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L’ombra della guerra avrà un seguito? EA assume per un open world

La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra, titolo sviluppato da Monolith Productions e che ha avuto come capo del team di sviluppo Kevin Stephens, potrebbe presto avere un seguito; l’indizio arriva da Electronic Arts che starebbe assumendo per sviluppare un nuovo open world.

Il team che si occuperà di sviluppare questo nuovo open world sarà guidato, manco a farlo apposta, da Kevin Stephens. La figura ricercata, nello specifico, è un Senior Designer Encounters e dovrà occuparsi di portare in vita un mondo dinamico e molto ricco.

Inoltre, questa figura dovrà occuparsi di realizzare il design delle mappe di gioco, dei nemici e dei molti e vari personaggi che incontreremo nel corso della nostra avventura. Al momento, non sappiamo nient’altro su questo titolo e possiamo solo lanciarci in speculazioni.

La speculazione più fondata, perlomeno al momento, è quella che vorrebbe, come detto, la realizzazione di un seguito de La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra. Ricordiamo che la serie La Terra di Mezzo è ispirata all’universo di J.R.R. Tolkien e si colloca, narrativamente, tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

L'ombra della guerra seguito

Sarebbe quindi estremamente interessante mettere le mani su un nuovo prodotto che vada a collocarsi in questo arco narrativo se non altro per dare ai fan della serie un nuovo prodotto, questa volta, però, con un medium diverso, il videogioco.

Stiamo a vedere cosa succederà e, soprattutto, di cosa si tratterà. Verosimilmente potrebbe anche trattarsi di una nuova opera che nulla avrebbe a che vedere con la serie alla quale ha lavorato Kevin Stephens.

In attesa di capire cosa succederà con questo nuovo titolo e, soprattutto, di cosa si tratterà, Electronic Arts si sta allineando a gran parte delle software house mondiali che hanno preso provvedimenti a causa della azioni vergognose intraprese da Vladimir Putin in Ucraina e starebbe rimuovendo la Russia da tutti i suoi titoli.

Fonte:
Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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