Infinity War: guardare il film con gli occhi del cattivo

Giacomo Zanoni
Di Giacomo Zanoni Lettura da 5 minuti

Tra pochi giorni uscirà nelle sale Avengers: Infinity War. Sappiamo molto sulla trama e ci siamo divertiti a indovinare ciò di cui non siamo ancora certi. Tutto ruota attorno a quel volto che abbiamo visto per pochi istanti alla fine del primo Avengers nel 2012. Era la prima apparizione nel MCU del Titano Folle, dai più conosciuto col nome di Thanos. Uno degli esseri più potenti dell’universo, combattente formidabile e indistruttibile, oltre che completamente pazzo.

Non crediate di trovarvi di fronte al solito villain in cerca di potere. I suoi piani sono molto più articolati e complessi. È la minaccia di cui Tony Stark sospettava l’arrivo, ma della quale non sapeva nulla; il motivo per cui, ancora prima che Thanos dichiarasse guerra agli abitanti della Terra, la mente del miliardario filantropo aveva concepito Ultron (con risultati a dir poco catastrofici). I personaggi di una qualsiasi storia si scontrano tra di loro perché in un modo o nell’altro sono convinti di essere dalla parte giusta, come nel caso di Capitan America e Iron Man in Civil War, per i motivi che ben conosciamo. Lo stesso vale per gli antagonisti degli eroi. Sono convinti che il proprio successo dipenda dalla realizzazione della loro visione (distorta) della realtà in cui vivono e che li ha generati.

La realtà che ha reso Thanos ciò che conosciamo è spietata. Su Titano (luogo d’origine di Thanos), molti anni prima che Loki sguinzagliasse i Chitauri in giro per New York, la società e la vita degli abitanti del pianeta venne messa a dura prova. La popolazione era aumentata a dismisura e le risorse risultavano insufficienti per sostentare tutti. Il destino di Titano era segnato, ma Thanos propose la sua soluzione al problema: eliminare una metà della popolazione per garantire la sopravvivenza dell’altra. Un piano tanto semplice e matematicamente conciso, quanto folle. Inutile dire che gli altri abitanti del pianeta non accolsero la proposta con entusiasmo. Thanos  venne esiliato, e i poveretti rimasti su Titano andarono incontro alla propria tragica sorte.

Abbandonati completamente gli ultimi brandelli di ragione, Thanos si dedicò a quella che considera da allora la sua missione: riportare l’equilibrio nell’universo, e forse addirittura riparare ai propri errori. È convinto che per farlo deve vagare nello spazio ed eliminare il 50% degli esseri viventi dei pianeti che incontra sul proprio cammino. Venuto a conoscenza del potere delle Pietre dell’Infinito decide che è il momento di impossessarsi dei leggendari artefatti e di usarli fin da subito contro gli abitanti della Terra. 

A difesa dei Terrestri si ergeranno però gli Avengers, e la Infinity War avrà inizio. Con queste premesse è chiaro che ci troviamo di fronte a un personaggio complesso, profondamente convinto di quello che fa. Ecco perché serviranno tutti i Vendicatori e tutti i loro alleati per combatterlo. Non abbiamo a che fare con un criminale intergalattico, un semplice ladruncolo di reliquie. Thanos rappresenta non soltanto le paure dei protagonisti, ma anche le loro debolezze. Lui da solo è in grado di rivaleggiare in forza con la squadra di supereroi al completo. Per questo sarà Thanos a raccontare la storia del film. La Guerra dell’Infinito ci verrà mostrata dal suo punto di vista. Per sconfiggere questa minaccia gli eroi dovranno prima capirla, entrare nella mente del folle, ritrovare se stessi in quella follia e uscirne migliori. Thanos è la minaccia di cui gli Avengers hanno bisogno.

Guardare il film da questa prospettiva potrebbe mostrarci molto di ciò che verrà messo in ombra dalle molte scene d’azione. Il punto di vista di Thanos sarà probabilmente (o perlomeno si spera) lo strumento che permetterà al Marvel Cinematic Universe di non implodere, ripiegandosi su se stesso e auto-confinandosi al cinema di genere. Sarà il cattivo a dettare il ritmo della  narrazione e sempre lui permetterà di unire saldamente tra di loro personaggi che ancora non si sono incontrati. Thanos sarà il metro con cui misureremo Infinity War.

thanos

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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.