La missione di Ubisoft con il suo nuovo Just Sing è creare un titolo che riesca a divertire come un party game quella fetta di utenza alla quale non piace ballare, abbracciando totalmente dunque coloro che non giocherebbero al più navigato Just Dance. Il risultato ottenuto è un titolo ibrido, che si rivela più semplice di un classico karaoke, ma riuscendone a compensare alcune “mancanze” con feature e caratteristiche social. In particolare va segnalato che non c’è bisogno di essere delle stelle nascenti, ma si possono passare ore divertenti (e magari segnare qualche buonissimo score) anche se non si hanno le doti del cantante.
C’è aria di festa qui!
E’ chiaro da subito che il titolo di Ubisoft sia dedicato principalmente al divertimento di gruppo, e che non si sbilanci molto sulla, passatemi il termine, “simulazione canora”. Il parco brani al lancio conta 45 tracce cantabili utilizzando il vostro dispositivo preferito, che sia un microfono USB, una camera o il vostro stesso cellulare, con tanto di telecamera! Per poter utilizzare quest’ultimo sarà necessario solamente disporre di una connessione wireless e la app scaricabile dagli store di iOS ed Android. Una volta scelto il vostro dispositivo per cantare e lale canzonei, sarà il delirio. Alla sinistra dello schermo comparirà una barra da riempire con la vostra voce, e il testo a scorrimento in stile karaoke della canzone che state cantando. Alla vostra destra invece sarà presente uno schermo con le varie immagini delle vostre telecamere personali eo dei vostri avatar, che verranno mixati in un video pieno di effetti particolari che sceglierete voi prima di cominciare la partita. Ovviamente la componente social è la parte più sviluppata, dove avremo la possibilità di salvare e condividere tutte le nostre esibizioni. Questo titolo in ogni caso nasce senza troppe pretese, perché alla fine dei conti Just Sing non dispone di una modalità single player atta ad intraprendere una “carriera”, ma si basa semplice sul cantare singole canzoni. Quando vi sarete stancati delle canzoni presenti, sarà possibile aggiudicarsene di nuove tramite lo store, una volta disponibili.
Musica per tutti
Il titolo di questo paragrafo la dice più lunga di quel che sembra, e per varie motivazioni. In primis parliamo della tracklist: questa è molto variegata, e propone al lancio una serie di brani che vanno a toccare molteplici generi musicali, così che chiunque si trovi davanti al titolo con i propri gusti, avrà piacere a cantare almeno sei o sette brani. D’altro canto arriva anche il rovescio della medaglia… sui 45 brani, solamente 10 dispongono della loro versione originale, mentre le restanti non sono altro che cover interpretate da altri artisti (alcune in ogni caso riuscite molto bene). Stessa cosa vale per i titoli ottenibili in un secondo momento, dove molti di essi rispecchieranno tali caratteristiche: un tassello mancante abbastanza pesante per un un titolo targato con un marchio importante come Ubisoft. Altro motivo per cui possiamo definire Just Sing un gioco per tutti, è il livello di difficoltà: non esageravamo quando dicevamo che non è necessario saper cantare, perché anche tirando fuori dal cilindro delle stecche assurde per tutta la durata della canzone, sarà possibile ottenere un punteggio (segnato da numeri e da stelle) decisamente buono. Il gioco è inoltre adatto ai giocatori di tutte le età, e questo ne fa alzare l’asticella dell’appetibilità ancora di più. Per quanto queste caratteristiche aprano le porte alla grossa fetta di utenza che non sa cantare e che può trarre grosse soddisfazioni personali, il gioco tende a perdere credibilità nei confronti dei più avvezzi al mondo del canto.
Just Sing è dunque un gioco che va interpretato, e che può dare il meglio ed il peggio di sé a seconda delle situazioni e dell’utilizzo che ne si vuole fare. Di certo durante le feste con gli amici può dire la sua, anche se con una indiretta competizione con la controparte ballereccia di Just Dance, e può regalare momenti di grandi risate grazie alle molteplici componenti social. Potevamo aspettarci qualcosa in più? Decisamente si, ma come punto di partenza non è totalmente da bocciare.
