Kingdom Hearts HD 2.8 venne annunciato per la prima volta al pubblico durante il Tokyo Game Show 2015 giustificandosi come il collegamento mancante tra Kingdom Hearts 2.5 e quella chimera irraggiungibile chiamata Kingdom Hearts III. Nonostante le aspre critiche iniziali da parte dei seguaci della saga che si sentirono presi in giro da questo annuncio, e che ironizzarono particolarmente sulla scelta di fare uscire un ennesimo gioco di riempimento per guadagnare tempo sull’uscita del suo successore, dobbiamo ammettere che in fin dei conti questo prologo non è per niente da sottovalutare. Come ha ben spiegato Tetsuya Nomura nel corso del tempo, questo capitolo è fondamentale come introduzione al terzo ed ultimo che andrà a concludere la “Saga di Xehanort” (e non la serie in generale come molti pensavano).
Come viene spiegato abbondantemente nel titolo stesso del gioco si tratta del prologo finale che risolverà ogni dubbio (o quasi) sulla trama che andrà a ricollegarsi con il fatidico Kingdom Hearts III. Infatti l’esperienza definitiva provvista da questa raccolta contiene si, una riproposizione in alta definizione di un capitolo già uscito su console portatile, ma anche e soprattutto due nuove storie completamente inedite. Noi abbiamo provato in anteprima Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue per descrivervi esattamente a cosa andrete incontro e chissà magari anche per convincervi se siete tuttora titubanti sull’acquistarlo o meno (anche se sappiamo bene che volenti o nolenti i fan della saga lo acquisteranno a prescindere).
Dream Drop Distance
Finalmente i fan della saga che fino ad ora non hanno potuto provare quella che era a tutti gli effetti un’esclusiva per Nintendo 3DS, potranno mettere le mani su questa piccola perla e farsi un idea di che cosa si sono persi. Quello che inizialmente alla sua uscita venne marchiato come un ennesimo filler della saga, si è rivelato essere uno dei capitoli più importanti e rilevanti di quest’ultima (esattamente come successe con Chain of Memories).
Dream Drop Distance è difatti il frammento di saga che più si spinge temporalmente verso gli avvenimenti conclusivi essendo ambientato dopo le vicende di Kingdom Hearts II e Kingdom Hearts re:coded (ennesimo gioco incompreso della saga). In particolare gli eventi narrati in questo gioco seguono le peripezie dei due giovani protagonisti alle prese con un duro allenamento fine al forgiare dei nuovi maestri del keyblade capaci di contrastare il ritorno del malvagio Xehanort.
Il lavoro svolto per questa riproposizione del gioco su PlayStation 4 è veramente impressionante. Oltre all’evidente lavoro svolto riguardante l’ottimizzazione della grafica in alta definizione, si tratterà di un vero e proprio remake del gioco. Nonostante la maggior parte dei giocatori abbia provato l’originale, l’esperienza di gioco rimarrà comunque godibile anche per loro, per via delle nuove introduzioni apportate al titolo. Vedremo infatti nuovi Dream Eaters all’interno dei mondi recentemente introdotti, insieme a dei comandi completamente rielaborati per essere adattati al meglio a questa console. Si tratterà perlopiù di piccoli cambiamenti riguardanti il trasferimento dei comandi da schermo tattile a controller; come ad esempio le modalità Reality Shift e Flick Rush che vedremo riproposte per essere giocate su di un unico schermo. Molti minigiochi che utilizzavano la funzione touchscreen provvista dalla console portatile sono stati poi riadattati come giochi di carte.
Questo è tutto quello che riguarda i cambiamenti presenti in Kingdom Hearts Dream Drop Distance HD rispetto alla sua versione originale. Un ottimo modo di riproporre un titolo che magari molti si erano persi, in una nuova veste grafica che sicuramente non passerà inosservata.
A Fragmentary Passage
Questa nuova storia racconterà l’inedito punto di vista di Aqua durante il suo viaggio nel Mondo Oscuro. Essa fungerà sia da epilogo agli eventi di Kingdom Hearts Birth by Sleep, sia da introduzione per quelli di Kingdom Hearts III stesso. La prima cosa che noteremo nel corso del gioco è che questo titolo sarà effettivamente il primo di quelli proposti a sfruttare appieno il motore grafico Unreal Engine 4 proponendo in sostanza un assaggio di quello che sarà potenzialmente Kingdom Hearts III alla sua uscita (che rimane tuttora ignota) su PlayStation 4.
Durante la nostra partita inizieremo a familiarizzare con nuovi comandi ed interfacce create appositamente per questo titolo. Innanzitutto constateremo che nonostante la difficoltà impostata il nostro personaggio partirà sempre dal livello 50 e non dal livello 1. Avremo con noi un nuovo keyblade nonostante gran parte dei comandi rimangano quelli del gioco originale inseriti in un contesto che si avvicina sempre di più a quello prossimo in uscita. Alcune delle vecchie componenti rimarranno come la Barra Focus e gli Stili di Comando che vedremo solo parzialmente ritoccati. Verrà introdotto anche qui il flowmotion che ci darà maggiore fluidità di movimento. Soprattutto noteremo degli ambienti di gioco nettamente migliorati in termini di espansione e spessore, che saranno facilmente esplorabili grazie a doppi salti e spinte in aria. Noteremo anche che l’interazione in questi ultimi verrà arricchita con passaggi interattivi e magie che andranno a permanere sul campo di battaglia.
