” dell’acquisizione di Bungie, che però riuscì da sola a consolidare il successo della prima Xbox sviluppando Halo, che tutt’ora rappresenta il motivo principale per cui molti giocatori ancora non hanno tradito “lo scatolone” di Microsoft.