Il vostro amichevole Spider-Man di Quartiere (Your Friendly Neighborhood Spider-Man) è una serie televisiva animata ideata da Jeff Trammell, nonché capo-sceneggiatore, e supervisionata da Mel Zwyer. La serie animata si basa sul personaggio dell’Uomo Ragno/Peter Parker ed è la 12° del Marvel Cinematic Universe (MCU), che fa parte della Fase Cinque dell’universo condiviso ed è prodotta da Marvel Studios Animation (come X-Men ’97 e What If?…).
La serie ha debuttato su Disney Plus il 29 Gennaio con i primi due episodi e gli altri usciranno nelle settimane seguenti. Ha già avuto un rinnovo per una seconda e una terza stagione.
L’amichevole Spider-Man di quartiere è tornato…
…Alle origini, e in versione animata! La serie esplora le origini e le prime avventure di Peter Parker nei panni di Spider-Man. Peter è un giovane studente liceale modello che viene morso da un ragno proveniente da un’altra dimensione e da esso riceve dei superpoteri, come una forza sovrumana, la capacità di arrampicarsi sui muri e avvertire i pericoli in arrivo. Inoltre, si è anche costruito delle cartucce spara-ragnatele per oscillare tra i palazzi e acchiappare i criminali.
Purtroppo, conciliare la sua vita da studente, le sue situazioni adolescenziali, i suoi rapporti personali, il nuovo lavoro ottenuto da Norman Osborn (il CEO della Oscorp Industries) e i suoi doveri da supereroe, non sarà per niente semplice, portandolo a vivere diverse avventure (o disavventure).
Un’altra Serie Animata Marvel che inizia bene
Con gli anni, i Marvel Studios hanno messo su un universo condiviso che si espande sempre di più ed ora hanno anche realizzato un filone animato che si discosta dalla linea narrativa “principale” pur rimanendo in tema con la narrazione multiversale, che attualmente è l’elemento chiave del ciclo in corso.
Come altre serie animate come X-Men ’97 e What If?…, anche Il vostro amichevole Spider-Man di Quartiere non è considerata canonica nel MCU, pur facendone parzialmente parte, e questo è già un punto a favore perché in questo modo, si ha la libertà autoriale di andare in una direzione narrativa senza limiti e senza creare delle incongruenze con l’arco narrativo dello Spider-Man di Tom Holland, anche se le due versioni del personaggio presentano diverse somiglianze. Già dai primi due episodi (sono in tutto dieci e ciascuno dalla durata di 30 minuti) si può notare che è una serie da non perdere, soprattutto per i fan dell’Uomo Ragno.
Un compromesso con la modernità che sembra presentare Peter Parker per la prima volta
La nuova serie ritorna alle origini del personaggio, ma lo presenta con una storia completamente nuova che tiene comunque conto di eventi importanti di Parker e con uno stile totalmente differente che ha trovato un compromesso tra il classico e il moderno. Già dai primi episodi, si nota un enorme potenziale e ha tutte le carte in regola per diventare una perla sia per gli appassionati di Spider-Man che per nuovi aspiranti fan. Il compromesso tra passato e presente si nota già dal protagonista, perché il character design ricorda quello delle prime comparse fumettistiche ma la caratterizzazione con la versione cinematografica di Tom Holland (non a caso, è doppiato da Alex Polidori).
Questa scelta è stata utile anche per attirare il pubblico attuale, abituato a quella versione di Spider-Man, ma la nuova storia è inedita e non andrà ad incastrarsi con quella cinematografica. (citando il Multiverso, è una specie di “variante”). È l’unico che si avvicina ad altre versioni, poiché i personaggi secondari oscillano tra inediti e volti noti ma presentati con un character design e una caratterizzazione e storia differente.
Lo stile d’animazione
Per quanto riguarda lo stile d’animazione, questo è piuttosto fluido e a tratti frenetico. È come un fumetto che prende vita e abbraccia una storia totalmente inedita ma allo stesso tempo, piena di omaggi e citazioni alla storia editoriale di Spider-Man. Tutto questo è reso attraverso un disegno dal sapore ‘vintage’, perfettamente in sintonia con le immagini rappresentate e si adatta perfettamente alla contemporaneità, perché c’è spazio anche per le dinamiche adolescenziali e numerosi riferimenti alla Gen Z.
Si ha di fronte una serie animata ben scritta, disegnata e soprattutto curata nei minimi dettagli e nonostante abbracci citazioni a storie già note, la trama è piena di colpi di scena e getta elementi preparatori per il futuro piuttosto interessanti e alla fine di ogni episodio si ha subito voglia di vedere il successivo per scoprire cosa accadrà al giovane Peter Parker e al suo amichevole Spider-Man di quartiere.
Un richiamo alla nostalgia e un continuo omaggio a Spider-Man
Nonostante la storia sia inedita, si percepisce anche qui l’effetto nostalgia e non solo dall’estetica e dalle citazioni fumettistiche, anche dalla sigla che richiama quella sentita negli anni 60. Questa sinergia tra tutte le caratteristiche citate finora fa già capire l’impronta che vuole lasciare la Serie e potrebbe rivelarsi una delle sorprese di questo 2025 iniziato da poco.
Durante la visione si avverte un forte coinvolgimento, un senso di divertimento e nostalgia, oltre alla curiosità di cogliere tutte le citazioni agli albi storici. Può essere vista da tutte le età, ma forse il batticuore verrà sentito di più dagli adulti che dai piccoli. Nonostante la sua qualità, la serie non è priva di difetti: in alcuni momenti si riscontra un calo del ritmo narrativo, ma è probabile che si tratti solo di un momento passeggero, utile a preparare con calma il terreno per i prossimi episodi in arrivo nelle settimane successive.