Il titolo riproporrà mondi già visti in Kingdom Hearts Birth by Sleep come: il Castello dei Sogni, il Bosco dei Nani, il Dominio Incantato e le Isole del Destino che però risulteranno alterati dopo essere sprofondati nel Regno dell’Oscurità a causa dell’avanzata degli Heartless. Scopriremo poi nuovi nemici e con essi nuovi obiettivi da soddisfare che ci permetteranno addirittura di personalizzare la nostra graziosa eroina con le ricompense acquisite. A fare da contorno troviamo varie sfide e collezionabili, che ci daranno un pretesto per rigiocare questa breve quanto sublime nuova avventura.
L’unica pecca di quella che in sostanza è a tutti gli effetti una versione di prova di Kingdom Hearts III è infatti che la durata di questo breve titolo si limiterà ad essere quella di appena un mondo della serie principale. Nonostante questo, i risultati raggiunti con l’uscita di questo particolare episodio, rimangono comunque altissimi rispetto ai già alti canoni gettati dai precedenti titoli della serie (cosa non facile).
Back Cover
Incluso in questa edizione infine troveremo un lungometraggio chiamato Kingdom Hearts χ Back Cover che prende posto nella stessa linea temporale di Kingdom Hearts Unchained χ. La sigla di apertura mostrerà infatti degli spezzoni presi dalle cutscene più importanti del gioco mostrando anche avvenimenti non ancora raggiunti nel mobile game.
Se non avete mai scaricato l’applicazione che riadatta il browser game nipponico su cellulare, sappiate che gli eventi narrati in questi episodi si svolgono tutti antecedentemente alla famosa “Guerra dei Keyblade”. Come spiegato a più riprese nel corso del tempo, inizialmente tutti i mondi ora sparsi nell’oscurità erano riuniti in un unico mondo durante quella che veniva chiamata “L’Era delle Fiabe”. Nella città di Auropoli seguiremo in particolare le vicende riguardanti il Maestro dei Maestri ed i suoi allievi.
Di seguito parleremo della trama a grandi linee senza spoilerare troppo. Continuate a leggere questa recensione a vostra totale discrezione.
In principio il Maestro dei Maestri aveva radunato sei allievi al quale tramandare i suoi insegnamenti. Questa figura onniscente aveva provveduto ad ognuno dei suoi allievi di un ruolo specifico e di un libro delle profezie da utilizzare al momento della sua scomparsa. Luxu, il suo primo apprendista venne lasciato senza un libro delle profezie, interdetto nel poter guardare al futuro ma munito di un particolare Keyblade (che molti riconosceranno istantaneamente) e di una missione altrettanto particolare. Le due figure incappucciate appariranno durante la primissima scena che ci verrà mostrata, gettando fin da subito dubbi e curiosità che purtroppo non avranno conferme ufficiali fino all’uscita del prossimo gioco (forse). Con la dipartita di queste due persone i restanti cinque “Veggenti” dovranno cavarsela da soli adempiendo ognuno al suo ruolo e portando avanti le proprie Unioni in preparazione del catastrofico evento predetto che porterà l’oscurità nel loro mondo.
Ira l’unicorno venne lasciato a guidare gli altri “Veggenti” in vece del Maestro dei Maestri; Invi il serpente aveva il compito di osservare e mediare tra di loro; Aced l’orso doveva supportare le decisioni di Ira facendole rispettare; Ava la volpe doveva preparare i portatori del keyblade al loro destino; mentre Gula il leopardo doveva invece scoprire e studiare i misteri che si celavano dietro il libro delle profezie. Nel corso del filmato potremo però osservare dei flashback riconducenti ai primi colloqui personali che ognuno di questi ha avuto con il maestro, che mostreranno con precisione le parole rivolte dal maestro ad i suoi allievi. L’eclettico insegnante ha infatti lasciato ognuno di loro con una disposizione ben precisa, ma anche con una assegnazione secondaria che verrà lasciata a libera interpretazione da ognuno di loro, gettando i primi semi della discordia. L’intero fulcro del racconto ruoterà infatti sul presunto tradimento di uno di questi che andrà a corrodere i loro legami e le loro convinzioni, condannandoli inesorabilmente all’epilogo che tutti noi conosciamo.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta scaricando tramite un codice redazionale una copia digitale del gioco. Il filmato è stato seguito per la sua interezza così come Birth by Sleep – A fragmentary passage è stato completato a seguito dell’esplorazione del primo mondo di Dream Drop Distance HD.