Dunque ci siamo, il secondo episodio di Life is Strange 2 è finalmente disponibile e già dal titolo dato dalla casa di sviluppo, ovvero “Regole”, possiamo intuire che direzione prenderà questo capitolo. Ci teniamo a fare una piccola premessa però: questa seconda puntata, se così vogliamo chiamarla, è il classico momento di transizione, quando finalmente le basi narrate in precedenza si stanno sviluppando ma, purtroppo, è ancora presto per raccoglierne i frutti. Tuttavia facciamo un leggero passo indietro: abbiamo lasciato Sean e Daniel ancora in fuga dalla polizia, i due sono ancora ricercati dopo i terribili avvenimenti che hanno portato alla morte di loro padre e, insieme a lui, anche di un agente. Nel panico Sean, il maggiore dei due fratelli Diaz, è scappato portandosi con sé il piccolo tagliando tutti i ponti con il passato e portandosi dietro quel che poteva, con l’unico obiettivo di arrivare in Messico prima che la legge li possa raggiungere. I due ragazzi ovviamente sono innocenti, ma spiegare alcune dinamiche agli adulti non è mai facile.
L’importanza della famiglia
Sicuramente una delle tematiche principali di Life is Strange è l’importanza della famiglia, nucleo caldo che, nella maggior parte dei casi, è esploso lasciando spazio a odio e dispiacere. Nonostante un’infanzia che ha visto Sean e Daniel abbandonati dalla propria madre, la vita dei due fratelli era abbastanza normale, almeno fino al giorno dell’incidente che li ha lasciati orfani di padre. Nel primo episodio abbiamo visto come sia difficile rialzarsi dopo una brutta caduta, oppure restaurare qualcosa di rotto, ma in Life is Strange tutto è possibile. Abbiamo visto scene di profondo odio razziale e attimi di tenerezza infinita, in Regole la musica è leggermente cambiata. I due fratelli sono ancora nella foresta e, visto che il loro rifugio provvisorio non è il massimo del comfort, sarà necessario trovare presto una soluzione. Questa si rivela essere la casa dei nonni materni che, nonostante non abbiano più rapporto con la loro figlia, sono strettamente affezionati ai due nipoti. Se la casa di sviluppo con il primo episodio ci ha tenuto incollati grazie a un ritmo più elevato, in questo capitolo assaporeremo un assaggio di “vita normale”, come se fosse poi così facile dimenticare quanto successo poco tempo fa.
La famiglia come punto fermo, nel bene e nel male. In tutte le case ci sono regole da rispettare e queste possono essere di varia natura, che servano per comportarsi bene o per celare segreti non ci è dato sapere. Basta però un minimo di buon senso per capire che c’è una sottile linea che ci permette di infrangerle, un contesto in cui agire nel giusto nonostante le nostre azioni siano eticamente sbagliate. Sean e Daniel agiscono proprio in questo modo, rompendo le regole per riuscire a trovare la giusta strada in questo mondo così sbagliato. L’avventura vi porterà a conoscere meglio i nonni, iniziando così a comprendere alcuni atteggiamenti della madre ormai scomparsa. Come detto in precedenza però, si pecca tanto di ritmo, anche se le storiche scelte morali della saga partono sottotono per poi diventare sempre più importanti. Regole si collega soprattutto a Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit, che adesso finalmente acquista tutto un altro sapore. Il potere di Daniel adesso entra di prepotenza nella vita dei ragazzi, ritagliandosi un ruolo preponderante. Sebbene questa volta non sarete voi a controllarlo, sarete responsabili diretti attraverso le vostre decisioni.
Regole, regole e ancora regole
L’intera produzione di Life is Strange gira intorno a un sistema di scelte e, anche in questo capitolo, le vostre azioni potranno forgiare un finale al posto di un altro. Se nel primo capitolo era fondamentale la sopravvivenza, adesso tornano anche i rapporti sociali, difficili da bilanciare e da mantenere. Le decisioni non avranno ripercussioni solamente su entrambi i fratelli, ma sarete costretti a tener conto anche delle altre persone e di come potrebbero reagire a determinati stimoli o input. Sicuramente, ora che i poteri di Daniel stanno diventando sempre più forti, gestire un ragazzo così piccolo non sarà per niente facile, dovrete saper bilanciare il vostro atteggiamento, capire il momento giusto per usare il pugno duro nei confronti del fratellino oppure lasciarlo stare e vedere come sviluppa “autonomamente” la sua personalità. I poteri questa volta sono veicolati, possono essere molto utili per fornire approcci extra al giocatore, ma ricordatevi una cosa: ogni azione ha un prezzo da pagare. Non sarete voi direttamente a usare la telecinesi, sarete costretti a tener conto di molti fattori, come la capacità di controllo, la pericolosità delle situazioni e tanto altro. Non dovrete solo aiutare Daniel a gestire la sua peculiarità, ma anche educarlo nel sapere quando e come usarla.
Le regole in questo episodio non sono solo date dagli adulti, ma è lo stesso Sean che le impone a Daniel, così da proteggerlo e cercare di gestire al meglio la sua natura paranormale. Non sempre questi comandamenti saranno rispettati, o meglio, sarà difficile da capire quella sottile linea grigia in cui si può operare. Entrambi saranno messi in difficoltà, vista la contrapposizione nel tenere questi poteri nascosti e nell’usarli per aiutare le persone che orbitano intorno ai due ragazzi. Le regole sono importanti, ma la moralità anche, e quando queste ci impediscono di fare la cosa giusta rispettarle diventa difficile.
In conclusione possiamo dire che il secondo episodio di Life is Strange 2 potrebbe effettivamente dare il via a un cambio di marcia non indifferente per questa serie, ma per ora è ancora troppo presto per parlarne. Di sicuro l’esperienza si diversifica per alcune piccole peculiarità, anche se di base è sempre e comunque LIS. Le musiche ci hanno portato nuovamente a immedesimarsi nell’avventura, prendendo nuovamente a cuore le vicende narrate. Vivere delle situazioni fuori dal nostro controllo lascia nel giocatore diverse sensazioni, in primis l’obbligo morale di educare un piccolo fratello sconvolto dai passati avvenimenti, che usa un potere di cui non sa nulla per sentirsi speciale e unico. Resta sorprendente la capacità della casa di sviluppo nel sapere portare scene tremendamente intense in modo delicato, ed è altrettanto sbalorditivo come l’impatto di alcune immagini possa arrivare dritto al cuore facendo mancare il respiro. L’unico vero difetto è che Regole decolla solo in un secondo momento, restando leggermente sotto noto nella prima parte.