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Il retrogaming è in serio pericolo secondo una recente ricerca

Recuperare i videogiochi più amati del passato rischia di diventare una vera e propria impresa: questo è quello che riporta un recente studio della Game History Foundation. Per alcuni giochi sarebbe già troppo tardi.

Lo studio riporta che ben l’87% dei videogiochi retrò rilasciati sul suolo americano correrebbe il serio rischio di scomparire. Ciò sarebbe dovuto alla mancanza di archivi e di dispositivi di conversione dei vecchi formati di supporto dei software più datati.

Un dato davvero allarmante se ci pensiamo: il retrogaming, ormai un lusso per pochi  a causa della rarità di certe console e cartucce, rischia di diventare solo un ricordo.

La ricerca della Videogame History Foundation punta proprio alla sensibilizzazione sotto l’aspetto della preservazione dei videogiochi più datati. La fondazione ritiene che la digitalizzazione senza possibilità di condividere pubblicamente i giochi non sia sufficiente.

Vengono riportati i dati di alcune storiche console: solo il 4,5% della libreria del Commodore 64 sarebbe ancora reperibile con facilità, mentre il GameBoy ha perso la facile fruibilità di gran parte della sua libreria in occasione della chiusura degli eShop di WiiU e 3DS.

In conclusione, circa l’88% dei videogiochi prodotti nella storia non sarebbe disponibile per la maggior parte delle persone a causa della rarità e dei prezzi esorbitanti dei rivenditori d’usato: molti giochi, insomma, rischiano di scomparire.

Fonte:
Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.

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