AGGIORNAMENTO: il 27/06/2023 alle ore 21 circa, Blizzard ha pubblicato una patch che modifica e sistema alcune criticità presenti in questo articolo. Vi invitiamo a seguirli qui prima di affrontare la lettura.


«Fermati un attimo e ascolta»: non potevo scegliere parole più rappresentative per narrarvi quanto mi sta succedendo da quando sono tornato su Sanctuary grazie a Diablo IV. Senza peli sulla lingua: Diablo IV mi ha deluso in maniera epica, tanto quanto sono epici la sua storia e il suo sistema di gioco. Intendiamoci, non tutto ciò che è presente si è rivelato un errore, ma laddove gli elementi peccano, minano intrinsecamente la struttura ludica e divertente del gioco. Vi spiego passo passo il perché.

Struttura di gioco

Diablo IV, al netto di un comparto storia longevo (forse troppo), ci impone di compiere determinate azioni come missioni secondarie (di cui alcune davvero interessanti), spedizioni (dungeon) per ottenere Aspetti Leggendari specifici per ogni classe, Santuari di Lilith, conquistare le Roccaforti e in generale esplorare in lungo ed in largo tutte le zone di gioco. Sono elementi che ti impegnano nel gioco e ti consentono di vivere l’esperienza in maniera non lineare, in un certo senso personale, e tutto questo è un bene… finché non si arriva al famigerato “Endgame”, ovvero  quando avrete raggiunto il livello 50  e (si suppone), sconfitto Lilith.

Una volta arrivati al completamento della storia e raggiunto il livello di reputazione massimo per ogni zona, potrete cimentarvi in attività simpatiche come La Marea Infernale, gli eventi Legione o Boss Mondiali e infine le Spedizioni Incubo Ancestrali che vi consentono di trovare oggetti e potenziamenti per i Glifi (abilità passive contenute nei Livelli di Eccellenza).

Tutto ciò è divertente, in più se fatto con degli amici è fisiologico che il divertimento aumenti. Il problema, che sono certo vi starete chiedendo quale sia, è la frustrazione che deriva dal gioco una volta raggiunto il livello 70 e poco oltre.

Sostanzialmente superata quella soglia, grossomodo nessuna attività di quelle citate sopra vi conferirà un quantitativo di punti esperienza adeguato per consentirvi un aumento costante di livello. Passerete (come ho fatto io) ore ed ore senza salire mai di livello, domandandovi dove state sbagliando.

Di fatto non c’è nessun errore: Diablo IV sembra essere proprio così. A quel punto andrete online, nei forum specializzati o su Reddit, per scoprire che Blizzard ha di fatto nerfato diversi dungeon, limitando l’ottenimento dell’esperienza. Scoprirete che completare una Spedizione Incubo Ancestrale a livello 50 non porta alcun vantaggio in più rispetto al completamento della stessa Spedizione al livello 21 o 25 per dire.

 

Aggiungete a tutto questo che il livello 85 è di fatto la metà del vostro viaggio, per la vetta del livello 100. Come fare dunque? Molti utenti hanno trovato l’escamotage di riunirsi in un gruppo da quattro elementi e farmare uno specifico dungeon, senza portarlo a compimento, semplicemente uccidendo ogni nemico per poi resettare il livello e ricominciare da capo.

Non è divertente 

Sfortunatamente, vivere le sessioni di gioco in un dungeon senza obbiettivamente un grado di sfida decente, passare ore e ore senza mai provare la soddisfazione di sconfiggere quel boss (in solo o con gli amici) è frustrante e non divertente. Inoltre va considerato che mentre nei precedenti Diablo l’equipaggiamento era l’elemento centrico, quello per il quale “ti sbatti” per ottenerlo e potenziarlo, in Diablo IV invece conta e relativamente poco.

Certo, gli oggetti Leggendari con i loro Affissi cambieranno le vostre build, non c’è dubbio, ma posso garantirvi di aver trovato un Negromante come il sottoscritto, equipaggiato con armi ed oggetti nettamente inferiori ai miei ma che faceva il triplo dei miei danni. Come è possibile? Ebbene la risposta è Livelli d’Eccellenza.

Esatto, in Diablo IV quasi non contano i punteggi delle vostre armi e delle armature ma contano quasi ed esclusivamente i livelli d’Eccellenza, talmente potenti che surclassano qualsiasi cosa.

Come li ottengo? Salendo di livello. E cosa abbiamo detto nel capitolo precedente? Salire di livello è praticamente impossibile se non sfruttando un meccanismo noioso e distorto.

Poniamo il caso che siete arrivati (come me) al livello 100: cosa c’è da fare ora? Nulla. Eccetto affrontare Lilith, che è di una potenza scellerata. Considerate che gli streamer più accaniti che giocano otto o dieci ore al giorno, faticano a sopravvivere oltre i due colpi del nemico, e in pochi al mondo sono riusciti a sconfiggerla dopo il suo stesso potenziamento. Impossibile affrontare Lilith in 4 giocatori al momento, in quanto i numeri della sua salute aumentano smodatamente e sono di base già molto alti.

Season all’orizzonte

Come sappiamo, verso la fine di luglio inizierà la season del gioco e per accedere ai contenuti proposti, di cui sappiamo obbiettivamente poco, eccetto per alcune ricompense estetiche che si otterranno, e pare che per giocarla dovremmo ricreare da capo un nuovo personaggio. Ergo? Tutto da rifare! 

«Sì, ma anche in Diablo III dovevi rifare tutto da capo ad ogni season!» Certo, ma questa modalità arrivò anni dopo l’inizio del gioco, in un contesto in cui raggiungere il livello massimo per poi cimentarsi nelle Eccellenze era roba di un paio di giorni nel caso del giocatore medio, qualche ora in un team professionale.

Inoltre i livelli di Eccellenza non erano incisivi quanto quelli di Diablo IV. Qui si rischia di rendere inutile il personaggio giocato fin ora, al pari di un lunghissimo tutorial durato 20 giorni.

Il solo pensiero di dover ripetere le stesse azioni con un nuovo personaggio, di fatto vanificando tutto quello che ho fatto fino ad ora, mi mette in una condizione di frustrazione talmente forte che potrei non voler giocare più al gioco che aspettavo da 5 anni.

Basterebbero pochi accorgimenti da parte di Blizzard per far tornare la voglia (a me e molti altri giocatori che sono nella mia condizione): ribilanciare i punti esperienza in maniera equa, rendere profittevoli le Spedizioni Incubo Ancestrali in termini di esperienza ottenibile, oggetti leggendari e grado di sfida. Infine ma non meno banale, rendere gli oggetti leggendari incisivi quanto (se non di più) il proprio livello d’eccellenza.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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