Il team dietro alla serie Yakuza, RGG Studio, e Sega hanno annunciato Lost Judgment, sequel di Judgment, thriller d’azione del 2018 con protagonista Takayuki Yagami, un avvocato caduto in disgrazia diventato detective. L’annuncio è arrivato durante un live streaming denominato “Judgment Day” di oggi, venerdì 7 maggio. Il prossimo capitolo della serie vedrà ancora una volta nel ruolo di protagonista il già citato Yagami, il quale sarà coinvolto in una misteriosa missione legata ad un raccapricciante omicidio.
Lost Judgment, come specificato dal direttore esecutivo della serie Yakuza Toshihiro Nagoshi, espanderà la storia di Yagami mentre affronta le conseguenze di un verdetto di colpevolezza emesso dal tribunale giapponese. Secondo il doppiatore giapponese di Yagami, ossia Takuya Kimura, non solo il personaggio principale del gioco dovrà affrontare un triste omicidio, ma dovrà anche andare sotto copertura in una scuola superiore locale, il che consentirà una certa varietà di elementi narrativi, tra cui anche alcuni legati anche alla commedia.
Nagoshi ha anche confermato che il sequel di Judgment sarà lanciato in tutto il mondo il 24 settembre del 2021 e sarà disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S. L’originale Judgment fu rilasciato per la prima volta in Giappone (dove era noto come Judge Eyes) nel 2018 per PlayStation 4. Sega decise poi di pubblicare il gioco anche in Occidente l’anno successivo, trasponendo l’opera anche sulle piattaforme Google Stadia, PlayStation 5 e Xbox Series X.
Judgment è stato un grande successo di vendite. In Giappone ha venduto la bellezza di 148.000 copie nella prima settimana di disponibilità, rendendolo il miglior lancio in terra nipponica per una nuova IP, record però battuto qualche mese dopo da Death Stranding.
Oltre a buone vendite e un ottima ricezione da parte della critica, il gioco è stato al centro di numerose polemiche in patria per un motivo piuttosto particolare. L’attore che avrebbe dovuto interpretare uno degli antagonisti principali dell’opera, ovvero Pierre Taki, è stato infatti arrestato appena dopo il rilascio del titolo per possesso di stupefacenti.