Nella bellissima cornice della Gamerome, l’evento romano dedicato interamente al mondo dei videogame, abbiamo avuto l’occasione di conoscere tantissimi volti noti del panorama ludico mondiale, passando dal celebre Tomonobu Itagaki al grande compositore Marty O’Donell. Tra i grandi nomi del firmamento videoludico è entrata di diritto anche Luisa Bixio, la vicepresidente di Milestone, società italiana di videogiochi più famosa al mondo. Durante il suo intervento sul palco della manifestazione, ha parlato dei passaggi chiave che hanno portato la società milanese al successo, la quale è riuscita imporsi nel mercato nostrano che però, manifesta diverse barriere all’entrata.
Dopo la bellissima esposizione che ci ha portato a conoscere un po’ meglio le dinamiche interne della software house nostrana, la vicepresidente di Milestone ha risposto ad alcune nostre domande inerenti, non solo sulle questioni esposte nel corso della conferenza, ma anche riguardanti il futuro stesso della società:
Game Legends: Avete acquistato Milestone perché già esperti del settore o più semplicemente avete voluto scommettere sulle potenzialità di questo mercato?
Luisa Bixio Bordonaro: L’acquisizione di un’azienda include molte componenti, sicuramente il fatto di lavorare da anni in questo settore è stato importante, ma sono state fatte considerazioni sul mercato, la potenzialità della azienda, le capacità del team in termini creativi e produttivi, le potenzialità in termini economici e molti altri fattori che nell’insieme ci hanno fatto cominciare questa avventura.
GL: Pensa veramente che un giorno anche noi Italiani entreremo stabilmente a far parte del mercato videoludico internazionale?
LB: beh, penso e spero proprio di sì. Indubbiamente oggi i canali digitali hanno ridotto le barriere di ingresso, e in Italia, anche grazie a Milestone e ad altre aziende di sviluppo, si sta creando un substrato produttivo che assieme a una maggior attenzione da parte delle istituzioni, come Associazione Editori Software Videoludico Italiano (AESVI), e della formazione, potrebbe innestare un circolo virtuoso,.
GL: Che cosa contraddistingue Milestone dal resto delle software house?
LB: Non conosco a sufficienza le altre software house italiane. Quello che credo contraddistingua Milestone sia una gestione molto attenta dei processi, molta passione, senso di appartenenza all’azienda e una direzione aziendale coesa, capace di guidare il team.
GL: Avete già in mente su quale genere puntare oltre al mondo dei racing?
LB: Al momento siamo focalizzati sul racing, nel futuro..vedremo.
GL: Cosa deve fare un ragazzo italiano per presentarvi un progetto e sperare di essere finanziato o accolto da voi?
LB: In realtà questo è un progetto molto nuovo che stiamo organizzando ora. Nell’arco di qualche settimana, pubblicheremo sul sito un indirizzo dove inviare i progetti.
GL: Come vede Milestone nel futuro?
LB: Spero di vederla crescere molto e portare il talento italiano sempre più in alto.
Ed è sempre più in alto che anche noi di Game Legends speriamo di vedere arrivare la software house italiana, in grado di trascinare il comparto del gaming nostrano e dare lustro alla nostra arte. Faccio nuovamente un grande in bocca al lupo alla società e al vice presidente Luisa Bixio, ringraziandola vivamente per il suo tempo.