Il mercato dei monitor gaming OLED a risoluzione 4K si sta facendo sempre più affollato, ma l’LG UltraGear 32GS95UE sembra voler dettare nuove regole. Non è un prodotto privo di difetti e, soprattutto, è tutt’altro che economico. Tuttavia, dalle specifiche ai risultati sul campo, questa proposta firmata LG si posiziona come una delle migliori (se non la migliore) nel segmento.
Qualità costruttiva e design
Il monitor adotta linee moderne con cornici sottili su tutti i lati, mentre il sostegno assicura la regolazione in altezza, inclinazione e anche rotazione a 90 gradi, utile in specifiche situazioni. Sebbene l’estetica sia discreta e ben curata, l’impatto visivo non raggiunge forse la ricercatezza di alcuni concorrenti, ma rimane comunque di ottimo livello.
Un dettaglio da tenere a mente è la finitura del pannello, che qui è opaca. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa caratteristica non penalizza in modo significativo la vividezza o il contrasto dei colori, mantenendo al minimo i riflessi indesiderati. Certo, una superficie completamente lucida potrebbe dare un impatto ancora più “wow”, ma la resa complessiva rimane di alto profilo.
Prestazioni e resa dell’immagine
Il punto di forza del 32GS95UE sta nella combinazione di risoluzione 4K, tecnologia OLED (WOLED in particolare) e frequenza di aggiornamento fino a 240 Hz. In più, la modalità “Dual Mode” permette di spingere il refresh a 480 Hz quando ci si accontenta di un’immagine a 1080p “nativa” (senza dover interpolare i pixel). Questa funzione è interessante, specialmente per gli eSport, anche se non restituisce esattamente la stessa nitidezza di un classico monitor Full HD della stessa diagonale.
Luminosità e HDR
Storicamente, i pannelli WOLED di LG hanno mostrato qualche limite nella luminosità a schermo pieno, ma in questo caso, la differenza con altri nomi si è ridotta parecchio. Con 275 nit di luminosità tipica (fino a 1300 nit in picco HDR), il pannello offre una resa più che apprezzabile anche su aree molto ampie dello schermo, riducendo il fastidio di quel “calo” di luminanza quando si visualizzano ampie porzioni di bianco.
Il risultato è un HDR che brilla in modo evidente, con colori intensi e un contrasto praticamente infinito. Scene scure con fonti di luce puntuali – come neon e lampade in giochi come Cyberpunk 2077 – offrono un impatto visivo notevole, difficilmente replicabile dai pannelli LCD (anche quelli dotati di local dimming).
Colore e contrasto
Chi temeva una resa “tiepida” o non tarata potrebbe rimanere piacevolmente sorpreso. I colori appaiono accurati e ricchi, senza le sfumature calde che a volte caratterizzano certi QD-OLED. Allo stesso tempo, gli angoli di visione ampi e i neri profondi (marchio di fabbrica degli OLED) sono conservati. L’unico appunto potrebbe essere un lievissimo accenno di verde, quasi impercettibile, presente in alcune condizioni: nulla di realmente penalizzante, soprattutto se confrontato con l’alternativa di un pannello più “giallastro”.
Ergonomia e funzionalità
Sul fronte delle porte, si apprezza la presenza di DisplayPort e HDMI 2.1 per sfruttare appieno la risoluzione 4K con alte frequenze. Meno gradita, invece, l’assenza di USB-C, sorprendente data la fascia di mercato. Un’unica connessione universale avrebbe reso ancor più comodo l’utilizzo con PC da gaming di ultima generazione e, perché no, con un laptop per lavoro o studio.
Di contro, la gestione del sistema operativo sul monitor risulta intuitiva. È presente un bottone per passare dalla modalità 4K 240 Hz a quella 1080p 480 Hz, che ricalibra rapidamente lo schermo evitando artefatti e upscaling invasivi.
Prezzo
Da un lato, l’LG UltraGear 32GS95UE si conquista il podio come uno dei migliori monitor OLED 4K sul mercato: eccelle in HDR, garantisce una velocità di risposta formidabile e copre uno spazio colore estremamente ampio. Dall’altro, lo fa a un costo che potrebbe scoraggiare molti: 1.399 dollari (o 1.300 sterline), con prezzi che possono variare ma che restano comunque elevati.
Chi desidera il top assoluto e non bada a spese, troverà qui una soluzione che surclassa (seppur di poco) le alternative basate su QD-OLED in diversi aspetti, come la fedeltà cromatica e la luminosità. Per chi invece ha un budget più limitato, esistono già monitor OLED 4K da 32 pollici intorno ai 900 dollari, che sebbene non uguaglino queste prestazioni, possono risultare un compromesso più che ragionevole.